Poprad: Ore 11:26
Domandiamoci perchè stiamo con una persona o usciamo con un certo gruppo di amici. Per rispondere però dobbiamo cercare di essere davvero onesti con noi stessi perchè, la risposta potrebbe non piacerci. Subito dopo la domanda cerchiamo di analizzare le nostre relazioni. Sceglierei di avere accanto una persona che potrebbe "ferirmi" o ne sceglierei una che potrebbe farmi star bene? Ho messo "ferirmi" tra le virgolette per il semplice fatto che le ferite (se non ci riferiamo a quelle fisiche) sono puramente soggettive e dipendono dal nostro vissuto, dalle nostre esperienze e dall'ambiente in cui siamo cresciuti.(in generale dalle nostre credenze) Probabilmente sceglieremmo chi presumiamo ci possa fare star bene....quindi...chi, in qualche modo, possa alimentare il nostro Ego. Consciamente o inconsciamente, dunque, avremo delle aspettative. Sebbene chiediamo l'onestà agli altri, è molto probabile che vogliamo, piuttosto, una "onestà relativa" che appaghi il nostro Ego. Se domando a qualcuno come sono, difficilmente sarò contento se mi dirà...."Sei brutto"! Molto meglio l'"onestà" che piace a me...."Sei figo" (ad esempio). Immaginate di incominciare a commentare tutti i selfie su Facebook dei vostri amici con un" Sei brutto/a come la peste", "sei grasso"....probabilmente prima di riuscire a contare fino a 100...non avrete più "amici" :) E' dunque molto probabile che tra una persona che mi dirà "Sei Brutto" e una che mi dirà "Sei Figo", preferirò frequentare la seconda....anche se la realtà fosse quella descritta dalla prima persona.. Meglio una piacevole menzogna piuttosto che una dispiacevole verità. Questo è semplicemente un esempio....ma se ne potrebbero fare migliaia. Migliaia di esempi che fanno parte della vita quotidiana. Noi scegliamo chi, più o meno, appaga il nostro ego. Le nostre relazioni interpersonali sono attaccate ad innumerevoli aspettative, deluse le quali....le relazioni si rompono. Il genitore si aspetta , ad esempio, obbedienza, riconoscenza per i propri "sacrifici", affetto (etc etc). Il Marito (o la Moglie) si aspetteranno dedizione, aiuto nelle faccende quotidiane, dimostrazioni d'affetto, fedeltà... Ci sono poi quelle coppie che si aspettano "compagnia"...nel senso che stanno assieme perchè hanno il terrore che, lasciato il partner non potranno trovarne altri....e così via...chi più ne ha più ne metta. Relazioni così sono basate sulle aspettative... Un Partner accetterà che l'altro/a, pur amandolo, vada a letto con un altro?...Accetterà, senza accumulare rancore, che vada a fare una pedalata in bicicletta piuttosto che aiutarlo a riparare la cucina? Eppure nei libri, ci piace leggere sull'amore fine a se stesso....quell'amore puro che non dipende dalla soddisfazione del proprio ego ...Beh...forse ci piace proprio per il fatto che resta nei libri e da lì...non si muove e del quale, al massimo...possiamo condividerne qualche frase sui social. D'altronde abbiamo creato una società nella quale "dare" è sinonimo di generosità... Quindi...per essere "buoni" dobbiamo dare. Perchè qualcosa "funzioni", dobbiamo dare....Il punto è che qualsiasi manifestazione (e il dare è una di queste) e qualsiasi gesto...sono assolutamente soggettivi e la loro interpretazione da parte di soggetti terzi, è anch'essa totalmente soggettiva.. Questo, chiaramente, porta ad un Caos emozionale che non conduce da nessuna parte. Solo nel caso in cui le aspettative, in qualche modo, vengono rispettate, le relazioni potranno durare (quindi il tuo dare soddisfa la mia aspettativa) .... però, con questo modo di pensare ed agire, anche un "santo" potrà non avere alcun amico se non soddisferà le loro aspettative. Basterà semplicemente che faccia e dica realmente ciò che pensa e questo non soddisfi chi gli sta accanto... Attenzione, perchè le aspettative sono, come ho gia espresso, soggettive. Persone che hanno avuto un vissuto che le ha portate alla depressione, ad esempio, molto probabilmente si aspetteranno depressione....quindi, difficilmente potranno stare con un ottimista...questo, infatti, gli rovinerà i piani di pianto e autocommiserazione. Il punto cruciale è proprio l'Aspettativa. Fino a quando avremo aspettative, significherà che cercheremo soddisfazione per il nostro Ego. La Famiglia, i "migliori amici", i parenti....sono semplicemente una invenzione sociale. Noi siamo fatti per stare con tutti, conservando, nello stesso tempo, la nostra totale autosufficienza. Auto...Sufficienza...vale a dire che noi bastiamo a noi stessi e non abbiamo bisogno degli altri...Io che significa che parenti e amici sono semplicemente un "contorno". Il piatto principale (noi) deve essere ottimo anche da solo. Se riduciamo il nostro Ego e non abbiamo aspettative...nessuno potrà mai ferirci. La scelta delle persone alle quali stare vicino dipenderà semplicemente dal piacere che proviamo in quel momento nello stare vicino ad esse. Poco importa quello che faranno domani...perchè se domani faranno qualcosa che non ci piacerà....ci allontaneremo senza soffrire per il semplice fatto che gran parte della sofferenza proviene proprio dalla mancata soddisfazione delle aspettative. ... e comunque, meno Ego avremo e meno potranno essere le cose che non ci piacciono. Posso mandare a quel paese una persona per il semplice fatto che mi dica che sono un coglione?...Se il mio Ego è piccolo....cosa c'è di male nell'essere chiamato Coglione? Voglio dire....io mi chiamo Giorgio...però c'è chi mi ha chiamato Ciccio, Amore, Gio....e allora...possono anche chiamarmi coglione. Al massimo me ne allontanerò sorridendo...ma non c'è motivo di arrabbiarsi . Allora...ora siamo in grado di rispondere alla domanda: "perchè stiamo con una persona o usciamo con un certo gruppo di amici.?" Sto con una certa persona perchè, in qualche modo, appaga il mio ego e perchè mi aspetto che mi comprenda?....Se è così....la nostra relazione è sulla buona strada per essere Tossica...! (occhio, perchè una relazione Tossica non termina necessariamente presto...può durare anche per tutta la vita) |
AuthorGiorgio Lo Cicero Archives
September 2019
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