Buenos Aires: Ore 19:28 E' calata la notte su Buenos Aires. Tutto tace in casa. Ho terminato di cenare e i pensieri viaggiano. Viaggiano indietro nel tempo. Ricordo perfettamente il 5 ottobre dell'anno scorso. Eravamo in Sicilia. Non avremmo mai nemmeno immaginato che 6 mesi dopo...tu non ci saresti stata più. Eravamo felici ad Ustica. Una meravigliosa vacanza all'insegna del mare e dello sport. Ricordo perfettamente quel giorno. Quanto ci siamo divertiti.. Il giro dell'isola in bicicletta, la visita al castello sula rocca, la raccolta dei fichi d'india, il bagno al mare, la promessa che l'anno dopo avremmo visitato altre isole. Io ormai cominciavo a crederci che ce l'avresti fatta...e invece no...ancora 6 mesi e la nostra vita sarebbe cambiata per sempre.. Durante il giorno cerco di inventare qualcosa da fare per non pensare troppo però...la notte la tua mancanza si amplifica e la mattina è dura svegliarsi senza averti accanto. Distolgo lo sguardo dalla tastiera e lo volgo al soggiorno buio nel quale brilla il riflesso della targa dell'Urna dove c'è ancora una parte delle tue ceneri...quelle che non ho ancora cosparso. La targa sulla quale hanno sbagliato persino a scrivere il tuo nome come se proprio non volessi accettare di stare li dentro e li non c'è Cynthia ma Cyntia...perchè tu volevi vivere...fino al giorno prima di andartene, tu volevi vivere. Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! |
AuthorGiorgio Lo Cicero Archives
September 2019
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