Buenos Aires: Ore 14:37
Questa mattina ho preparato una marmellata cruda di fragole, pesche, mele, bacche di gojii e semi di chia. Dopodicchè ho fatto delle crepes con farina di mais, carrube e riso. Il tutto accompagnato da latte di avena e cocco, sempre fatto in casa. Ogni mattina, Cyn è nelle colazioni che preparo e nella scelta degli ingredienti. Sono passati poco più di 9 mesi dalla morte fisica di Cyn...come passa il tempo!...Come potrei descrivere la mia situazione attuale?... La mia vita è tuttavia molto raccolta. Non faccio vita sociale. Domenica scorsa (2 giorni fa) mi sono forzato ad uscire. Sono andato nel bosco di Palermo e ho preso un po' di sole. C'era tanta gente ma io ero come in una campana di vetro. Vita sociale, dunque, quasi inesistente. Gli stati d'animo si incrociano. Ogni tanto mi soffermo a guardare l'urna di Cyn e,nonostante il tempo passato, talvolta, mi risulta incredibile ciò che sia accaduto. Cyn è sempre estremamente presente dentro di me. La mia routine quotidiana continua ad essere la stessa ormai da parecchio tempo. Sveglia, ginnastica, colazione....ogni tanto guardo un film su internet, leggo, vado al supermercato e, in questo modo, faccio trascorrere le giornate. Parlo, parlo spesso con Cyn...in questo modo la solitudine interiore si paca un pochino. Dall'uffico di immigrazione Argentina ancora tutto tace...nessuna novità. Sono gia passati 4 mesi...però, qua lavorano peggio che in Italia e quindi...chissà quando avrò qualche notizia. Spero che si sblocchi il prima possibile affinchè io possa incominciare a fare qualcosa. Nella mia mente vorrei viaggiare da qualche parte...beh...vorrei tornare in Brasile (sebbene so quanto sia emotivamente duro!!) e anche in Patagonia (setsso problema emtivo). In entrambi i luoghi passammo periodi felici e indimenticabili...mi piacerebbe tornarci....Fino a quando però non avrò notizie dall'ufficio immigrazione, sarò bloccato. Così i giorni passano uguali...l'unica diferenza la fa il tempo. Una volta sereno, una volta operto, una volta più fresco e una volta caldo torrido... Ormai, però, so per certo che non voglio più vivere a Buenos Aires e ne, probabilmente, in Argentina. Il problema è che, ancora, non ho idea di dove andare.... Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: ore 18:50
Questa domenica mi sono forzato e, finalmente, sono uscito di casa...nel mio zainetto ho messo il thermos di acqua fredda, una copertina a stendere sul prato, un cuscino e l'e.book. 600 metri circa fino alle fermata del Bus in Avenida Juan B.Justo 6100. Li ho atteso pochi minuti ed è passato il 34. Direzione Parco di Palermo (circa 30 minuti). C'era un bel sole, mi sono sdraiato vicino al laghetto artificiale e ho preso un po' di sole e ho letto. Dopo un paio d'ore circa sono andato a mangiare qualcosa e poi, sono rientrato ma, prima di andare a casa ho mangato anche un gelato...nella gelateria che mi fece conoscere Cyn...quella vicino casa. Arrivato a casa, accendo il computer e ricevo un messaggio che mi ha fatto scendere le lacrime. Il messaggio è in inglese, lo traduco qua: " Ciao Giorgio .... come vanno le cose. Ho letto il tuo blog. Mi dispiace tanto per la tua perdita. E 'stato così toccante quello che hai scritto su Cynthia. Mi ha emozionato e fatto piangere per la tristezza. Non so che tipo di cancro che aveva, ma a me è stato diagnosticato nel giugno 2015, una forma di leucemia. E perchè le cose siano più difficili, il mio è leggermente diverso dal normale. Ma il lato positivo è che ho avuto un trattamento in Germania (io e Patrick abbiamo fatto una unione civile) e in Inghilterra e al momento sono stabile e mi sento bene. Un sacco di auguri a te. Ricordiamo i nostri giorni con te a Palermo con grande piacere. E la gita nell'interiore della Sicilia a Pasqua sarà sempre nei nostri ricordi. Cheers xxxx" Ricordo...una coppia di ospiti avuti al tempo del mio Bed and Breakfast a Pelermo (in Italia)... Scoprire che qualcuno che non ti aspetti nemmeno, in qualche modo, ti segue e, dopo anni, ti chiede come stai e si interessa a te...è meraviglioso e da un soffio di ossigeno e di energia alle giornate che a volte passano tranquille e a volte sono coperte di nuvole tristi... Purtroppo la vita colpisce tutti e non so quale sia la sua dinamica...Grazie D. per il tuo messaggio! Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: Ore 16:40
Cosa è che differenzia un sogno dalla "vita reale"?... In questo momento sono qua a scrivere e presumo di essere nella vita reale. Più tardi andrò a dormire e ciò che succederà durante le seguenti 8 ore, apparterrà al mondo dei sogni...ma perchè? Come posso affermarlo? Il sogno è a volte estremamente realistico...oops....ma cosa significa realistico?...Diciamo che per realistico intendo dire che ho delle sensazioni che sono estremamente simili a quelle che ho in quella che considero la vita reale. Dunque, per assioma, la vita reale quella che in qualche modo ha una continuità mentre è sogno quella esperienza che va oltre le barriere spazio temporali e viene vissuta senza una logica continuativa...che un giorno mi fa vivere un'esperienza ed un altro giorno me ne fa vivere un'altra! Il problema è che però, qualsiasi cosa io percepisca e viva, in fin dei conti, avviene nel mio cervello...Il mio cervello, dunque, decide ciò che è sogno e ciò che è realtà. Il mio cervello mi dice che in questo momento io appartengo al mondo "reale" e che non sto sognando...ma è davvero così? C'è qualcuno che possa dimostrarlo inequivocabilmente?...Direi di NO....Anche all'interno di un sogno potrei vivere una situazione analoga e allora...alla fine....ciò che fa la differenza tra sogno e realtà è la percezione di esse ed il verdetto del cervello! E se quella che io considero realtà non fosse altro che un sogno a livello più profondo...dal quale mi sveglierò nell'istante della morte? Quella che noi consideriamo la morte, dunque, potrebbe essere solo il risveglio da questo sogno che per noi dura 50,60,80,100 anni ma in realtà....essendo il tempo solo una percezione e nulla di reale, questi anni potrebbero essere in realtà minuti o secondi. E' un loop continuo che no è dimostrabile. Nessuno può dimostrarmi ciò che non sia e che non sia vero in quanto se tutta la mia realtà fosse solo un sogno...vivrei le identiche situazioni e potrebbero esserci benissimo dei personaggi, creati dalla mia mente, che cerchino di dimostrarmi di essere reali e che vogliano istruirmi su quando stia sognando e quando no...Con il pizzicotto?....Con una secchiata d'acqua?.... Il fatto che qualsiasi cosa vediamo, e percepiamo, non sia che una proiezione all'interno del nostro cervello...mi fa presumere che è davvero difficile scindere il "reale" dal non reale visto che entrambe le esperienze avvengono all'interno del mio cervello... E allora in questo momento io sto sognando di scrivere...la mia vita è un lungo sogno?..E tu che leggi...beh....se fossi tu a sognarmi? Se fossi tu a sognare di leggere qualcosa scritta da "me"?... Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: Ore 20:54
Ricordo quando, davanti all'oncologo la prima volta, pendevamo dalle sue labbra...ricordo come ci attaccassimo alle virgole, ai suoi silenzi e....alla sua totale mancanza di trasparenza e trasformassimo il tutto in quel coctail micidiale che si chiama "Speranza"...La speranza che illude e molto spesso non ci fa prendere quelle decisioni drastiche che invece potrebbero davvero aiutarci. La speranza di avere quel posto di lavoro che di fronte al datore ci fa stare con la coda tra le gambe, la speranza di non perdere la casa che ci fa essere succubi del sistema,...quella speranza che però ci tarpa le ali e ci fa perdere la dignità. La speranza è il ricatto psicologico più grande che esista. Si potrebbe dissertare che sia anche ciò che ci fa andare avanti....che se non ci fosse la speranza (per un futuro migliore) non ci sarebbe ragione di esistere però, a mio avviso, non è assolutamente così. La speranza è una conseguenza/surrogato delle aspettative. Se non ho aspettative non ho speranze...Considerato ch l'aspettativa, assieme all'attaccamento è una delle cause principali della soffrenza è anche chiaro che una causa di sofferenza (l'aspettativa) non può produrre qualcosa di buono (la speranza). Eliminando dunque l'aspettativa la speranza non avrebbe possibilità di esistere. La speranza è dunque una menzogna quiotidiana...Io spero perchè voglio, mi aspetto, qualcosa. La speranza è correlata al futuro che nulla ha a che fare col presente...il tuturo è solo un elemento probabilistico che esiste esclusivamente nella nostra mente... Felicità è vivere il presente pienamente...senza attaccarsi a nulla e senza aspettarsi nulla. Un contesto del genere non dà luogo ad alcun tipo di speranza. La speranza è solo un surrogato di una elaborazione mentale (e dunque falsa)... La speranza però serve a chi, in qualche modo, ci vuole ricattare. a partire dal nostro ego, al conoscente, al governo, al dottore...e al sistema in generale... Quell'oncologo che ci teneva sulle spine e in qualche modo alimentava le nostre speranze, lo faceva per venderci la sua prestazione e i medicinali, alimentando così il sistema corrotto della sanità mondiale. Se ci avesse parlato chiaramente, se ci avesse detto:" non c'è via di uscita e la chemio potrà solo darti 4 mesi di vita in più" (come dicono le statistiche)...sicuramente avremmo detto NO alla chemio e avremmo provato quacos'altro....magari sarebbe finita ugualmente però. avrebbe sofferto meno!... Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: Ore 18:06
E' un giorno abbastanza strano e triste...è gia cominciato ieri sera quando mi sono seduto accanto al tavolino delle ceneri di Cyn e ho cominciato a parlarle senza potere trattenere le lacrime. Come vorrei potere tornare indietro nel tempo per cambiare le cose. Mi manca tanto il mio grande amore...Facebook mi ricorda che è il suo compleanno...nel suo Calendario Google appare la scritta "cumplo yo!!! jue 19 de ene de 2017 01:30 - 02:30" nella sua casella di posta elettronica leggo i messaggi automatici di auguri di un paio di aziende e Gabry, mia sorella, e Natalia mi mandano un whatsapp dicendo che sono vicine a me. Mi sento strano...cerco di spegnere la mente e non pensare. Immagino a cosa avremmo potuto inventarci se lei fosse stata accanto a me e in salute...Un viaggio da qualche parte o magari avremmo potuto essere nel Tigre che lei amava tanto...Sicuramente avremmo fatto qualcosa di bello. Sarebbe stato un meravigliosomgiorno come, d'altronde, erano tutti i giorni passati assieme. Purtroppo la vita non ci ha voluto donare questa gioia e allora sono andato a trovare i miei ex suoceri. Un'ora e mezza di strada...Mentre andavo pregavo Cyn che con ci fossero problemi con sua madre e, per fortuna, Cyn mi ha esaudito. E' stato un incontro pacifico...la giusta atmosfera per onorare la memoria di Cyn...Cyn era nell'aria ma ne abbiamo parlato pochissimo...quasi fosse un piccolo tabù...Parlarne fa male....e allora si dribblava l'argomento parlando di politica, di spettacoli e dei giorni che passano... Ora sono da poco rientrato...la casa è silenziosa...i ricordi sono dentro di me. e parlano ad alta voce E' un giorno strano...e' il giorno dell'amore della mia vita che il "destino" ha deciso di portare via da me troppo, troppo, troppo presto... Cynthia Del Rio Fortuna...ringrazio la vita perchè quel 19 gennaio 1977 nascesti e per questo ho avuto la fortuna impagabile di conoscerti e di passare una parte della mia vita con te. La barriera tra la vita e la mort ci separa ma un giorno, questa barriera cadrà e spero tanto ci sia un'altra dimensione nella quale io possa reincontrarti....che il Filo Rosso possa guidarmi nuovamente a te. Ti ho amato, ti amo e ti amerò sempre con tutta l'anima. Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: Ore 15:48
Al di là dell'ovvietà del concetto mi soffermerei su questa affermazione. Se io soffro perchè esisto allora la sofferenza è legata all'esistenza. Se non si esiste non si soffre. Potrei "rimescolare le carte" ed esistere senza soffrire? Cosa è che genera la sofferenza? Oggi direi il cervello, si tratti di sofferenza fisica quanto emotiva. Uso il condizionale perchè in presenza di una situazione in cui non sia possibile comunicare (in caso di lesioni cerebrali grandi ed irreversibili, ad esempio) con un altro essere vivente...non potremo mai sapere se questi soffre o meno...non avremmo modo di avere alcun tipo di input pertanto non saremmo in grado di sapere se soffre. Torniamo a me allora. Sono nelle condizioni di comunicare, non ho lesioni cerebrali e soffro emotivamente. Da cosa dipende la mia sofferenza emotiva? ...Quali potrebbero essere le cause "oggettive"? 1) Dal crollo di talune aspettative 2) Dalla scomparsa di chi, in qualche modo, con le sue tenerezze, con i suoi modi, alimentava il mio Ego. Il mio Ego era comunque soddisfatto anche dal piacere di darle gioia e farla felice...3) Dalla mancanza di un interlocutore fisso con cui condividere le esperienze quotidiane A cosa mi porta tutto ciò? 1) A un black out mentale e incapacità di riorganizzarmi 2) A sentirmi sfortunato 3) A subire il fascino pericoloso della chiusura in me stesso 4) Alla mancanza di interesse e conseguente apertura verso gli altri. Chiaramente, se spegnessi il cervello, in base alle conoscenze attuali, tutti i miei problemi sparirebbero...Cosa è che non me lo fa spegnere? L'istinto di conservazione...quello col quale il nostro DNA è programmato. Cosa fare dunque per, almeno, ridurre la sofferenza? Lavorare sulle sue cause e quindi. Accettare che la vita ha il suo corso e che le aspettative sono solo frutto della nostra fantasia. Accettare che c'è solo il presente e che sia il passato che il futuro sono solo, rispettivamente, rielaborazioni ed elaborazioni neurali. Mettere da parte il mio ego e comprendere che la sua soddisfazione non coincide con la soddisfazione del mio "Se" interiore...anzi...si contrappone ad essa. Accettare che, vivendo in un mondo con 6 miliardi di persone, o la possibilità di avere innumerevoli interlocutori con cui condividere esperienze, parlare e comunicare in senso lato. Se ad oggi questo non avviene dipende solo dalla mia mente e dalla sua negazione ad intraprendere il cammino che mi liberi. Tutto ciò non significa negare o porre in discussione l'amore che ho provato per Cyn...mette piuttosto in evidenza il fatto che soffrire non è una cosa positiva. La sofferenza ci fa intraprendere cammini di sofferenza. Credo che la maniera migliore per rendere omaggio al grande amore che ho avuto per Cyn sia proprio quello di tornare alla serenità. Un serenità che potrà finalmente farmi intraprendere il cammino migliore e che mi possa far vivere la mia nuova relazione con Cyn in pace ed armonia, con me stesso e con l'universo che mi circonda. Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: Ore 11:51
Sono rientrato dal Nord Argentina da alcuni giorni e devo dire che mi sento ancor più distaccato da questa città. Probabilmente la tranquillità di quei luoghi mi manca. Credo che l'unico legame verso questa città sia la casa di Cyn. Sebbene stia lavorano tanto su me stesso per evitare gli attaccamenti materiali agli oggetti...in questa casa io sento ancora forte la presenza di Cyn. Credo che questo sia il motivo principale per cui, ancora, non riesca ad allontanarmi definitivamente. Ancora, dopo oltre 3 mesi, migrazione argentina non mi ha risposto. Come burocrazia qua sono messi peggio che in Italia. So comunque che non voglio vivere in Buenos Aires...come non lo voleva Cyn. L'Argentina, a fronte di servizi pessimi , ha prezzi elevatissimi. Ieri davo proprio un'occhiata al costo degli affitti in Patagonia e, costano più che in Europa. Credo che nel momento in cui mi muoverò, comincerò affittando da qualche parte. Guardavo anche gli affitti a Granada. Cyn passò oltre un mese in questa piccola e bella città e io fui la a visitarla nel maggio 2013. Era innamorata di questa cittadina. Ci tenne tantissimo a farmi vedere l'Alhambra. Lei non l'aveva mai vista di notte e riuscimmo ad avere i biglietti per la visita notturna. Fu tanto felice. Ricordo la voglia che aveva di mostrarmi le stradine, i locali e tutto ciò che Granada offriva. Voleva ritornarci...purtroppo non è potuto accadere. Le sarebbe piaciuto tanto passare un periodo la, nuovamente e così, non so come, ieri, ho cominciato a guardare gli affitti di case a Granada.... Dall'altro lato mi rimbombano le parole di mia sorella che insiste che vada a vivere in Sicilia...Quando chiudi con qualcuno c'è una ragione...lo stesso se chiudi con un luogo. L'unico legame che ho con la Sicilia sono mia madre e mia sorella. E allora è difficile pensare di ritornarci però, al contempo, sento il rimorso di non farlo. Sono certo che i problemi che abbiamo con luoghi e persone vanno ricercati dentro di noi però non posso mettermi ad analizzarmi anche per questo. Ho sicuramente dei problemi irrisolti e la morte fisica di Cyn ha creato in me altre priorità di sopravvivenza. Comincio ad avere il sospetto che non mi daranno la residenza argentina quindi sarò comunque obbligato ad andarmene da questo paese e, per fortuna, questo coinciderà col desiderio che Cyn ed io avevamo. L'unico problema è la tempistica. Allontanarmi per sempre dalla casa di Cyn, cosa fare delle mie cose a Buenos Aires, mettere in vendita la casa (e sicuramente avrò problemi con i genitori di Cyn)....insomma.....altri piccoli problemi che si sommano ma che comunque ormai erano in conto da tempo. Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: Ore 12:35 Ricordo la nostra canzone. Ricordo perfettamente quando meravigliata, prima di prendere l'aereo dalla Spagna a Palermo mi disse che in aereo misero "Somebody that I used to know"...la nostra canzone. Il 25 dicembre 2016 ero in aeroporto con mia sorella, aspettando l'imbarco per Iguazù. L'aereo di Aerolineas Argentina era in ritardo...Ero seduto di fronte al bar Hard Rock Cafè all'interno dell'aeroporto, di fronte all'imbarco quando misero proprio il nostro video!...Di colpo mi sentii trasportare lontano nel passato e la rivedevo, felice, sorridente, con la luce nei suoi occhi....felice di vivere e con tante speranze per il futuro. Era come se con quella canzone trasmessa nel video di fronte a me mi stesse dicendo: "Ciccio" (come mi chiamava)...io parto con te!... Cyn aveva una forte miopia e usava le lenti a contatto durante il giorno però la sera metteva i suoi occhiali con le tipiche lenti spesse per le miopie. Il 30 dicembre 2016, 4 giorni dopo, eravamo alle Salinas Grande, sopra Purmamarca. A circa 3500 metri. Nel mezzo di nulla, nella distesa di sale, troviamo una lente spessa...una lente per miopia...Sarebbe stato più logico trovare una lente o un occhiale da sole e invece troviamo una lente da miopia...Una cosa così strana...il mio pensiero è corso nuovamente verso Cyn...era come se mi stesse confermando la sua presenza con noi.....come se viaggiasse assieme a noi. Ricordo molto bene nell'Aprile 2015 quando da Bariloche partimmo per un trekking alla Laguna Jackob. Anche questo lo ricordo come fosse accaduto ieri. Ricordo quella pietraia che dovemmo superare. Ricordo l'arrivo al rifugio e poi...il mio GPS si ruppe...senza un motivo... Il 04 dicembre 2016, 4 giorno dopo (!), con mia sorella e l'amica Luigia, decidemmo di fare un trekking sulla montagna di fronte a El Penon. Una montagna di 4200 metri con un dislivello di circa 800 metri. Affrontammo anche una lunghissima pietraia in discesa e....il mio GPS (nuovo!!) si ruppe...non smise di funzionare ma lo schermo del mio GPSmap 64S si è come bruciato!!!...Invece di incavolarmi come un demonio...mi ritornò alla mente lo stesso episodio occorso con Cyn...(Pietraia e rottura del Gps) ....non potevo crederlo...a distanza di altri 4 giorni avevo avuto un altro..."segno (?) della sua presenza con noi!!...Per certi versi, in quel momento, ero quasi felice che il Gps si fosse rotto perchè era un segno di Lei! Queste non sono le uniche...per così dire..."Coincidenze"...Di segni "strani" ne ho avuti altri e li avevo riportati qua.. Credere o non credere al soprannaturale non fa molta differenza...non sappiamo nulla della vita e dell'Universo quindi...tutto è davvero possibile. Non so se fossero Segni di Cyn, Coincidenze o chissà cos'altro....l'unica cosa certa è che ogni vota che ne accadeva uno sentivo Cyn più vicina a me e questo mi faceva bene. Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: Ore 10:48
Se è vero che partire è un po' morire, è anche vero che tornare è un po' crepare. La vicinanza di mia sorella durante le vacanze di natale e il nuovo anno mi ha aiutato molto. Ogni tanto sentivo l' "obbligo" di non potere essere triste...di dovere cacciare i pensieri tristi...però il contesto dinamico del viaggio mi aiutava a superare questi momenti. Parlerò in seguito del viaggio e di alcune cose che mi hanno colpito. Il ritorno a casa è stato come tornare nuovamente indietro nel tempo....Rientrarea casa e non vedere Cynthia è ancora dura. Ho dato a mia sorella alcuni suoi vestiti e alcune sue cosette. Le ho dato anche il suo profumo. Non dimenticherò il momento in cui mia sorella lo ha aperto. L'odore mi è entrato nell'anima. Cyn si è rimaterializzta in me. Quell'odore era tanto fisico quanto spirituale. E' stata dura trattenere le lacrime. Mia sorella Gabriella è rimasta solo un giorno in più in casa e poi è dovuta ripartire per l'Italia...ora tutto è di nuovo silente. La solitudine è tornata in casa. Ora siamo nuovamente solo io e l'Urna di Cyn. Ricominciare è nuovamente dura. Per quanto stia cercando in tutti i modi di non legarmi agli oggetti (per questo li regalo e per me ho tenuto solo qualche piccola cosetta che aveva un forte significato), credo che nella casa continui a vedere ancora Cyn. Sebbene vorrei che Cyn fosse solo dentro di me, non riesco a non collegarla alla casa e, all'Agentina stessa. Credo sia questo il motivo per cui ancora non me ne sia andato. Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho vista, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! |
AuthorGiorgio Lo Cicero Archives
September 2019
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