Buenos Aires: Ore 14:45
Nella "Realtà Figurativa" in cui viviamo, si è sempre resa "necessaria" la presenza di Simboli e Rituali. Viviamo in funzione di essi. Nutrono il nostro Ego e non possiamo più farne a meno. Dal Crocifisso alla Stella di David, dallo scettro alla cintura nera...ed ogni simbolo a cui la società ha dato un significato particolare diventa parte integrante della nostra vita. Il simbolo diventa uno strumento potente in nome del quale possono compiersi le più svariate azioni. Si pensi a quei crociati che col crocifisso in mano sterminavano i miscredenti o all'anello del mafioso simbolo del potere o al vestito firmato simbolo di prestigio in una società che vive di simbolismi creati artificialmente e che nulla hanno a che fare con una "realtà oggettiva" (semmai una realtà oggettiva esista.) E i rituali?...stessa cosa...dalla messa al compleanno, all'anniversario al patto di sangue...migliaia di rituali inventati per obiettivi puramente materialistici. La messa per obbligare i credenti a ricordarsi che esiste una chiesa da "foraggiare" e a cui ubbidire. Il compleanno o il natale per la gioia della società consumista e capitalista, il patto di sangue per creare l'illusione che in questo modo un legame diventa indissolubile.. Ma perchè abbiamo bisogno di tutti questi simboli e rituali per vivere...bene? Probabilmente perchè non abbiamo compreso cosa significhi vivere bene. Gia, perchè proprio meno dipendenze avremo, meglio vivremo...più i sganceremo dai rituali, dai simboli e dalle cose materiali che ci circondano, meglio staremo ... perchè, in fin dei conti, star bene significa stare in pace totale con noi stessi.... Come posso stare in pace on me stesso se tengo al mio compleanno?...gia, perchè se per quel giorno non dovesse scrivermi nessuno, tutti rifiutassero il mio invito,, nessuno mi facesse gli auguri...starei male!... Come posso essere in pace se penso che un pezzo di legno a forma di croce mi protegge e quel pezzo di legno andasse bruciato o qualcuno me lo rompesse? Svincolarsi dai Rituali e dai Simboli sarebbe un grande passo verso la pace interiore e dunque verso il benessere ma il problema è che la mente umana ha creato una "realtà" che non può fare più a meno di essi. Potere, Amore, Odio....hanno tutti dei simboli che li rappresentano e dei rituali che li alimentano e che ci rendono schiavi di essi. L'Amore non è il cuore (Simbolo) o il bacio (Simbolo) o la riunione con gli amici (Rituale)....L'Amore è sentirsi in pace stando vicino a qualcuno e non dovrebbe servire alcun segno che lo identifichi. La necessità che la "logica umana" ha di rappresentare figurativamente qualcosa che non è figurativo...ne distorce la sua stessa essenza. Se non ci fossero i simboli, non ci sarebbero le caste, non ci sarebbero i potenti e i deboli, non ci sarebbero i ricchi e i poveri, non esisterebbero le classi sociali. Se non ci fossero i rituali saremmo liberi di appartenere a noi stessi. Simboli e Rituali sono stati creati proprio per marchiare una appartenenza e pertanto stabilire a chi apparteniamo e renderci schiavi. Buenos Aires: Ore 18:10
Ieri, come ogni sabato pomeriggio, sono andato ad una pratica di Tango. Come sempre da solo però....questa volta ho avuto una sensazione differente. Non sentivo la solitudine. Mi trovavo là, in quella sala da ballo e sebbene le mie interazioni con la gente fossero ristrette solo al momento in cui ballavo....non soffrivo alcun tipo di mancanza nel vedere gli altri che si conoscevano comunicare, scherzare , interagire tra loro. ivevo la situazione in totale serenità e mi sentivo bene con me stesso. Attorno alle 19 ho cominciato ad aver fame ed ero felice all'ide di andare a mangiare nel ristorante Peruviano che si trovava a 200 metri dalla scuola di Tango....anche la sarei andato da solo ma questo non mi pesava per nulla... Arrivato al ristorante, seduta al tavolo di fronte al mio, c'era una famiglia...e per un istante il mio pensiero è andato a Cyn e a come le piaceva la cucina peruviana (Il Ceviche ad esempio)...e quanto era bello condividere assieme quei momenti. e a quanto sarebbe stato bello essere la assieme..però passato quell'istante...che comunque non ha alterato la mia serenità, mi sono concentrato nel cibo, nell'osservare la gente attorno a me, dalla amiglia stessa, al cameriere, al cuoco e nel semplice godimento di quel momento. Alle 20:00 circa ho terminato di cenare, ho pagato e sono andato alla fermata dell'autobus (il 106)...A quell'ora il bus è pieno di gruppi di giovani (era sabato sera)....li osservavo ma, anche in quella occasione, non avevo alcun senso di solitudine...mi sentivo gratificato dalla giornata passata con me stesso ed ero felice che il giorno dopo sarei andato al parco ad allenarmi (sempre da solo)... Ho dunque passato una giornata da "solo" senza sentirmi solo...mi sentivo in compagnia di me stesso e mi sentivo in armonia con tutto il resto...Una sensazione bella che mi riempiva. Oggi, dopo il mio fitness al parco sono andato a mangiare un gelato e poi sono tornato a casa....e ancora mi sento bene con me stesso...non sento alcun tipo di solitudine...La compagnia la ottengo dall'osservazione della gente...dal cercare di interpretare i loro visi, le loro movenze....confesso che spesso parlo da solo o penso come se mi riferissi ad altri e parlo anche con Cyn...però non perchè sentala solitudine piuttosto perchè sento di farlo. Oggi ho anche ricominciato a pensare a dove andare in vacanza...beh...io sono sempre in "vacanza" però ho cominciato a pensare su altri luogi dove andare e passare del tempo emotivamente costruttivo. Giornate come quella di ieri e di oggi mi confermano ciò che pensavo...la solitudine è solo uno stato mentale e non si può star bene (davvero) con gli altri se non stiamo bene con noi stessi. Se poi apro una parentesi sulle idee biocentristiche di Robert Lanza e mi riferisco alla realtà che vedo non come una realtà esterna bensì come una realtà costruita dalla mia mente in cui ciò che vedo è solo il frutto di una mia elaborazione neurologica...questo non fa altro che alimentare l'idea della solitudine come una sensazione soggettiva che nulla ha a che fare con una realtà oggettiva. Sono pienamente cosciente che giornate come quella di ieri e di oggi sono tesori da tenere custoditi gelosamente tra i ricordi importantissimi...probabilmente i prossimi giorni potranno rivlarsi differenti per il semplice fatto cheora dopo ora mutiamo e ogni mutazione cambia gli equilibri però, il fatto di avere collezionato 2 giornate belle in compagnia di me stesso è una meta chemi ha mostrato la vita da un altro punto di vista. Buenos Aires: Ore 10:25
Questa notte è incominciato un nubifraggio qua a Buenos Aires. Il rumore della pioggia è forte...lampi e tuoni. Mi sveglio ad intermittenza dalle 4 ogni ora e mezzo...fino alle 7...Decido di aspettare 10 minuti ancora . Quanti ricordi dolci mi porta la pioggia. Quelle mattine d'inverno in cui decidevamo di restare ancora un po' a letto abbracciati...Adesso non avevo alcuna ragione per restare sotto le coperte. Non c'era il mio amore da stringere forte. Alle 7:15 ho deciso di alzarmi...ho fatto un poco di ginnastica a casa e poi ho dato una pulita generale fino alle 9. A quel punto ho preparato la colazione e, accompagnato dal suono delle gocce e dal rimbombo dei tuoni ho fatto colazione. Tutto è così privo di corpo senza Cyn. E' come vivere sospeso in un limbo. In questo momento ha smesso di piovere. sento i vicini uscire di casa. Io non ho gran voglia di fare qualcosa...Scrivere mi fa compagnia. E' come collegarmi a lei...Lo faccio col pensiero e attraverso gli scritti. Non credo che oggi farò molto. Lascerò scorrere il tempo cercando di mantenere uno stato di pace. E' da alcuni giorni che penso che dovrei propormi degli "obiettivi" per trovare la via della felicità. Credo però che la base di partenza sia la pace interiore. Senza la pace interiore non si può raggiungere alcun tipo di felicità...Sto lavorando proprio sulla pace. Cerco di ascoltare musica, rilassarmi, meditare....cerco di ridurre al minimo le mie necessità e la dipendenza dagli altri....quanto meno la solitudine mi farà paura tanto più vicino sarò alla pace interiore. Giovedi scorso mi sono meravigliato di me stesso. Ho avuto una giornata pesante. Ho dovuto andare in giro per gli uffici di Buenos Aires...ore di coda e molte cose che non sono riuscito a risolvere...eppure...ho mantenuto la calma. Qualche tempo fa, nella stessa situazione, avrei imprecato e mi sarei arrabbiato però, questa volta no. Sono entrato in una chiesa, sebbene io non creda in alcun "dio creatore"...e ho cercato di ricompormi e di riequilibrarmi dopo una giornata non positiva. L'atmosfera silenziosa della chiesa, favoriva il mio rilassamento e il mio recupero dell'equilibrio interiore. Una volta uscito ero pronto per affrontare la seconda parte della giornata...stanco ma, stranamente, sereno. Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! |
AuthorGiorgio Lo Cicero Archives
September 2019
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