Buenos Aires: Ore 11:38
Nessuno potrà mai conoscere il livello della tua sofferenza. Nessuno potrà mai provare ciò che provi tu in quel momento. Credo siano queste le due ragioni principali per cui mi sono isolato dal "mondo" per cercare di affrontare il mio lutto. Chi potrebbe stare al passo con i miei sbalzi di umore, giorno dopo giorno?... Il lutto è gia estremamente duro da affrontare..non avrebbe senso aggiungere anche la stanchezza e la mal sopportazione degli altri nei nostri confronti. Si...siamo abituati ai film in cui...tragedie inimmaginabili si risolvono in meno di 2 ore...wow...dopo 6 mesi stai ancora cos' male??...Fatti vedere da uno psicologo.... Chi potrebbe o vorrebbe ascoltare e riascoltare per ore, giorni, mesi...l'esternazione di ciò che ho dentro? (gratis, intendo) .... ecco il perchè della mia "scelta"! Coloro che ti chiedonom come stai (beh.ora quasi più nessuno) però quei pochissimi che ancora lo fanno, sperano in una risposta breve e concisa del tipo..."va tutto bene"...Se la risposta è più articolata...si mordono la lingua per avere chiesto come stessi e con forme più o meno "originali" cercano di scappare. A questo aggiungo il fatto che ci sia anche la mancanza di fantasia nel dare i suggerimenti di vita...con le frasi tratte da film o da libri tipo: "la vita deve continuare", "lei non vorrebbe che tu fossi triste", "tira fuori la grinta che è in te", "capita a tutti prima o poi"... Mia madre, con tutto l'amore che ha per me, (ed è l'unica persona che più o meno con costanza chiamo,), non sa più cosa dirmi...immaginiamo i conoscenti... Amareggiare qualcuno con i miei discorsi monotoni, srebbe ulteriore male che si aggiungerebbe al mio stato...e allora, meglio stare da soli. Beh...potrei scegliere 365 conoscenti e parlare con ognuno di essi una volta...in questo modo potrei ricoprire un anno ma...non credo che avrei alcun tipo di giovamento! :) Non andrei da uno psicologo nemmeno se fosse lui a pagarmi perchè non credo nel metodo della psicologia. Ci sono, sebbene non sappia dove, quei gruppi o quella chat di aiuto in cui si parla con persone che abbiano avuto il medesimo problema. Nn nascondo che ogni tanto cerco di leggere le altrui esperienze però...l'idea di dialogaare con altre persone nella mia stessa situazione, forse mi sbaglio, ma mi fa immaginare un ambiente depresso che potrebbe pregiudicare ancor di più il mio cammino. Vorrei che i tanti interessi ed hobby che avevo mi vengano in aiuto...oggi sono un po' assopiti...a questo si aggiunge che Buenos Aires, purtroppo, non è una città particolarmente sicura quindi, uscire in bicicletta o in autobus con tutta la mia attrezzatura fotografica è problematico perchè potrebbero rubarmi tutto!... E allora si va avanti da soli...qualsiasi decisione, sarà la decisione giusta perchè presa da me. Certo...è estremamente duro a volte. Oggi, ad esempio, sento fortissima la solitudine...Credo che mi stia rendendo conto sempre di più quanto Buenos Aires non vada bene per me...Il sogno di Cyn e mio era quello di andarcene e ora, giorno dopo giorno, sempre più, sento lontana questa città. A volte prego Cyn affinchè mi dia la forza per affrontare questo momento e mi indichi la via per raggiungere la serenità da solo...l'equilibrio senza la necessità di appoggiarmi a qualcuno. Ero tanto sicuro che il nostro amore avesse una conclusione da film Disney che tutto ciò che invece è avvenuto mi ha trovato completmente impreparato mi ha fatto perdere l'equilibrio e sono caduto a terra rovinosamente...adesso rialzarmi è veramente difficile. Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: ore 13:12
Oggi è una bellissima giornata di sole. Finalmente!...Ieri sera sono venuti a trovarmi il fratello di Cyn con la sua ragazza e la sorella di Cyn. Ho preparo una cenetta e abbiamo passato 3 ore assieme...che strano vederli a casa senza che ci sia Cyn!...non mi era mai successo. Il tempo passa però è sempre dura. Questa mattina sono stato al piccolo parco del qurtiere a fare un po' di ginnastica...c'era una famiglia che giocava con i figli e pensavo a Cyn....che era la mia famiglia e come purtroppo non abbiamo potuto godere dello stesso privilegio di goderci la vita assieme per tanto tempo. Continua a mancarmi la spinta per uscire...alla fine resto sempre a casa a leggere, scrivere, pensare...fare ginnastica...mi manca quell'input che mi faccia uscire da una routine che sta diventando cronica. Tra le tante cose che leggo, ieri mi sono soffermato su 10 consigli di Buddha...per cercare di capire in che punto del mio percorso mi trovo. 1) Le cose vanno come vanno e sono come sono. La nostra resistenza agli eventi sono la causa principale delle nostre sofferenze. Questo è vero...io sto cercando di opporre meno resistenza e sto cercando di accettare la morte fisica di Cyn però...a volte è difficile. Mi ritornano in mente gli innumerevoli ricordi che rendono le cose difficili. Purtroppo non è un obiettivo facile da raggiungere, specialmente di fronte ad una situazione ch per noi è stata tragica...se avessi un figlio, oggi, vorrei che si "esercitasse" nel lasciare fluire gli eventi in modo da essere preparato al giorno in cui qualcosa di tragico accadrà... 2) Se pensi di avere un problema, allora hai un problema. Ci sono volte in cui le cose sembrano difficili e altre volte in cui sembrano semplici. Tutto dipende dalla nostra mente. Anche in questo caso mi trovo nel mezzo di un cammino pieno di rovi...Si...io penso di avere un problema, sebbene mi renda conto che, oggettivamente, il problema c'era quando Cyn soffriva...ma ora, che il mio amore ha smesso di soffrire, il problema è nella mia testa...nel fatto che mi senta solo, nel fatto che non riesca a vedere un orizzonte e questo deve essere corretto. 3) Il cambiamento comincia dentro te. Il mondo esterno è il riflesso del tuo mondo interiore. Abbiamo la presunzione di pensare che prima o poi le circostanze avverse cambieranno ma non consideriamo il fatto che queste circostanze avverse cambieranno quando noi avremo fatto un cambio interiore....ci saranno sempre delle "circostanze avverse"...se noi avremo lo spirito giusto, qualsiasi circostanza sarà solo una circostanza e nulla di più...un motivo in più per migliorarci, giorno dopo giorno. Caro Buddha...come vorrei avere la tua saggezza...come vorrei riuscire a cambiare...anche per questo leggo tanto e cerco di liberarmi l'anima però, è difficile. Non so bene in quale punto di questo cammino mi trovi...ho avuto molti cambiamenti in questi ultimi mesi ma, purtroppo, ancora non ho ottenuto il cambiamento necessario per potere cambiare la mia prospettiva sugli eventi... 4) Il modo migliore per apprendere è sbagliare. Non esiste il fallimento...esiste il cammino. Non è possibile raggiungere il Nirvana senza sbagliare...Sbagliare ci fa crescere...Beh...in questo io dovrei essere maestro...di errori ne ho fatti e ne continuo a fare tantissimi...probabilmente dovrei cercare di apprendere di più da essi invece che lamentarmi. 5) Apprezza il presente. Il presente è l'unica cosa certa. Passato e futuro non esistono...Non perdere tempo pensando al pssato e al futuro. Vivi al 100% oni singolo momento della tua vita...Diciamo che non è assolutamenteciò che faccio per ora. Il passato occupa gran parte della mia vita e l'impossibilitàdi vedere un futuro mi rovina quel poco di presente che vivo...Su questo 5 consiglio dovrei lavorare molto di più.... 6) Abbandona i desideri...Vivere con dei desideri che po non si avvereranno può convertirsi in una grande frustrazione e dolore. Su questo sto cercando di lavorare....eliminare però qualsiasi desiderio mi risulta difficile. A volte è anche bello desiderare. Mi rendo conto che è un'arma a doppio taglio però...sebbene mi renda conto come sia importante cercare di ridurre al minimo i desideri...eliminarli del tutto mi sembra triste...Come posso non desiderare la felicità di qualcuno? Probabilmente dovrei riuscire a ridurre i miei desideri effimeri e al resto dei desideri dovrei "non attaccarmi"...nel senso che se la cosa non va come io desidero, dovrò accettarlo come parte della vita che nnon si può pianificare o controllare. 7) Comprendi le tue paure e non temerle...La paura ci fa vivere male...la pura è la conseguenza dell'attaccamento a qualcosa. Senza attaccamento non c'è paura o è ridotta al minimo. Io avevo paura di perdere Cyn...ora l'ho persa e ho paura di vivere senza lei...della mia solitudine, del futuro che non vedo...Lapaura contamina la felicità e ce ne allontana. Devo lavorare di più sulle mie paure! 8) Sfrutta l'allegria. Ci sono ersone che anche di fronte alle peggiori tragedie, ridoo di se stessi ...queste persone hanno imparato che è importante concentrarsi nell'allegria e non nelle difficoltà! Da qualche parte lessi che dovremmo imporci di sorridere senza ragione...come esercizio. Un giorno 1 minuto...il secondo giorno 2 minuti e così via...in questo modo alleneremo il nostro cervello ad essere felice senza alcuna ragione ed in qualsiasi situazione....lo provai per un tempo brevissimo e funzionava...in questa situazione, sbbene sembri assurdo...a volte, la tristezza diventa compagna...una cosa terribile...Sorridere mi sembrerebbe come tradire il dolore per la perdita di Cyn...mi rendo conto che però. è un ragionamnto perverso!! Sorridere ed essere felici, attirano situazioni positive. 9) Non paragonarti agli altri...e se proprio vuoi farlo, paragonati a chi ha molto meno di te per renderti conto di quanto tu sia fortunato e quante risorse in più dunque abbia per essere felice e che sempre hai avuto più del necessario per essre felice!!... 10) Non vittimizzarti. Siamo artefici dei nostri beni e dei nostri mali. Piuttosto domandati perchè stai soffrendo, impara e cambia il tuo modo di vedere le cose e porti di fronte ad esse. Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: Ore 15:28
...Esattamente 6 mesi fa...a questa medesima ora, il 28 Aprile 2016, alle 15:28 si spegneva l'amore della mia vita dopo 5 terribili mesi di sofferenze, di ospedali, di ricoveri, di trasfusioni... Sono qua, in casa sua, seduto sulla sua sedia, al suo posto, ascoltando Tango, che tanto le piaceva e con le lacrime agli occhi...Il tempo passa ma la ferita è grande e fatica a cicatrizzare.... L'altro ieri mi sono seduto accanto l'urna con le sue ceneri e le ho parlato tanto...le domandavo perchè se ne fosse andata e mi vesse lasciato qua. Era tanto che non piangevo così. Ricordo quel giorno di 6 mesi fa come fosse oggi...Il mio amore con la maschera d'ossigeno e con lo sguardo perso nel vuoto...il suo respiro affannoso e nessun cenno. Non un movimento di palpebra...Gli occhi lucidi rivolti verso l'infinito. Ricordo quanto male sia stato...a volte faticavo a respirare...mi mancava l'aria e sentivo una pressione fortissima al torace e allo stomaco. Le ho tenuto la mano ininterrottamente fino all'ultimo...accarezzandola e sussurrandole parole...ed in cuore, fino all'ultimo, speravo in un miracolo. Speravo che il suo sguardo tornasse attivo e che mi guardasse..purtroppo questo non è avvenuto e dopo 6 ore...ha esalato l'ultimo respiro e con se si è portata una parte di me. Ascoltando questo Tango la rivedo felice quando ballava...la immagino così, da qualche parte nell'universo, volteggiando tra le nuvole, tra i pianeti e le stelle e continuando a ballare...Quando la conobbi e ancora lei non si era completamente innamorata di me e, temporeggiava...ricordo che la guardavo e dentro di me pensavo alle parole di una canzone e le facevo mie..."save tha last dance for me!"...Così è stato, anche se però non avrei voluto che terminasse in questo modo orrendo...Cyn, il mio amore e la mia vita ha riservato per me il suo ultimo e meraviglioso ballo su questa Terra...l'onore e il piacere più bello che abbia potuto avere. Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: Ore 14:11
Ogni giorno rimandi...ogni giorno guardi quell'armadio e pensi a quanto era bello quando Cyn lo apriva per scegliere cosa indossare...poi faceva la sua passerella e mi chiedeva cosa ne pensassi...Per me non c'era cosa che le stesse male...Tutti quei tessuti colorati che amava tanto e che rispecchiavano la sua voglia di vivere. ...poi un giorno ti decidi ad aprirlo per fare un po' di spazio alle tue cose...ma solo un poco, perchè comunque non vuoi invadere troppo i suoi spazi...E allora prendi uno, due, tre capi e nel momento in cui li estrai dall'armadio risenti i profumi di lei...la rivedi dentro quei vestiti e li abbracci con forza, con le lacrime agli occhi e ti manca il respiro. Resti di pietra per qualche minuto e poi ti spingi a continuare perchè così è la vita e devi andare avanti...per ogni abito che tiri fuori dall'armadio ci sono montagne di ricordi...la rivedi felice e proiettata verso un futuro che però, è stato molto diverso da quello che volevamo. E' dura...nel piano di sopra, dove non vado quasi mai, ci sono ancora scatoloni suoi...non ho ancora avuto l'energia necessria per cominciare a fare una cernita. Vorrei scollegare il cervello per non avere più ricordi ma al contempo sono tanto affezionato ad essi e il pensiero di non averli più sarebbe come rinnegare tutti i momenti meravigliosi, inclusi quelli degli ultimi mesi della sua malattia, passati assieme...gia...perchè sebbene soffrisse, l'amore tra noi è stato sempre grande ed entrambi ci sorreggevamo a vicenda. Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: Ore 11:20
La terribile e irrefrenabile mania di possedere...di afferrare qualcosa per farlo proprio...di accumulare. La terribile e irrefrenabile mania di attaccarsi e marcare territorio. Giorno dopo giorno mi domando se il cervello ci differenzi dagli altri esseri viventi positivamente o negativamente. Una gallina...un essere stupido ma che vive bene la sua vita...che probabilmente non si pone domande e che non ha bisogno dello psicologo...che accetta la perdita come parte della vita stessa .... è davvero un essere inferiore all'essere umano? Sarebbe come dire che una retta è inferiore ad un poliedro.... Giorno dopo giorno perdiamo qualcosa. Della maggior parte nemmeno ce ne rendiamo conto (cellule, capelli, pelle) e pertanto siamo in pace con noi stessi, per altre invece ci disperiamo...Ci disperiamo della perdita di qualcosa o qualcuno che abbiamo deciso debba in qualche maniera appartenerci. Il mio denaro, la mia casa, mia moglie, i miei figli...Trattiamo dunque in modo estremamente differente le nostre migliaia di cellule che giornalmente "muoiono" e ciò che invece, arbitrariamente, abbiamo deciso che ci appartenga. Forse perchè non abbiamo deciso noi che le cellule siano nostre o forse perchè non le vediamo...(occhio che non vede, cuore che non soffre)...per le cellule non piangiamo. E se cercassimo di pensare diversamente?...se cercassimo di guardare le cose diversamente? Se ci pensassimo come parte integrante di qualcosa che chiamiamo Universo...noi siamo cellule dell'Universo come le nostre cellule sono parte di noi stessi...Quindi io, assieme a tutti gli altri esseri viventi contibuisco alla vita dell'Universo...come le nostre cellule "muoiono" così, qualsiasi essere "muore"....come non piango per la "morte" delle mie cellule, così non dovrei piangere per la morte di qualsiasi altro essere vivente in quanto questo, fa parte dell'Universo stesso. La perdita dunque è solo una percezione della mia mente...io ho deciso che un qualcosa deve essere mio e la sua perdita, mi fa star male. Se invece pensassi a tutto come in continuo movimento e trasformazione...se pensassi che non esiste il mio o il tuo ma esiste solo il TUTTO...probailmente non soffrirei alcuna perdita. La perdita è solo il frutto della mia immaginazione. Se non soffro la perdita vivo in pace e se vivo in pace sono pronto ad essere felice. La perdita è una invenzione della mente perchè nulla ci appartiene. Però...viviamo in una società che ci insegna esattamente il contrario. Che ci fa vivere coll'illusione di potere essere proprietari di qualcosa/qualcuno....così si accumulano cose che però...una volta che termineremo il nostro ciclo su questa terra, dovremo lasciare. Al massimo dunque prendiamo in affitto le cose su questa terra....abbiamo un usufrutto...ma nulla di più perchè presto o tardi, dovremo lasciarr tutto e non saremo più proprietari di nulla. Il cervello è dunque sempre il peggiore dei nostri nemici...ci fa vedere le cose a modo suo. Ecco perchè accettare la perdita è tanto difficile...proprio per il fatto che riconosciamo la "proprietà" e dunque la sua perdita. Cosa ci importa se una stella esplode ?...però quella stella è parte dell'Universo e dunque parte di noi stessi ma noi, abbiamo deciso di non riconoscerla nostra e dunque la sua esplosione non ci fa ne caldo ne freddo....per una pura e semplice decisione arbitraria della nostra mente!... Ecco che allora dovremmo insegnarle a pensare diversamente...per vedere le cose diversamente. Spegnamo le menti e viviamo felici. Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: Ore 20:30
Ieri, mentre lavavo i piatti, osservavo la mensoletta per le posate bagnate posta sopra il lavandino. Cercavo allora di immaginare quel giorno in cui Cyn lo fece porre e rivivere cos' anche la felicità che potesse avere avuto in quel momento dopo che, finalmente, aveva una casa tutta sua da arredare come le piacesse ed in relazione alle sue possibilità economiche. Immaginavo quel giorno e come, sicuramente, non le sarà neanche lontanamente passato per la testa la eventualità che qualche anno dopo...al suo posto...di fronte a quella mensola e in quella casa ci sarei stato io al posto suo...e che lei avrebbe potuto godersela solo per pochi anni! Viviamo facendo piani continuamente...proiettandoci verso il futuro e poi....forse...non arriveremo neanche a domani. Quante volte al giorno pensiamo al futuro? ... un futuro che non esiste ma che noi dipingiamo per come lo vorremmo...Cyn era una persona colma di vita...la sua voglia di vivere la si leggeva in ogni parte del suo corpo...Ogni oggetto in questa casa parla di sogni, e di speranze in un futuro radioso che non era fatto di cose supeflue ma della gioia stessa di vivere che in lei era tanto presente. Oggi guardo questi oggetti che non parlano più del futuro...ma raccontano invece un passato, pieno di colori e di desideri che un 28 Aprile del 2016 alle 15:28 hanno cessato di essere. Il tempo così si è fermato...le speranze e i sogni sono svaniti ed è rimasto soltanto il ricordo congelato di tanti momenti felici che la proiettavano in un futuro che non è mai diventato presente. Quella mensola che rappresentava un traguardo meraviglioso raggiunto dopo tanto lavoro e tanti sforzi che la proiettava verso una vita migliore...ora, non è che una mensola e tutto il significato enorme che poteva avere ieri...è svanito per sempre. Oggi in quella casa ci sono io...non riesco assolutamente a dire "casa mia"....Per me resta e resterà sempre "Casa di Cyn"...quella casa che per amore mio aveva persino deciso di vendere per comprare assieme un'altra casa da qualche altra parte del mondo...un sogno e una speranza che per un breve periodo ci ha accomunati e che anch'esso...quel 28 aprile...ha ccessato di essere. Quante speranze...si sono andate frantumando una dopo l'altra giorno dopo giorno. Le speranze ci hanno aiutato a ad affrontare i giorni, uno dopo l'altro...ci hanno aiutato ad andare avanti ad ogni notizia brutta che ricevevamo sopra la sua salute....ci hanno spinto in avanti ma al contempo ci hanno fatto vivere un po' al di fuori della realtà oggettiva e nessuno di noi era preparato ad accettare la morte. Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: Ore 12:13
Mi sveglio la mattina alle 7h. Vado al bagno. Faccio fitness. Preparo la colazione. Do uno sguardo alle notizie su internet e guadagno o perdo soldi con la borsa. Preparo il pranzo. Alle 16h faccio merenda. Alle 17:30 ceno. Alle 18:30 faccio una passeggiata al parco. Poi rientro guardo un film su internet o leggo un poco e poi alle 21:30/22 vado a dormire....A questo si aggiungono i momenti in cui vado a fare spesa. Da quando sono arrivato questa è la mia vita...Ho creato un micro cosmo dal quale non riesco ad uscire. Ho perso la carica che avevo ritrovato con Cyn....la voglia di fare, di inventare, di muovermi....In questo momento vivo in un micro cosmo senza sole...dove non ci sono colori e tutto appare grigio. Ho sempre detestato la vita scontata...senza emozioni e piatta e, incredibile, me ne sono creta una proprio così su misura!...Ho creato un micro cosmo che mi sta soffocando ma dal quale non riesco ad uscire. Ripenso alla carica che avevo con Cyn al mio fianco e soffro tantissimo la sua assenza. Vorrei aprirmi alla gente ma mi manca la voglia di uscire... Questo Micro Cosmo assomiglia sempre più ad una ragnatela nella quale mi sto in qualche modo intrappolando. Ogni tanto volo con la fantasia. Supero i confini che mi sono ritagliato ma quando apro gli occhi, ripiombo nella realtà. Ho avuto la fortuna di conoscere una persona con la quale sono stato veramente felice...la sua assenza ora è assordante e presente. Ci sono momenti in cui non riesco a trattenere le lacrime. Altri momenti in cui mi sento un po' meglio ma non abbastanza da uscire da questa ragnatela che ho creato. Vorrei tornare a ballare ma mi manca quella spinta che mi faccia muovere. Domani spero di andare nel Parco di Palermo. (a Buenos Aires)....a fare 4 passi. Purtroppo Buenos Aires (per come sono fatto io) non è una città vivibile...io ho bisogno di avere il mare o le montagne vicine...in modo da potere fare una camminata e godermi la natura. Qui questo è impossibile. Il mare più vicino è a 500 Km e la montagna più vicina a 800Km (fatta eccezione di Tandil che è a 400 Km e.dove sono stato con Cyn e non tornerei...per lo meno non ora. Sono andato in terrazzo a prendere un po' di sole...con la speranza che la vitamina D e la serotonina mi aiutino a star meglio coll'umore...però non credo che bastino. Questo Micro Cosmo è protettore e allo stesso tempo distruttore...Mi sono trasformato in un vecchio pensionto vedovo che sopravvive giorno dopo giorno e ...vivere in questo modo non ha alcun senso. Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: Ore 09:34
Ricordo con tenerezza e profonda tristezza quel giorno, prima del nostro matrimonio, in cui devemmo fare l'esame del sangue (obbligatorio per legge qui in Argentina). Ricordo che eravamo uno di fonte all'altro e il suo sguardo di amore e al contempo invidia nel vedere come gli infermieri mi avessero trovato la vena e in un lampo prelevato il sangue. Per lei ci volle oltre mezz'ora...non riuscivano a trovare una vena buona...Io mi sentivo imbarazzato e triste e lei...mi guardava accennando un piccolo sorriso... Ieri, sono rimasto seza luce tutta la giornata. I servizi in Argentina sono abbastanza scadenti (luce e telefono in particolar modo)...I costi sono alti ma i servizi sono pessimi. Dalle 7 di mattina fino alle 7 di sera senza luce...e fuori diluviava. E' stato un momento duro perchè mi sono reso conto che la maggior parte della "pace" che sono riuscito ad ottenere dipende dalle molteplici cose che faccio.... Scrivo, leggo, cerco notizie, vado al parco, cucino, guardo un film su internet...Tolta l'energia elettrica e col diluvio fuori mi è rimasta solo la cucina e l'enorme carica di pensieri (come quello che ho decritto all'inizio)... Mi sono sentito triste e impotente...parlavo con Cyn pregandola di aiutarmi a raggiungere la pace...ma una pace vera che non dipenda dal fatto che mi tengo impegnato. Una pace che possa durare anche in un momento in cui sia impossibilitato a fare qualsiasi cosa... Sono uscito sotto la pioggia per andare a pranzare fuori pur di non restare in casa in compagnia della solitudine...al rientro però tutto mi sembrava pesante. Sentivo tantissimo l'assenza di Cyn. Ripensavo a quanto ci facevamo compagnia in momenti simili e come la passavamo bene e questo si contrapponeva alla sensazione di solitudine, disagio e tristezza che invece provavo senza lei... Pensavo di avere avuto dei migliormenti ma ieri è stata davvero una giornata difficile...Solo in casa senza sapere cosa fare...avvolto e stravolto dai pensieri ed incapace di reagire positivamente....Mi sono messo a cucinare e inventare ricette però...questo mi ha aiutato per poco tempo. La maggior parte della giornata è stata pessima ed estremamente lunga. Mi manca ancora molto alla pace vera. Non ho voglia di uscire ad incontrare gente....mi manca il desiderio. Sebbene so che interagisco abbastanza bene....(3 giorni fa, al compleanno di Nati, sono stato bene in compagnia e ho interagito bene con gli altri sebbene quasi non li conoscessi)...però...mi manca la voglia che sia abbastanza forte da spingermi ad uscire...La casa è il mio luogo Amico e Nemico allo stesso tempo... Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: Ore 11:00
Non so quante volte al giorno io giudichi...però...tante. Credo che il giudizio sia fondamentalmente collegato al nostro ego ed è una forma di rivalsa verso noi stessi. All'interno di ognuno di noi c'è un "Governo"...Il nostro io che ci governa e che ci giudica...il giuizio che noi abbiamo di noi stessi è forse il più severo in assoluto...Se io, mi giudico un pusillanime...ecco che metto una maschera per nascondermi e non volerlo riconoscere e per questo motivo cerco una rivalsa esterna...più persone giudicherò come pusillanimi meno pusillanime mi sentirò. E' il mio ego che ha bisogno di rivalse continue. Più giudico più significa che mi reputo inferiore però voglio mascherarlo e allora mi insigno dello scettro di Giudice. E' una equazione che sembra paradossale ma in realtà non lo è. Io giudico l'operato di un essere monocellulare?...Al massimo lo studio ma sarò lungi dal giudicarlo. Il motivo è che io mi sento talmente superiore a quell'essere che non perderei neanche un secondo della mia vita a giudicare qualcosa che è palesemente "inferiore" a me...per lo meno dal lato intellettuale. (che comunque non è ciò che ci rende superiori...però, come esseri umani, ci da l'illusione di esserlo...Magari un essre monocellulare sarà estremamente felice perchè non avendo un cervello elaborato sarà molto più vicino alla sua anima...e visto che la massima ambizione è la felicità assoluta, quell'essere monocellulare, probabilmente, potrebbe essere notevolmente superiore a noi proprio perchè più vicino a quell'ambizioso traguardo...però...come esseri umani, noi tendiamo a giudicare "intellettualmente") Quale potrebbe essere il nesso tra Giudizio e Felicità? Credo che cominciare a giudicare meno signiicherebbe imparare ad accettarsi per come si è riducendo così i conflitti e le "lotte di potere" interne del nostro super Io. Accettazione di me stesso significa essere in pace con me stesso e la pace è il terreno più fertile nel quale coltivare la felicità. Non giudicare significa essere al di sopra di qualsiasi tematica...E' certo che non esiste una realtà ma una per ogni essere vivente...che tutti sappiamo nulla di nulla visto che persino Einstein conosceva meno dello 0,01% dell'Universo....e allora...con che coraggio giudichiamo se non sappiamo nulla?...Avviciniamoci allora a quell'essere monocellulare che prima consideravamo inferiore e riflettiamo sul fatto che noi...rispetto all'Universo...siamo 1000 miliardi meno di quanto è quell'essere monocellulare rispetto a noi...quindi alla fine, tra noi e quell'essere l'unica differenza è che forse, quell'essere, è molto più felice di noi proprio perchè gli manca l'"intelligenza"! Un esercizio utile che dovrei fare sarebbe quello di ridurre, giorno per giorno, il giudizio. Cercare di non giudicare più nessuno....(su come si veste, come parla, come si comporta...etc.etc.etc)....Meno giudico più mi avvicno al mio se, al Nirvana e alla felicità. Non è poi così semplice perchè il giudizio è parte integrante della società in cui viviamo...Altrimenti non esisterebbero i Tribunali.....e nemmeno "Dio" che giudica chi merita di andare all'inferno o in paradiso....Tutto il sistema in cui viviamo è stato creato sul Giudizio e uscirne fuori potrebbe creare persino dei problemi sociali...Immaginate l'amico che ha avuto un problema con qualcuno e ci invita a schierarci con lui....se noi non vogliamo giudicare non potremmo schierarci e, probabilmente, perderemmo quell'"amico"!... Però...alla fine...la nostra vita siamo solo noi stessi. Tutto il resto, tutto il "circondario" è passeggero...siamo noi che ci accompagneremo 24 ore su 24 ore fino alla nostra morte...nessun altro potrà mai fare lo stesso ...quindi, la nostra più grande ambizione deve essere quella di star bene con noi stessi ed accompagnarci verso la felicità e se questo dovesse sacrificare la nostra vita sociale...che si sacrifichi pure. L'importante è che noi possiamo essere felici solo per il fatto di stare con noi stessi e grazie al minor numero possibile di ragioni esogene (cioè che vengano al di fuori e che possano dipendere da altro o dagli altri) Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: Ore 10:14
Ieri qua in Argentina era la festa della madre. Ascoltavo i vicini festeggiare...musica, risate...La città e la nazione che festeggiava l'evento. In questi momenti sento ancor di più la mancanza di Cyn....Sono figlio involontario di questa società...e, sebbene abbia cercato di prendere distanza da ciò che impone il mercato (feste, ricorrenze etc)....che lo voglia o no, il pensiero che non potrò passare con lei i nostri anniversari, le feste e tutte le ricorrenze, mi crea un gran senso di vuoto. Ho passato quasi tutta la giornata parlando "da solo"...Parlando con Cyn ad alta voce e non solo con la mia mente. Guardavo la sua Urna e le domandavo perchè se ne fosse andata. Perchè mi avesse lasciato in questo mondo nel quale io non ho mai chiesto di stare. Non sono tipo da mega riunioni familiari ma per me Cyn era Famiglia...stare con lei era la "riunione familiare" più bella che per me ci potesse essere. Ad ogni festa organizzavamo una gita fuori porta . Ogni festa era la giusta scusa per fare qualcosa di carino. Non ho nessuno qua con cui abbia un legame profondo e allo stesso tempo non ho la voglia di "cercare amicizie". Questa sera andrò al complenno di Nati...lo passerà con la famiglia. Da un lato mi fa piacere (nonostante dovrò passare oltre 2 ore in autobus tra andata e ritorno!)...però dall'altro...manca quella connessione profonda che rende unica una situazione. Con Cyn mi sentivo totalmente in armonia...vibravo sulla stessa frequenza...ogni giorno era una ricorrenza. Sono contento che mia sorella verrà a trovarmi per le feste natalizie. Non perchè a queste feste ci tenga particolarmente ma...vedere tutti in famiglia...festeggiare...mi farebbe sentire ancor di più la mancanza del mio grande amore. Cyn sarà sempre dentro di me ma la mancanza della sua fisicità la sento sempre tanto forte. Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: Ore 09:30
Sogno ad occhi aperti o vivo ad occhi chiusi? Questa mattina, prima di alzarmi dal letto, sentivo la presenza di Cyn. La percepivo a livello fisico. Sentivo il suo calore ed il suo corpo abbracciarmi e questo mi dava un piacere straordinario...un piacere reale e presente che mi faceva sentire felice...ma allora, qual'è il confine tra ciò che consideriamo "reale" e ciò che consideriamo "irreale"? Sulla presunta realtà mi sono soffermato spesso però è un concetto appassionante e attira sempre la mia attenzione. Oggi è un giorno grigio (sebbene adesso ci sia un barlume di sole) e i giorni grigi sono utili per riflettere. E' chiaro che qualsiasi cosa "reale" percepiamo non è che nella nostra mente. L'esterno è dentro di noi...guardiamo il mare e questo viene proiettato dentro la nostra mente quindi quel mare, per come lo vediamo, è dentro di noi...non la fuori. Siamo esseri capaci di percepire sono un limitatissimo numero di stimoli. Appartenendo alla stessa specie ed avendo tutti le medesime limitazioni, siamo in grado di percepire le cose in maniera grossomodo simile...però simile non significa uguale. Il mio verde sarà diverso dal tuo, il mio mare sarà diverso dal tuo, ciò che è bello per me non è detto ch lo sia per te...etc.etc... Pensiamo anche ai ciechi. Loro "vedono" con i restanti 4 sensi e il mare il cerchio, il quadrato apprenderanno a vederli in un altro modo. Senza voler entrare nella spiritualità e le precezioni profonde, alla fine , sarà sempre la MENTE a vedere...gli occhi e gli altri 4 sensi sono i sensori che senza cervello non sono in grado di vedere. Ciò che dà forma all'immagine e quindi alla nostra personale "realtà" è il cervello. In questo modo i pazzi non dovrebbero nemmeno essere considerati tali.... In effetti, coloro che vengono considerati pazzi non sono altro che persone che vedono le cose in modo differente dalla massa...coloro che si discostano ulteriormente dalla "visione comune" e, purtroppo, il diverso non è mai ben accetto tra gli esseri umani....basterebbe avere una sensibilità in più, vedere qualcosa che gli altri non vedono o non vogliono vedere per essere considerati pazzi....questo è uno dei tanti prezzi che si devono pagare per vivere in una società poco evoluta come la nostra....La mente è però come un computer...tanto più vecchio è, tanti più "software", "Virus", "Malware" saranno stati "installati" nel corso degli anni. Questi "Virus", "Software", "Malware" non sono altro che l'educazione, le credenze imposte, i pensieri indotti, il lavaggio del cervello dei media, i pensieri sociali trasmessi, etc. etc. etc...Tanto più vecchia sarà la mente e dunque tanto più forte sarà la presenza al suo interno di tutti questi elementi esogeni.....ed il modo di "vedere" le cose sarà sempre più dipendente da questi elementi installati. Se riuscissimo a programmare i nostri sogni e renderli sempre meravigliosi...alla fine non vedremmo l'ora di andare a dormire per godere di qualcosa che ci rende felici...a quel punto, magari, vorremmo non svegliarci più...potremmo ricorrere all'uso di farmaci per dormire il più possibile e sognare cose sublimi. A quel punto la vita reale potrebbe essere quella dei sogni e il sogno la vita reale.... Senza volere entrare nel tema di colui che viene considerato pazzo solo perchè differente dalla massa, quale è l'attinenza che ha la "realtà" o la "irrealtà" con la felicità? Se vivo credendo in Babbo Natale e questo mi rende felice...alla fine, potrò essere anche considerato "diverso" però avrò conquistato ciò che è il traguardo più grande in assoluto: La Felicità! Se chi non crede in Babbo Natale è infelice e chi ci crede invece è felice...considerato che la realtà è soggettiva...quale delle due persone vivrà meglio?...allora, forse, il "pazzo" sarà chi rifiuta di credere in qualcosa che, magari, potrebbe renderlo felice...un rifiuto forse dettato dalla "razionalità" ma cosa è la razionalità visto che anch'essa è frutto della propria mente e quindi...una verità e allo stesso tempo una menzogna assolutamente soggettiva? Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: Ore 10:25
Questa notte è incominciato un nubifraggio qua a Buenos Aires. Il rumore della pioggia è forte...lampi e tuoni. Mi sveglio ad intermittenza dalle 4 ogni ora e mezzo...fino alle 7...Decido di aspettare 10 minuti ancora . Quanti ricordi dolci mi porta la pioggia. Quelle mattine d'inverno in cui decidevamo di restare ancora un po' a letto abbracciati...Adesso non avevo alcuna ragione per restare sotto le coperte. Non c'era il mio amore da stringere forte. Alle 7:15 ho deciso di alzarmi...ho fatto un poco di ginnastica a casa e poi ho dato una pulita generale fino alle 9. A quel punto ho preparato la colazione e, accompagnato dal suono delle gocce e dal rimbombo dei tuoni ho fatto colazione. Tutto è così privo di corpo senza Cyn. E' come vivere sospeso in un limbo. In questo momento ha smesso di piovere. sento i vicini uscire di casa. Io non ho gran voglia di fare qualcosa...Scrivere mi fa compagnia. E' come collegarmi a lei...Lo faccio col pensiero e attraverso gli scritti. Non credo che oggi farò molto. Lascerò scorrere il tempo cercando di mantenere uno stato di pace. E' da alcuni giorni che penso che dovrei propormi degli "obiettivi" per trovare la via della felicità. Credo però che la base di partenza sia la pace interiore. Senza la pace interiore non si può raggiungere alcun tipo di felicità...Sto lavorando proprio sulla pace. Cerco di ascoltare musica, rilassarmi, meditare....cerco di ridurre al minimo le mie necessità e la dipendenza dagli altri....quanto meno la solitudine mi farà paura tanto più vicino sarò alla pace interiore. Giovedi scorso mi sono meravigliato di me stesso. Ho avuto una giornata pesante. Ho dovuto andare in giro per gli uffici di Buenos Aires...ore di coda e molte cose che non sono riuscito a risolvere...eppure...ho mantenuto la calma. Qualche tempo fa, nella stessa situazione, avrei imprecato e mi sarei arrabbiato però, questa volta no. Sono entrato in una chiesa, sebbene io non creda in alcun "dio creatore"...e ho cercato di ricompormi e di riequilibrarmi dopo una giornata non positiva. L'atmosfera silenziosa della chiesa, favoriva il mio rilassamento e il mio recupero dell'equilibrio interiore. Una volta uscito ero pronto per affrontare la seconda parte della giornata...stanco ma, stranamente, sereno. Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: Ore 20:29 Questa sera dovevo uscire con Ana...per fortuna, 10 minuti prima che uscissi per andare alla fermata dell'autobus mi ha chiamto dicendomi che era stanca. Per me è stata cone la manna caduta dal cielo. Sto conducendo una vita molto tranquilla e uscire la sera mi risulta difficile visto che normalmente vado a letto alle 21:30. Mi alzo alle 7 di mattina, vado ad allenarmi, poi rientro e faccio colazione. Poi lavoro un poco al computer, leggo, ascolto un po' di musica e così fino alla cena alle 17:30. Poi magari verso le 18 vado fare 4 passi qui attorno...e il giorno termina. Domani mi toccherà dare una sistemata alla casa. Considerato che questa sera non sono più uscito, prima di andare a dormire scrivo 4 righe. Google, mi manda sempre gli avvisi dei ricordi...e, visto che con Cyn di ricordi e foto ne ho tante, Google, puntualmente, mi ricorda cosa stessi facendo x tempo fa....in questo caso, 3 anni fa. Il tempo passa ma i ricordi sono netti...quella gita in Uruguay che abbiamo fatto assieme il 12-15 ottobre 2013. Con la scusa che dovevo uscire dal paese per avere il rinnovo della "visa"...ci siamo fatti una bellissima gita. Siamo prima andati a Montevideo dove abbiamo affittato due biciclette e l'abbiamo percorsa su 2 ruote. Siamo anche andati a ballare Tango in bici....ricordo quella notte, all'uscita del Tango. C'era la nebbiolina. Un paesaggio surreale (peccato che non avessi la macchina fotografica!)... Dopo Montevideo siamo andati a Colonia. Una cittadina che amo...e ora ancor di più visto che l'associo al mio amore. Col suo centro storico in stile coloniale, con i suoi colori e le sue sfumature. Tanto tranquilla (eccetto nei mesi di alta stagione tra Novembre e Febbraio). Che bei giorni che passammo assieme. Quanto mi manca...e quanto fa male il pensiero che non potremo più avere ricordi assieme in questa vita! Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: Ore 19:04
Quante belle frasi si leggono sulla forza dell'amore. Sull'amore che vince su tutto, sull'amore che supera ogni confine. Ripercorrendo le vie di Buenos Aires, alla mia mente, come lampi, tornano centinaia di ricordi associati a quel panificio, a quella via, a quel parco, a quell situazione, a quell'autobus...Quanto l'ho amata...usare il passato prossimo non mi piace perchè io l'amo ancora...Amo il suo ricordo, amo la sua presenza dentro di me, amo quando chiudo gli occhi e la sento attorno a me, amo quando la vedo nei tratti somatici di altre donne, amo quando ne percepisco la presenza anche se non c'è nulla che possa confermarmela. Cyn sapeva quanto l'amassi e questo mi rasserena un po' però non mi da la pace che vorrei. L'amore ci ha uniti e ci ha fatto lottare assieme, giorno dopo giorno. L'amore ci ha sorretti nei momenti difficili e ci ha dato la forza di continuare a sperare e andare avanti....però...per quanto grande sia stato il nostro amore, non è riuscito a vincere la malattia. L'amore mi ha dato la forza di starle accanto anche durante le sue ultime 6 ore di agonia....stringendole la mano, sussurrandole parole, facendole ascoltare per l'ultima volta la nostra canzone, promettendole che dovunque fosse andata l'avrei ritrovata. L'amore...il nostro amore, purtroppo ha dovuto arrestarsi di fronte alla malattia. Non è andata come nei film a lieto fine... Ora questo amore mi accompagna però non sa dove andare...resta dentro di me e nei miei sogni che talvolta sono molto tristi. La scorsa notte, ad esempio, ho fatto un sogno molto duro. Sognavo che tornavo indietro nel tempo però...pur cercando di cambiare gli eventi, lei terminava sempre per ammalarsi...Torno una prima volta, poi una seconda poi una terza...alla quarta...Cyn si era impiccata....Era come se gia sapesse come sarebbe andata e per questo non voleva ripercorrere per l'ennesima volta il medesimo triste percorso. Vorrei tanto che questo amore, per lo meno, mi portasse dei bei sogni...se solo potessi condizonare i sogni e vivere così una realtà parallela bella e differente! Non credo che l'amore abbia vinto questa volta...è stato si, meraviglioso, mi ha lasciato delle emozioni indelebili e mi ha regalato delle senszioni indescrivibili però...non ha potuto vincere contro la malattia ed ora, è un amore orfano. Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: Ore 09:54
Questa mattina, come tutte le mattine, sono andato in bicicletta al parco vicino casa. Alcune macchine mi superano correndo...Auto che sfrecciano, gente che corre da un punto all'altro...tutti di fretta ma per andare dove? Abbiamo creato un mondo accellerato. Ci siamo inventati degli impegni improrogabili. Viviamo pensando al domani e al dopo dopo domani...Ci siamo dimenticati del presente che è l'unica cosa che conta e che esiste realmente. Bruciamo le tappe della nostra vita facendo programmi futuri e proiettandoci in avanti nel tempo avvicinandoci così, inesorabilmente, alla morte....Gia, perchè più vado avanti nel tempo più vicino sarà il mio corpo alla fine del suo ciclo di vita terrena (per come la intendiamo materialisticamente, ovviamente) Invece di vivere in pace e in armonia, gli uni con gli altri, senza affanno e senza fretta, senza stress e senza frenesie, abbiamo voluto creare un mondo di scadenze, di oneri, di bisogni, di vanità......Abbiano creato proprio l'antitesi dello star bene e in armonia. Ci alziamo la mattina perchè dobbiamo andare a lavorare perchè ci paghino con della carta grazie alla quale potremo comprare dei beni che altre persone avranno prodotto per vendere e ricevere la stessa carta con la quale acquisiranno altri beni, visto che qualcuno ha detto che quella carta (MA SOLO QUELLA) ha un certo valore...però...non puoi fotocopiarla perchè se lo fai commetti un crimine...gia...perchè quella carta la può stampare (e ne può stapare quanta ne vuole) solo chi gli ha dato il valore...(non vi sembra poco etico e poco equo?) Mandiamo i figli a scuola ad apprendere qualcosa che qualcuno ha detto che è "istruzione" ed è ad uso e consumo di questo tipodi società...Una società in cui gli scienziati non sanno NULLA sull''Universo, i dottori sanno curare solo usando preparati chimici che aggiustano una cosa e ne distruggono altre 10, una società in cui si è costruita una istruzione in funzione del sistema e non dell'esistenza stessa e obblighiamo i nostri figli ad apprendere teorie di altri piuttosto che sperimentare la vita in proprio...magari in maniera totalmente diversa...magari meditando, stando bene con gli altri esseri viventi, gioiendo solo del fatto di essere vivi....ma no...li mandiamo a scuola perchè diventino parte di un sistema frenetico, stressato, avido e che ci impone obbligh e scadenze. Ad ogni passo che faccio, ad ogni battito di ciglio che ho...il mio corpo si avvicina inesorabilmente alla "morte"...alla fine del suo ciclo. Battito dopo battito. Ogni secondo spiacevole che abbiamo è un secondo perduto per sempre...Non so quanti di noi abbiano contato i minuti in cui durante la giornata hanno il sorriso e i minuti in cu non lo hanno...Credo che se li contassimo, ci renderemmo conto della società triste che abbiamo creato...però, ci ostiniamo a mandare i nostri figli a scuola per esserne parte integrante. Ci svegliamo la mattina e gia pensiamo a ciò che dovremo fare durante il giorno...in questo modo il giorno lo abbiamo gia consumato...ci siamo proiettati in avanti senza goderci il momento del risveglio ed ogni secondo dopo secondo che seguirà...Penso a chi progetta la propria pensione...praticamente si è gia seppellito. Credo che se per qualche momento decidessimo di guardare gli esseri umani dall'alto e con gli occhi di un Alieno...li considereremmo pazzi... In una frenetica corsa verso la morte...giorno dopo giorno bruciamo le tappe e ci proiettiamo in avanti invece di vivere il momento in armonia con tutto ciò che ci circonda. Dovremmo gettare gli orologi che scandiscono solo scadenze e pensare a vivere l'adesso. . Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: Ore 10:27
Questa mattina alle 7, uscendo di casa, incrociavo gente che andava al lavoro, madri e padri che accompagnavono i figli a scuola....La città che si svegliava. Sebbene avrei tanto voluto essere anche io nella "normalità" familiare, con Cyn accanto a me, dopo aver dormito abbracciati (come solevamo fare) e dopo aver fatto colazione assieme.....osservando quelle scene mi domandavo perchè di quei "rituali" quotidiani. Proviamo ad immaginare una società in cui si vive in simbiosi e senza stress...in cui i genitori sono al massimo biologici ma i figli appartengono a tutti e crescono nella comunità. In cui non ci attacchiamo a nessuno in particolare ma viviamo in armonia con tutti gli altri esseri umani...in cui si "lavora" non per il profitto ma per condividere ciò che facciamo. In cui non esista il mio e il tuo. Credo che una società del genere, purtroppo, è solo immaginabile. La mente umana, per come è strutturata, non è in grado di potere creare e mantenere un sistema del genere. Partiamo sempre dal presupposto che potremmo al massimo vedere (in senso lato) solo il 4% dell'Universo che ci circonda perchè il restante 96% è materia Oscura e quindi irrilevabile dai nostri 5 sensi. Detta cosi' è abbastanza chiaro che qualsiasi tentativo di spiegare come siamo e come è l'Universo, sarà solo un colorito tentativo...che potrà al massimo farci bene e metterci in pace con noi stessi ma...probabilmente sarà lontano anni luce dalla verità. La scienza materialistica dice che le pietre non hanno vita...lo afferma solo perchè non è in grado di rilevare alcun "segnale" di vita...però...noi, al massimo, potremmo arrivare a rilevare solo un 4% ...potrebbe esserci un 96% di segnali di vita che non siamo in grado di rilevare quindi sebbene per la scienza materialistica quelle pietre non abbiano vita, in realtà, chissà, magari ne hanno persino più di noi...solo che noi non siamo in grado di rilevarlo! Se accettiamo l'idea dell'evoluzionismo, allora miliardi di particelle, gas, e quant'altro ("senza vita") si sono unite ed hanno creato la vita e quindi qualcosa che apparentemente era senza vita ha generato vita!...O magari...TUTTO ha vita...dalla particella più piccola, sebbene noi non siamo in grado di percepirla. Quindi una serie di particelle si sono unite ed hanno dato origine a differenti organismi....gli ambienti differenti nei quali sono cresciuti hanno dato origine a differenti tipi di evoluzioni...chi si è evoluto in un modo chi in un altro...chi è rimasto (per noi) inanimato ma in realtà di vita potrebbe averne tanta...come le pietre... Ecco che allora ci ritroviamo di fronte all'essere umano e allo scarafaggio. Entrambi evolutisi da microparicelle. Lo scarafaggio, che lo vogliamo o no, è comunque un nostro fratello...si è solo evoluto in maniera differente. Ognuno di questi esseri viventi per evolversi ha dovuto cercare di preservarsi...la necessità di preservazione crea attaccamento e questo può generare conflitto.. Allontaniamoci un attimo dal materialismo e avviciniamoci ora alla spiritualità...Immaginiamo dunque che nella particella più piccola ci sia l'"anima". Oppure che le anime vagano nell'Universo e quando incontrano un ambiente favorevole vi entrino dentro...(questo sarà per noi sempre un mistero)...Queste anime entrano dunque negli organismi e con essi si evolvono...quando l'organismo cessa il suo ciclo vitale, l'anima va via e troverà un altro organismo ospitante.... Ciò che a noi può apparire una evoluzione lunghissima, in realtà, nel "tempo universale" è avvenuta e avviene in tempi brevissimi...Per noi 100.000 anni sono una eternità ma rapportati al "tempo dell'Universo" corrisponderebbero a poche frazioni di secondo...Immaginiamo dunque quanto sia breve la durata della vita di un singolo essere umano! Potremmo dunque essere ancora in una fase primitiva dell'evoluzione e magari, fra 500.000 anni quando gli esseri umani non ci saranno nemmeno più, i futuri esseri viventi saranno capaci di vivere in simbiosi senza entrare in competizione e senza attacarsi a nulla ma vivere in perfetta armonia gli uni con gli altri. Il computer col quale sto scrivendo, potrebbe essere un essere vivente che però non ha le condizioni necessarie affinchè un'anima vi entri dentro...Uso il condizionale perchè ovviamente non lo posso sapere...Il computer lo vedo così solo perchè ho l'enorme limitazione dei 5 sensi....se ne avessi 100 di sensi, magari il computer lo vedrei sorridente o in modo totalmente differente... Cyn mi diceva che in qualche modo credeva agli Gnomi...Quando siamo stati a El Bolson (In Patagonia) mi raccontava che quella è la terra degli Gnomi (Duendes si chiamano qua)...esseri piccolini e spesso dispettosi che si divertono a fare sparire le cose o a cambiarle di posto per farci "impazzire" un po'. Io ci ridevo sopra, quando Cyn me ne parlava ma ...posso davvero affermare che non esistano? Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: Ore 12:09
La definizione di buio è: "Stato nel quale nessuna luce può essere vista" Quindi il buio presuppone l'esistenza della luce. Non ci sarebbe buio se non ci fosse la luce. Non ci sarebbe alto se non ci fosse il basso. Non ci sarebbe destra se non ci fosse la sinistra.....non ci sarebbe morte se non ci fosse la vita e non ci sarebbe vita se non fosse la morte. La definizione di morte è:"permanente cessazione di tutte le funzioni vitali - fine della vita" Alcuni giorni fa scrissi sopra la capacità o meno di manifestare la propria "Coscienza". Il caso di Locked in, cioè di persone che a causa della rottura del collegamento cerebrale o di danni irreversibili al cervello, sebbene coscienti, potessero essere "chiusi dentro il corpo" ed incapaci di manifestare la propria coscienza in maniera "evidente"...Uno stato cosciente dunque scambiato per uno stato vegetativo. In quel caso, comunque, il medico si trova di fronte a delle manifestazioni fisiche (che sono le uniche che è in grado di interpretare)...La mancanza di manifestazioni fisiche porta a decretare la morte cerbrale...la totale assenza di manifestazioni fisiche porta a decretare lo stato di morte (permanente cessazione di tutte le funzioni vitali) Ovviamente la scienza medica è un'altra scienza materialista. Si basa sullo studio di fenomeni "tangibili" e dunque umanamente e fisicamente interpretabili. Di fronte all'inesistenza di un fenomeno tangibile, la medicina si blocca. Ecco che può decretare come in stato vegetativo persino una persona cosciente, solo per il fatto che questa non sia in grado di comunicare la propria coscienza nei modi tradizionali e quindi umanamente rilevabili.. Facciamo un altro passo indietro su ciò che l'essere umano non è in grado di vedere e/o percepire. Il 96% dell'Universo che ci circonda è materia Oscura...vale a dire qualcosa che sappiamo che esiste, qualcosa che colma l'Universo attorno a noi ma che non siamo in grado di rilevare in alcun modo! Potremmo dunque dire che del corpo umano potremo dunque arrivare a conoscere al massimo il 4% di ciò che lo compone (oggi probabilmente non arriviamo all'1%!) ..Con una conoscienza cosi' minima, azzardiamo ipotesi che confermano solo la nostra presunzione. Cosa sappiamo allora davvero della morte?...Se invece di avere 5 sensi ne avessimo 50...sicuramente gli esseri umani ci apparirebbero molto differenti da come li vediamo oggi...(attraverso la limitatezza di soli 5 sensi) Probabilmente comprenderemmo il comportamento della coscienza e non drecreteremmo in stato vegetativo una persona cosciente perchè le nostre analisi andrebbero oltre la sfera fisica e materialista. Magari vedremmo l'anima che al momento dell'esaurimento delle funzioni minime (che sono quelle che oggi noi consideriamo essenziali per differenziare un essere vivo da uno morto) esce e continua una vita parallela (come se il corpo fosse un semlice abito che dopo un po' di tempo e di usura va cambiato) o chissà cos'altro. Oggi comprendiamo meno dell' 1% del funzionamento di un corpo umano. Al massimo potremmo arrivare a comprendere e vedere un 4% (magari fra 1000 anni)...però ci mancherà sempre la capacità di vedere il restante 96%... Ogni giorno abbiamo la conferma che non sappiamo nulla di ciò che ci circonda però, amiamo avanzare teorie...con la presunzione di bambini ignoranti. Quando abbiamo di fronte un "Eminente" medico o fisico...dovremmo vederlo come un qualcuno che cerca di spiegare la vita con il pallottoliere...che cerca di arrampicarsi sugli specchi...non tanto differente da un quasiasi altro ciarlatano...Volereste su un aereo sapendo che il pilota conosce meno dell'1% delle procedure di decollo e atterraggio? Potreste dire di conoscere la lingua italiana se conosceste meno dell'1% della grammatica e del vocabolario? Cosa è dunque la morte? La vita non cessa con la morte...il corpo fisico si trasforma, può putrefare e dare origine ad altra vita o essere cremato, in gran parte evaporare e diventare parte dell'ossigeno e dell'acqua e dell'idrogeno della nostra atmosfera e le ceneri che altro non sono che carbonio un giorno daranno origine ad altra vita...però...questo sarà al massimo il 4% ..e il restante 96% di quel corpo che non siamo in grado nemmeno di rilevare cosa farà?...magari continua a stare tra noi. (però noi non siamo in grado di vederlo)..magari non muore mai...magari il fuoco no gli fa nulla...Noi possiamo solo cercare di spiegare ciò che vediamo. Questo non mi ridarà Cyn però mi fa ben sperare che lei non fosse solo carne ossa e neuroni ma qualcosa di molto più grande e chissà...magari alla mia morte...potrò incontrarla di nuovo. Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: Ore 10:09 Ieri sono andato a Quilmes dove mi sono riunito con Anabela (la sorella di Cyn), , suo marito e il figlioletto (mio nipote acquisito) , Hernan, ill fratello di Cyn, con la sua fidanzata e i genitori di Cyn. E' stato un reincontro carino...abbiamo pranzato assieme e poi hanno voluto guardare alcune vecchie foto del matrimonio di Anabela. In quelle foto, ovviamente c'era Cyn...Quanto era bella! La guardavo e, riproiettando indietro il tempo rifettevo sul fatto che nel momento di quegli scatti Cyn non avrebbe mai potuto immaginare come sarebbe andata la sua vta...Che mi avrebbe incontrato, che si sarebbe innamorata, che ci saremmo sposati e che poi una malattia insensibile alle cose belle, l'avrebbe strappata via alla vita! Riguardavo quelle foto e a volte mi risultava molto difficile trattenere le lacrime e viaggiare lontano con i sogni.. Il ritorno a casa è stato duro...andare alla fermata dell'Autobus dove andavamo assieme e aspettare il 22....e poi 2 ore di viaggio in autobus ma senza lei accanto a me...solo, assorto nei miei pensieri. Questa mattina il mio risveglio è stato più duro...Vedendo Anabela e suo marito, il fratello e la sua fidanzata e i genitori di Cyn. mi domandavo per quale motivo Cyn ed io non avessimo potuto avere una vita felice assieme. Per quale motivo la vita fosse stata tanto crudele con noi. Guardavo la stanza da letto vuota e ancor più forte di prima ha cominciato a rintuonare la domanda: "ma cosa ci sto a fare qua in Argentina senza il mio amore?" Temo che l'essere tornato qua sia legato ai ricordi con lei e non al desiderio di vivere qua...al fatto che questa era la sua terra...al fatto che qui avesse passato gran parte della sua vita, che in questa casa ci sono le sue cose e le pareti hanno la memoria di lei...I suoi vestiti profumano ancora di lei...Non riesco ad allontanarmi dalla parte materiale. Non riesco a concentrarmi solo sulla parte spirituale. Quel pomeriggio passato co la famiglia di Cyn e rivedere quelle foto, hanno riportato a galla certe sensazioni. Rivedevo Cyn là...con noi...La sentivo dietro di me che mi abbracciava...La rivedevo felice di giocare col nipotino...Non riesco a non piangere ogni volta che ripenso a tutto ciò. Ora sono qua in Argentina...la gente mi chiede che farò...io, come un automa, rispondo che mi fermo nel paese però, in realtà, non so cosa io ci stia a fare qua!!... Poco prima di conoscerla avevo deciso di vendere casa e abbandonare l'Argentina...il "destino" ha voluto che la incontrassi un mese dopo aver preso la decisione di andarmene e vendere tutto....quel "filo rosso" che ci univa ci ha fatto incontrare nel momento en nel luogo più insaspettati ...quel "filo rosso" che finalmente mi ha fatto incontrare l'amore della vita.... Ora lei con la sua parte del filo è andata via...i lembi filo sono di nuovo lontani...Quante vite dovrò passare per poterla reincontrare nuovamente?....Sarebbe bello crederlo con convinzione...se solo avessi la certezza che un giorno, seguendo il nostro filo, la reincontrerò nuovamente, il mio dolore si attenuerebbe. Mi manchi amore mio. Essere qua in Argentina non mi sta aiutando anzi, forse mi sta facendo ancora più male. Oggi è un giorno molto pesante. Mi manca la voglia di vivere...Non mi sento depresso...interagisco positivaamente con le persone ma è difficile trovare il senso della vita quando perdi una parte importante di te stesso. Cyn era parte di me...lo sapevo ancor prima di conoscerla...era la persona che sognavo la notte fin da qundo ero bambino...era la "principessa" da salvare (che però non sono riuscito a salvare!!)... Cyn era la mia "particella entaggled"... Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Foto con Cyn dell'Ottobre 2014...
Buenos Aires: Ore 19:00 Non entravo in una sala da ballo di Buenos Aires da tanto tempo...l'ultima volta fu con Cyn. Nati, l'amica di Cyn grazie alla quale ci conoscemmi mi manda un messaggio per invitarmi a ballare e, guardacaso, proprio nello stesso luogo in cui ci incontrammi la prima volta. la Catedral di Almagro, in Sarmiento 4007!!!...Non dimenticherò mai quel giorno...Dapprima rimasi un po' titubante però accettai. L'appuntamnto era alle 19:30. Io arrivai puntuale ma Nati con le amiche non era ancora arrivata cos' entrai...Come fare un salto nel passato. Le sedie dove dedemmo assieme erano vuote...Quanti ricordi...quanto era felice durante quella lezione di tango...non dimenticherò mai quando mi chiese di ballare..,,,cominciai ad amarla dal secondo ballo in pio...mano mano sempre di più.. Ogni parola, ogni sorriso mi avvicinavano sempre più al mio paradiso...Ce ne andammo assieme però quella sera non venne a casa mia. Ci salutammo in bus e proseguì per casa sua... Quel giorno nacque un grande amore... Rivedere tante facce che non vedevo da anni e risentire quell'atmosfera mi ha lasciato dentro un non so che...E' stata una serata carina...ho preso una lezione di tango e poi sono andato via...non mi sono sentito di mettermi a invitare e ballare...Ho preferito tornare a casa....Il rientro in bus è stato un po' triste....un percorso che facevamo sempre insieme e che questa volta facevo da solo....Lei non eraseduta accanto a me...col suo sorriso, con i suoi abbracci...mano nella mano....In momenti come questi mi manca ancor di più! Come cambia la vita! Questo ritorno al Tango è stato bello, triste e forte...Non so quando tornerò a ballare a Buenos Aires...è certo che se è vero che non potrò più ballare con Cyn...Cyn ballerà attraverso me. Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Keep me in your heart - Questa canzone la scrisse Warren Zevon prima di morire, quando gli diagnosticarono un cancro terminale. Ho messo la versione di questa giovane cantante perchè mi è piaciuta la sua interpretazione.
Queste le parole, in inglese: Shadows are fallin' and I'm runnin' out of breath Keep me in your heart for a while If I leave you it doesn't mean I love you any less Keep me in your heart for a while When you get up in the mornin' and you see that crazy sun Keep me in your heart for a while There's a train leavin' nightly called "When All is Said and Done" Keep me in your heart for a while Sha-lalala-lala-li-lalala-lo Keep me in your heart for a while Sha-lalala-lala-li-lalala-lo Keep me in your heart for a while Sometimes when you're doin' simple things around the house Maybe you'll think of me and smile You know I'm tied to you like the buttons on your blouse Keep me in your heart for a while Hold me in your thoughts Take me to your dreams Touch me as I fall into view When the winter comes Keep the fires lit And I will be right next to you Engine driver's headed north up to Pleasant Stream Keep me in your heart for a while These wheels keep turnin' but they're runnin' out of steam Keep me in your heart for a while Sha-lalala-lala-li-lalala-lo Keep me in your heart for a while Sha-lalala-lala-li-lalala-lo Keep me in your heart for a while Keep me in your heart for a while Buenos Aires: Ore 12:03
Durante questi ultimi tempi il mio umore si è comportato come il grafico di un elettrocardiogramma...Se però ci rifletto un poco...la vita fa lo stesso...tutto è un continuo su e giu. Sebbene non abbia avuto mai dei grossi sfoghi di rabbia, mi rendo conto di come questa sia latente dentro di me. Nascosta e pronta ad uscire allo scoperto sotto molteplici forme....dalla frase pesante a quella sarcastica allo scatto di nervi (questo molto più raramente). Tensione accumulata? Non credo che la rabbia dipenda direttamente da una tensione accumulata, piuttosto dal conflitto interiore che abbiamo con noi stessi. Perchè mi arrabbio? Mi arrabbio perchè, ad esempio, non posso ottenere ciò che desidero. Ma con chi mi arrabbio? Nel mio caso ad esempio mi arrabbio perchè Cyn mi è stata strappata via ....ma chi è il "colpevole"? Mi arrabbio con la vita? Con la morte? Con la natura delle cose che si trasformano istante dopo istante? Che senso ha arrabbiarmi con il ciclo della vita?... Allora, visto che non posso arrabbiarmi con loro, mi arrabbio con le case farmaceutiche che non curano ma vogliono far profitti e rendere le malattie eterne o con i dottori che sono schiavi ben pagati dalle case farmaceutiche...ma anche questo è parte della vita. Parte della natura umana. Come posso arrabbiarmi con la stessa natura umana di cui anche io sono fatto? Allora...forse sono arrabbiato con me stesso, che magari potevo provare a fare qualcosa in più...? La rabbia non è atro che una reazione contro se stessi. Il nostro Io-Ego allora interviene in nostra "protezione" e cerca il capro espiatorio...ecco che la rabbia viene scaricata verso qualcosa o qualcun altro...ma in realtà, la rabbia, e dentro di noi per qualcosa di cui ci sentiamo colpevoli. Se piove e mi bagno me la prendo col tempo (capro espiatorio) ma in realtà sono arrabbiato con me stesso perchè non ho guardato le previsioni del tempo o perchè non sono stato in grado di prevedere la pioggia e pertanto non ho portato l'ombrello! Io, per fortuna, non ho avuto manifestazioni di rabbia eclatanti però, mi rendo conto, di averne dentro e si manifesta con le parole, talvolta pungenti. Con le critiche e con il sarcasmo mirato a far male. La rabbia produce energia che, in qualche modo, deve uscire fuori...ecco che allora devo trovare il modo di canalizzare questa energia in modo positivo. Che si trasformi in qualcosa di buono. Mi sono ripromesso di aiutare qualcuno però se prima non aiuto completamente me stesso raggiungendo la pace interiore, difficilmente potrò aiutare gli altri. Sto cercando di pensare meno a Cyn come l'amore che ho perso per sempre e invece cerco di vederlo come l'amore della mia vita che ora ha solo cambiato forma e che sta con me in svariati altri modi che prima, ero incapace di percepire. Sta con me nel mio nuovo modo di mangiare, nel mio nuovo modo di pensare, nel mio nuovo modo di cercare di vdere le cose. Credo che le esperienze ed i sentimenti estremamente forti, possano persino cambiare qualcosa di noi a livello cellulare e per questa ragione Cyn è ancor di più parte di me perchè è parte delle mie cellule...Allo stesso modo in cui muta il DNA. La perdita di Cyn per me è stata enorme...Cyn però mi ha lasciato tantissime cose che ho ereditato dentro di me. Una eredità che non ha prezzo e che mi accompagnerà fino al mio ultimo respiro. Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: Ore 19:28 E' calata la notte su Buenos Aires. Tutto tace in casa. Ho terminato di cenare e i pensieri viaggiano. Viaggiano indietro nel tempo. Ricordo perfettamente il 5 ottobre dell'anno scorso. Eravamo in Sicilia. Non avremmo mai nemmeno immaginato che 6 mesi dopo...tu non ci saresti stata più. Eravamo felici ad Ustica. Una meravigliosa vacanza all'insegna del mare e dello sport. Ricordo perfettamente quel giorno. Quanto ci siamo divertiti.. Il giro dell'isola in bicicletta, la visita al castello sula rocca, la raccolta dei fichi d'india, il bagno al mare, la promessa che l'anno dopo avremmo visitato altre isole. Io ormai cominciavo a crederci che ce l'avresti fatta...e invece no...ancora 6 mesi e la nostra vita sarebbe cambiata per sempre.. Durante il giorno cerco di inventare qualcosa da fare per non pensare troppo però...la notte la tua mancanza si amplifica e la mattina è dura svegliarsi senza averti accanto. Distolgo lo sguardo dalla tastiera e lo volgo al soggiorno buio nel quale brilla il riflesso della targa dell'Urna dove c'è ancora una parte delle tue ceneri...quelle che non ho ancora cosparso. La targa sulla quale hanno sbagliato persino a scrivere il tuo nome come se proprio non volessi accettare di stare li dentro e li non c'è Cynthia ma Cyntia...perchè tu volevi vivere...fino al giorno prima di andartene, tu volevi vivere. Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: Ore 08:52
Ogni volta che ripenso a Cyn mi rendo conto quanto fosse davvero la mia LEI. Il suo carattere, il suo modo di pensare, la sua energia, il suo fisico....erano esattamente come avevo sempre sognato potesse essere l'amore della mia vita e...un giorno...mi apparve. Fin da ragazzino ho sempre avuto un sogno ricorrente...era un sogno che facevo anche ad occhi aperti. Probabilmente frutto del bombardamento mediatico. Sognavo di essere il "salvatore" del mio amore. Sognavo la "principessa da salvare"...La ragazza che fosse in difficoltà ed io...impavido...la salvavo da quella situazione. Una situazione drammatica che però non era sempre la stessa...la costante è che la ragazza era sempre in grave difficoltà ed io...la salvavo!!! ... La mia principessa era bruna con capello corto, snella, ed energica...ed io...impavido riuscivo sempre a salvarla e da quel giorno era amore eterno! Questo sogno ricorreva tantissime volte e nei momenti più disparati...Guardando una ragazza o guardando il mare o il cielo...non c'era uno stimolo particolare. Questo sogno l'ho avuto fino al giorno in cui conobbi Cyn La vita è beffarda...ci ho messo 42 anni per incontrare la "mia principessa"...proprio come la sognavo...e...guardacaso...la mia principessa si è trovata in difficoltà, esattamente come nel mio sogno però...il "cavaliere"...non è riuscita a salvarla...Ho fallito...non ho potuto far nulla. Ho perso! Dopo 42 anni...quello che sognavo ad occhi aperti si è avverato in tutto eccetto che per la salvazione. Così oggi...sono il "cavaliere" perdente che non è riuscito a salvare la sua amata principessa....che l'ha vista morire davanti ai suoi occhi e l'unica cosa che ha potuto fare è...stringerle forte la mano e accompagnarla fino all'ultimo respiro. Vorrei essere tanto più spirituale per non mandare a quel paese la vita...una vita della quale ho difficoltà a trovare il senso...che se ci fosse o non ci fosse non cambierebbe nulla....Il "cavaliere" ormai ha perso il suo rango..non è più nulla se non un uomo che ha amato e che ha perso. Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: Ore 15:38
Dalle 9 alle 15 devo restare in casa per attendere il postino che confermi il mio domicilio...Oggi non è passato. Mi sono svegliato verso le 7 di mattina. Ho fatto un po' di ginnastica in casa e poi colazione. Cerco di far passare il tempo facendo cose...inventando qualcosa. Ci sono momenti in cui penso meno e mi sento più leggero ed altri in cui i pensieri mi soffocano. Tutto è in slow motion. I pensieri rivolti a Cyn si alternano con quelli del "ma che cosa ci sto a fare qua?". In effetti l'unica risposta che ho, è che fuggo da qulcosa che dentro me quindi...ovunque vada...non starò bene fino a che non eliminerò quel qualcosa.. Forse è la paura inconscia (ora un po' più conscia) di dovere ammettere che non riesco a trovare il posto che fa per me perchè probabilmente c'è qualcosa in me che non va? D'altronde con Cyn, in fin dei conti, sebbene potessi avere delle preferenze, qualsiasi luogo andava bene per viverci perchè stavo bene con lei, con me stesso e mi sentivo appagato. Oggi invece...non riesco ad immaginarmi in un luogo...nella mia mente se ne alternano tanti...durano un istante scompaiono. e vengono cestinati dal mio cervello. La percezione del tempo dipende da come ci sentiamo....Ci sono momenti (brevi) in cui mi sento più carico e allora vorrei fare qualcosa però...dura poco e ripiombo nel "non so che fare",,, Se non trovo l'equilibrio con me stesso, non mi sentirò bene da nessuna parte. Soffro la solitudine ma non ho voglia di uscire a veder gente. Sono le 15:54...sono passati 16 minuti da quando ho cominciato a scrivere e mi sembrano un'eternità. Penso che gettare il tempo nell'immondizia in questo modo sia terribile però mi manca la voglia...mi manca l'energia. Ho provato a fare quattro passi di Tango allo specchio però, dopo qualche minuto ho pensato:"ma perchè lo sto facendo?" Quando terminerò questa nota mi farò un frullato e poi andrò a fare un po' di spesa...Un programm "allettante" direi...dopodicchè...aspetterò il sopraggiungere della notte...parlerò un poco con me stesso per farmi compagnia e poi, dopo aver cenato con un'insalata, andrò a dormire. Spero almeno di avere dei sogni più interessanti della vita che sto conducendo in questi giorni. Devo riprendere il cammino...anzi...devo prima trovarlo, visto che è nascosto...devo dare una svolta alla mia vita. Che duri poco o ancora molti anni...il cammino devo trovarlo rapidamente. Al momento sono fermo ...tutto è congelato.. Devo inventarmi dei piccoli obiettivi giornalieri. Devo trovare la via per la pace e la serenità. Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: Ore 11:00
Piove!!...Mi ricordo quanto eravamo felici quando pioveva perchè stavamo nel letto ad abbracciarci, ascoltando le gocce cadere ed in attesa dei tuoni.. A volte mi domando come potrò andare avanti senza Cyn. Come potrò tornare ad essere felice ed in pace senza l'amore della mia vita. Ci sono momenti in cui sopravvivere è difficile! Alcune volte è come se tutto ciò fosse irreale. Come se fosse tutto un brutto sogno... Poi però mi rendo conto che non riesco a svegliarmi e questo brutto sogno che continua con la sua coerenza temporale! Cyn era un vulcano di energia...amava la vita...ne era totalmente integrata. Come può un vulcano spegnersi così? Ieri mattina al parco, osservai due uccelli litigare per il cibo....ognuno coll'obiettivo di difendere la propria sopravvivenza....L'Ego è il "difensore" della specie. "Devo pensare a sopravvivere"...E' a causa dellìEgo che c'è lo spirito di conservazione. Senza Ego...non c'è alcun interesse a lottare per sopravvivere. Se io sono in pace con me stesso, accetto la morte come parte della vita stessa. Non ho bisogno di lottare contro un altro essere vivente per sopravvivere a suo discapito. Piuttosto mi lascio morire se nel mondo non c'è posto per entrambi. Ego dunque quale elemento fondamentale per la sopravvivenza della specie. L'Ego poi avrà infinite influenze socio culturali che si sommeranno all'Ego di base e daranno innumerevoli altre sfaccettature. L'uomo primitivo lottava per il cibo...oggi lotta persino per il parcheggio (che nulla a che fare con la sopravvivenza) o per il telefonino o quant'altro gli mantenga non solo la sopravvivenza ma anche un certo status sociale.....A differenza di quei due uccelli che litigavano per il cibo, il nostro Ego è ormai un Ego iper complesso che ci fa lottare persino per le cose più superflue. Senza Ego, probabilmente molti esseri viventi si sarebbero gia estinti. Senza Ego la mia vita vale quanto la tua...io non sono meglio di te...se c'è solo una briciola di pane la dividiamo e se questo ci farà morire entrambi...accetteremo la morte con tranqulllità. Senza Ego siamo tutti uguali...non ci sono vincoli parentali o di amicizi che ci pongano su diversi livelli gerarchico-affettivi. Senza Ego non c'è differenza affettiva.. Se dunque un'anima (Coscienza) entra in un essere vivente, avrà a che fare con tutte le sue limitazioni e debolzze...sebbene essa sia profondamente differente dal corpo ospitante...i limiti oggettivi di questo la priveranno di gran parte delle sue potnzialità...(Come se un pilota di un'astronave fosse messo a guidare una piccola auto...non potrà far nulla di ciò che avrebbe potuto fare coll'astronave. Sarà relegato dentro ad un oggetto super limitato e di conseguenza limitante) Allora chissà...la morte, domani, potrà darci la possibilità di entrare in "oggetti" meno limitati ed esprimere meglio ciò che siamo in realtà.... Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: Ore 15:56 Ieri mattina sono atterrato a Buenos Aires dopo un volo un po' scomodo a causa del poco spazio disponibile nelle poltrone dell'aereo e della mia vicina di posto con parecchi chili di troppo che lo riduceva ancor di più....però, è andato tutto bene. Rientrare a casa è stata dura. Non pensavo. E' come essere tornato di colpo al 18 giugno (giorno in cui sono partito da Buenos Aires per l'Italia)...Come se gli ulteriori 3 mesi in Sicilia non avessero fatto nulla. Rivedere gli spazi vuoti, ritrovarsi solo nel silenzio.... on ho fatto trascorrere molto tempo e ho voluto uscire immediatamente per sbrigare alcune cose. Prima sono andato alla questura per richiedere il certificato di domicilio, poi sono andato presso l'impresa del gas e poi all'ufficio che rilascia il certificato che attesta se ho precedenti penali. Io odio camminare in città ma in questo caso ho camminato tanto. Ripensandoci a freddo credo che avessi bisogno di non pensare e di stare fuori dalla casa dei ricordi! Una volta fatto, ho comprato un panino vegetariano e l'ho mangiato nel parco di fronte al Teatro Colon...Un uccellino si è unito e condivideva con me le briciole. Terminato il panino mi sono recato a casa...sono andato dal fruttivendolo e poi al supermercato. Ho svuotato le valigie e montato le lampade a led comprate in Italia e che qua costano 3 volte più care. Alle 19:00 sono uscito e sono andato a cenare presso Inka, il ristorante peruviano che si trova in Avenida Juan B. Justo...circa 10 minuti a piedi da casa. Era il nostro ristorantino vicino casa...molto alla buona però ci piaceva andare la Ero stanchissimo...sono andato a letto alle 21. Non ho nemmeno cambiato le lenzuola che odoravano di umido... Questa mattina mi sono svegliato...la solitudine si fa sentire. Ho ripreso a parlare da solo per farmi compagnia. Cyn mi manca tanto. Lei era un uragano in casa...la sua presenza era fortissima ed ora...il silenzio regna sovrano. Alle 7:30 sono uscito in bicicletta per andare al piccolo parco vicino casa a fare un po' di ginnastica. Il sostituto dello stadio di atletica di Palermo. Tornato ho fatto colazione e poi ho cominciato a ordinare le mie cose , fare una lavatrice, cambiare le lenzuola del letto e pulire casa...e poi ho pranzato. Nel mio girare casa casa mi accorgo che i miei ex suoceri si sono presi la nostra Bilancia e la chitarra di Cyn...con la quale ogni tanto strimpellavo per sentirla più vicina a me. Ci sono rimasto tanto male....davvero non so come Cyn possa essere stata tanto diversa da loro. Ricordo che una volta le dissi che se avessi conosciuto sua madre prima di Cyn...non mi sarei nemmeno avvicinato a lei. Dobbiamo lasciare scorrere e non attaccarci a queste cose materiali però, siamo figli di una società che ha posto le fondamenta su rituali e radici...non è semplice prenderne le distanze. Mi manca tanto Cyn...sapevo che la solitudine ne avrebbe amplificato l'assenza....Ancora oggi, ogni volta che vedo il cartello della sua via (San Nicolas)...mi emoziono e ricordo le prime volte che venivo qua, quando appena ci frequentavamo e quanto bello era leggere quella via perchè significava che avrei visto il mio amore....oggi rivedere il cartello mi ricorda che quei meravigliosi momenti non torneranno più! Spero che questi prossimi giorni mi aprano gli occhi dell'anima e mi indichino il cammino da percorrere. Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! |
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September 2019
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