Poprad: ore 14:15
Superdeterminismo: è un termine introdotto negli anni '80 da John Bell Durante un'intervista di BBC Radio 3, Bell propose l'idea di un "superdeterminismo" che potesse spiegare Il "Quantum Entanglement" e la "capacità" di 2 particelle di comunicare tra oro istantaneamente, ovunque fossero e qualsiasi dstanza tra loro si trovassero. "Il libero arbitrio è un'illusione - che ci fa uscire dalla crisi" I superdeterministi non riconoscono l'esistenza di reali possibilità (di scelta) in qualsiasi parte del cosmo. Una breve parentesi sulla quale ho gia scritto parecchio in precedenza. Immaginiamo, dunque, seguendo il principio del "Superdeterminismo" che tutto sia gia predeterminato. Poco importa se siamo prte di un Videogame o di qualsiasi altra cosa...Fortuna e Sfortuna sono 2 concetti che ci servono solamente come "capro espiatorio". Non esistono in realtà ma ci servono a trovare un colpevole o una ragione intangibile che giustifichi una data situazione nella quale ci siamo venuti a trovare. I termini Fortuna e Sfortuna possono anche essere sostituiti da "Dio", Santi vari e Dei di qualsiasi altra religione. Poco importa, la ragione è sempre la stessa: trovare una giustificazione ad una data situazione. Comprendo che l'idea di un "Tutto predeterminato" per la mente di taluni possa essere qualcosa di inaccettabile in quanto priverebbe loro dell'illusione di potere scegliere...ma, in fin dei conti, ognuno di noi può crearsi le illusioni che desidera. Albert Einstein, in una lettera (3 dicembre 1947) a Max Born, come tradotto da Max Born nel suo libro: Natural Philosophy of Cause and Chance (1949), Capitolo 10, p. 123 " Devo ammetterlo, non ho prove del fatto che tu abbia il libero arbitrio, ma di certo mi piace il libero arbitrio e non sarai mai in grado di mostrare il contrario. Questo tipo di discussione può spesso girare in tondo. È logicamente possibile, ma totalmente poco interessante, un po 'come il solipsismo che afferma che io sono l'unica persona al mondo e che tutti gli altri sono solo un'illusione che abita nella mia mente. " Einstein non amava la meccanica Quantistica in quanto questa tendeva a fare crollare alcune delle sue teorie. Il "Quantum entanglement", infatti, risultava inspiegabile ad Einstein e fu proprio esso, probabilmente per difendere la sua Teoria che afferma che nulla può viaggiare oltre la velocità della luce, ad affermare che, probabilmente, le 2 particelle "entangled" riuscivano a comunicare tra loro in modo tanto istantaneo, forse, perchè gia era tutto..."Predeterminato"! Il punto è che, in fin dei conti, qual'è la differenza tra un mondo in cui tutto è predeterminato e un mondo in cui nulla è predeterminato se, comunque, in entrambi i casi, non saremmo in grado di conoscere il "futuro"?... Se riflettiamo un poco, tutte le nostre azioni, il nostro modo di pensare, i nostri comportamenti sono influenzati da ciò che ci circonda. Di realmente "nostro" non c'è nulla. Ci illudiamo di pensare o agire in un certo modo per nostra scelta ma in realtà...qualsiasi azione e qualsiasi pensiero provengono da informazioni che abbiamo ricevuto e che ci hanno portato a quel punto. Penso che accettare che tutto sia predeterminato e che Fortuna e Sfortuna non esistano, in fin dei conti, se riduciamo il nostro Ego , non sia poi una cosa così terribile. Non siamo liberi fin da quando nasciamo (nessuno infatti ce lo chiede prima)... Penso che se riuscissimo realmente ad accettare che tutto è predeterminato vivremmo decisamente meglio. Se ì "scritto" che dovrai andare in guerra...ci andrai, che ti piaccia o meno...la differenza la farà l'accettazione. Se lo accetterai ci andrai con uno stato d'animo sereno, se non lo accetterai ci andrai da depresso. Se è "scritto" che diventerai ricco, lo diventerai comunque e se è scritto che diventerai povero....lo diventerai comunque. Poco importa quello che farai e, comunque...tutto ciò che farai sarà gia, predeterminato. Fortuna e Sfortuna esistono solo nel vocabolario. Dobbiamo provare ad immaginare l'"Universo" come l'insieme di miriadi di particelle che fluttuano...e dobbiamo provare ad immaginare noi come una "coscienza"... Nel momento in cui "osserviamo" talune particelle ecco che queste collassano (meccanica quantistica) e danno origine ad una data realtà in un determinato istante alla quale la coscienza attribuisce un significato (soggettivo). Il punto è che però noi siamo semplicemente dei semplici osservatori e non possiamo in alcun modo cambiare gli eventi. Ho appena creato un nuovo "Blog" nel quale espongo le mie foto e le mie ricerche sul comportamento umano PerceivingU.com Poprad: ore 13:35
Penso a quanto più semplice sarebbe la vita se, semplicemente, accettassimo le cose per come sono. Se non lottassimo contro la corrente. Se abbracciassimo l'idea che non facciamo qualcosa per una ragione, che non abbiamo uno scopo, che non possiamo cambiare il destino attraverso le nostre azioni, che il nostro futuro non dipende da noi. Su una cosa devo convenire: La nostra mente è estremamente creativa e può portarci a pensare in qualsiasi modo. Un accadimento può avere milioni di interpretazioni ed è questa la causa che porta a stati emotivi differenti, Un evento che a me appare in un certo modo ad un'altra persona può apparire in un modo totalmente differente e la sua lettura può essere diametralmente opposta alla mia. Il problema è proprio questo. La nostra logica limitata e le chiavi di lettura che diamo. Le chiavi di lettura, dunque, non possono prescindere dalla logica della nostra mente e dagli istinti basici (dei quali ho gia scritto qualcosa in precedenza) la logica limitata dai neuroni e dalle sinapsi neurali che possono agire solo in un determinato modo...Per questa ragione, ad esempio, per cercare di comprendere e spiegare un elemento e persino l'Universo usiamo la matematica. Probabilmente è un approccio totalmente errato ma è l'unico possibile al nostro cervello. Il punto, comunque, non è addentrarsi nello studio del cervello ma cercare di comprendere che la nostra logica limitata supportata dell'istinto base alla conservazione, tendono a dare delle chiavi di lettura della vita che, probabilmente, sono errate. La Bibbia è un testo antichissimo...Non sappiamo bene da dove provenga...eppure "esiste". La Bibbia ci parla di un Dio Potente e Onnisciente; Dio sa tutto quello che accadrà fino alla fine della storia stessa (Isaia 46:9-10), conosce anche i nostri stessi pensieri, prima ancora di averli esternati (Salmo 139:4). Conosce i nostri cuori da lontano; ci ha persino visti nel grembo materno (Salmo 139:1-3; 15-16). Salomone esprime questa verità perfettamente quando dice: “tu solo infatti conosci il cuore di tutti i figli degli uomini” (1 Re 8:39) La Bibbia poi ci parla anche del "Libero Arbitrio". Il nostro futuro dipende in larga misura da noi. La Bibbia ci incoraggia a ‘scegliere la vita, ascoltando la voce di Dio’, scegliendo cioè di ubbidire ai suoi comandi (Deuteronomio 30:19, 20). Questa possibilità che ci viene offerta non avrebbe senso, e denoterebbe addirittura crudeltà, se fossimo privi del libero arbitrio. Invece di costringerci a fare quello che dice lui, Dio fa appello al nostro cuore: “Oh se tu realmente prestassi attenzione ai miei comandamenti! Allora la tua pace diverrebbe proprio come un fiume” (Isaia 48:18). Su questi 2 concetti la chiesa ha costruito un impero ma se vogliamo cercare di analizzarli bene...forse troveremo delle letture molto diverse da quelle date dagli "interpreti ufficiali" del testo. Partiamo dal concetto di Onniscienza legato a quello di Libero Arbitrio: La capacità dunque di questo Dio di sapere ogni cosa di noi, futuro incluso e allo stesso tempo la sua "democrazia" di lasciarci liberi di scegliere il nostro cammino. La riflessione sorge spontanea: " Se Dio sa gia , ancora prima della nostra nascita, cosa faremo nella nostra vita...il libero arbitrio non ha più senso. Mi spiego meglio. Se Dio sa gia, prima che io nasca, che io sarò un criminale......sa gia che non cambierò strada...Dio lo sa perchè sa tutto. Allora perchè, pur sapendolo, mi fa nascere? Il Libero Arbitrio ci sarebbe realmente se Dio non sapesse come finiranno le cose e quindi, in quel caso, potrei sorprenderlo...ma visto che Fio sa gia tutto, il "libero Arbitrio" è semplicemente fittizio, non esiste. Il testo riporta; "Invece di costringerci a quello che dice lui, Dio fa appello al nostro cuore"...Ma Dio...sa benissimo gia molto prima come andranno le cose. E' come se io mettessi una gallina in gabbia e aprissi 2 sportelli che comunque la porteranno, entrambi, ad una pentola bollente...Io so gia come finirà ma alla gallina ...starei dando il libero arbitrio di scegliere... Si tratta davvero di "Libero Arbitrio"? E comunque, Dio che sa tutto...conosce anche in anticipo quale sportello la gallina sceglierà quindi il "libero Arbitrio" proprio non esiste. Cosa succede, dunque, se cambiamo la chiave di lettura? La Bibbia, chiaramente, ci dice che è TUTTO gia scritto. Tutto Predeterminato. Che c'è un "Creatore"/"Programmatore" del nostro Universo che sa gia tutto in anticipo. Come il programmatore di un Video Game. Oggi è domenica e riflettevo su come in quasi tutto il mondo la Domenica sia un giorno non lavorativo. Wow, pensavo...non siamo in grado di metterci d'accordo su tantissime cose ma, guarda caso, ci siamo messi tutti d'accordo sulla Domenica festiva per tutti...oppure è semplicemente una "regola" del gioco ed è per questo che tutti ce la siamo ritrovata senza opporre resistenza? Ho gia scritto sul fatto che ci solletica l'idea che il successo dipenda da noi. Questa però è semplicemente una idea radicata dal "programmatore" per non farci entrare in depressione. Se ti dicessero tu sei povero e morirai di Cancro fra 15 anni...probabilmente non potresti cambiare il tuo destino (in quanto gia scritto) ma...lo vivresti estremamente male. La tua mente allora ti fa credere che lavorando sodo, che comportandoti in un certo modo, potrai avere le stesse possibilità del signor Ferrero che è Miliardario. L'Illusione è semplicemente parte del programma...è quella che ci fa andare avanti nel gioco. L'Universo a noi conosciuto ha un Codice, Il nostro corpo ha un Codice...Tutto è Codificato/Codificabile...proprio come un Video Game. Probabilmente se viaggiassimo alla velocità della luce in alto nello spazio e rompessimo le barriere spazio/temporali .... ci ritroveremmo alle spalle di noi stessi (In qualche modo Einstein lo affermava)...in pratica, dunque, non andremmo da nessuna parte. Il mio invito, dunque, è a cercare di smettere di cercare ed imparare ad accettare. Se decido di non cercare un lavoro, avrò le stesse possibilità di successo o di insuccesso di chi, invece, lo ricerca assiduamente, semplicemente perchè tutto è gia scritto. Accettarlo ci aiuterà a trovare la pace e la serenità. Ho appena creato un nuovo "Blog" nel quale espongo le mie foto e le mie ricerche sul comportamento umano PerceivingU.com Poprad: Ore 13:42
Per comprendere certi concetti dobbiamo provare a ripulire il nostro cervello dalla maggior parte di idee che ci sono state inculcate fin dalla nascita. L'alone di "bellezza" con cui è stato dipinto l'amore e l'aspetto tenebroso con cui è stato rappresentato l'odio. Il romanticismo con cui sono stati rappresentati i sentimenti...e qualsiasi altra idea che provenga da una mera elaborazione mentale e nulla abbia a che fare con una reale oggettività. Sono tutte menzogne create a tavolino. Sono semplici interpretazioni e rappresentazioni cerebrali che nulla hanno a che fare con l'oggettività. C'è amore tra il nucleo di un atomo e gli elettroni che gli girano attorno?... Ma se quegli atomi uniti ad altri atomi creano forme a noi visibili ecco che il nostro cervello, a causa delle informazioni ricevute negli anni e nei secoli, decide di dare una sua interpretazione e dunque...se vedo milioni di atomi aggregati che danno forma percepibile ai nostri sensi di 2 esseri umani che si muovono in un certo modo e che mi danno l'idea di interagire in una data maniera...sarò portato a dare interpretazioni che, altrimenti, agli atomi stessi non avrei potuto dare. Ci hanno insegnato cosa sia l'amore e quanto sia meraviglioso e ci hanno detto quanto la così detta apatia sia qualcosa di terribile. Quando vedo 2 persone abbracciarsi sono portato a pensare che abbiano emozioni più "belle" rispetto a 2 persone che si incontrano senza salutarsi e che proseguono per il loro cammino. E' davvero corretta la mia interpretazione? Cosa mi porta a pensare che il comportamento di 2 persone che si abbracciano sia un bel comportamento? Facciamo un salto spaziale e, magicamente, ritroviamoci in Oriente...Come un Drone sorvoliamo le montagne del Tibet e avviciniamoci ad un tempio Buddhista. Ora, visto che il Drone potrebbe essere rumoroso e potrebbe, pertanto, interrompere la pace dei monaci che nel tempio risiedono, trasformiamoci in fantasmi in modo da potere spaziare indistrurbati e senza disturbare nei loro luoghi. Entriamo allora in uno dei loro tempi...Il silenzio pervade l'ambiente che di tanto in tanto viene interrotto dal suono di un Gong...Le candele nelle lanterne illuminano le sagome dei monaci seduti sul pavimento con le gambe incrociate che con gli occhi chiusi restano immobili e non mostrano quasi alcun movimento, come se avessero persino smesso di respirare. Questa visione mi fa fare un salto temporale di qualche migliaio di anni e ripenso allo stesso Buddha che, proprio grazie alla meditazione, raggiunse il Nirvana. Nirvana; "Nel buddismo, la felicità consistente nella assenza di ogni sensazione e quindi anche del dolore. - Condizione estatica, corrispondente al puro godimento dello spirito o all'annullamento di ogni concreta realtà " Il Nirvana dunque è la massima aspirazione a cui anelare. Quello stato emozionale che ci porta alla pace totale. Ma come verrebbe interpretato, dalla cultura moderna (specie occidentale) il Nirvana? Assenza di ogni sensazione: Questo significa non avere sentimenti positivi e negativi, non provare emozioni positive o negative....allontanarsi totalmente da tutto ciò che c'è stato insegnato e dalla cultura del : "Via col vento", del "Soffrire per amore", del "Piangere di gioia" etc etc etc...Il Nirvana potrebbe essere considerato come uno "Stato Apatico". A me però hanno sempre insegnato che i sentimenti sono una cosa bellissima. Che l'empatia è fondamentale per vivere in armonia...eppure...quei monaci studiano anni e dedicano la loro vita per potersi avvicinare sempre di più al Nirvana, cioè ad uno stato di apatia! Possibile mai? Voglio capire! Quale è la massima aspirazione emotiva che possiamo avere? Dopo anni e anni di riflessione io sono arrivato al punto di pensare che la massima aspirazione emotiva sia la Pace. Consideriamo la Pace come una linea che si trova su un punto Zero. Quando sono in pace, dunque, mi toverò in una situazione neutrale...Sarò in pace con tutto...accetterò tutto...non avrò odio ma non avrò nemmeno amore...sarò in una situazione di Nirvana. La Felicità, infatti, prevede l'uscita della linea dal punto zero in quanto è un Picco. La Felicità non è fine a se stessa...Per essere felice, a differenza dell'essere in pace, occorre una ragione. Un regalo ricevuto, una vincita, il fatto di essere vivi, essersi innamorati di qualcuno etc etc. Il venir meno della ragione della Felicità, si trasformerebbe in Tristezza o comunque ci farebbe abbandonare quello stato. La Felicità, pertanto, è una situazione assolutamente instabile. Per la Tristezza valgono le medesime affermazioni ma con una lettura opposta. Qualsiasi "Sentimento" presupponga un elemento che lo scateni (Amore, Odio, Amicizia...) è una condizione emotiva destabilizzante e qualsiasi condizione emotiva destabilizzante tende ad allontanarci irrimediabilmente dalla Pace. Questa mattina ho avuto una discussione costruttiva con Mirka e mi è venuta in mente l'immagine di una Slackline. Avete predente quelle corde/cinghie tese e lunghe che uniscono 2 punti e sulle quali gli equilibristi camminano? Quella è la slackline. Penso che la Slackline potrebbe essere una buona metafora per rappresentare la Pace (proprio la Slackline sulla quale l'equilibrista cammina)...Attorno a lui può accadere di tutto...terremoti, maremoti, eruzioni vulcaniche (Sentimenti destabilizzatori)...fino a quando l'equilibrista continuerà il suo cammino lungo la Slackline, la sua coscienza resterà in pace. La prima cosa dalla quale, putroppo, non possiamo prescindere è la Natura Umana e l'istinto basico di sopravvivenza. Questo è l'istinto più basico che, comunque, ci impedisce di raggiungere il Nirvana, in quanto una pace (teorica) totale, prescinderebbe anche dalla ricerca del cibo stesso e quindi presupporrebbe la mancanza assoluta di attaccamento alla "Vita Terrena"... Diciamo dunque che possiamo avvicinarci alla Pace/Nirvana ma nessuno, che abbia un attaccamento materiale alla vita terrena, potrà mai raggiungerlo pienamente. Parlando, dunque da esseri normali e accettando il fatto di volere comunque sopravvivere...possiamo cercare di avvicinarci il più possibile al Nirvana e possiamo cercare di vivere il più possibile in uno stato di pace emotiva. Ma perchè allora siamo stati indottrinati sulla "Bellezza" dell'Amore , dei sentimenti e dell'Empatia? Guardiamoci attorno per renderci conto di cosa sia la società che abbiamo costruito. La Vendita dei concetti Emotivi è un Business. Amore porta al matrimonio (business) porta ai figli porta alla loro istruzione (spese e contro spese) porta ad un aumento demografico (maggior fatturato di industrie alimentari e farmaceutiche), porta ai regali etc etc...Quanto è bello l'"Amore" per il business!! Ma l'Amore è anche Religione e grazie ad esso le sette proliferano e creano altri imperi economici...Amore è Denaro, prima di tutto. Cosa dire dell'Odio?...Delle Guerre e del giro di denare potere attorno ad esse? Grazie all'Empatia possono crearsi i gruppi economici, le sette, i regimi,i movimenti politici, le corporation...Se non ci fosse "Empatia" non ci sarebbe comunicazione emotiva tra gli esseri umani e non sarebbe possibile esercitare alcun tipo di potere su altri individui. Un essere "Apatico" (e quindi attaccato a nulla) non è manipolabile...non puoi minacciarlo di privarlo di qualcosa...Un essere Empatico è super manipolabile. Maggiore è l'empatia maggiore sarà la propensione ad essere manipolato. Il sistema sociale che è stato creato ha bisogno di esseri estremamente empatici in modo da poterli manipolare e dare la possibilità a pochi di esercitare il potere. Accettare l'idea che i sentimenti sono semplicemente una invenzione sociale con un fine ben preciso è difficile e presuppone una apertura mentale non comune. Presuppone il mettere in discussione tutto ciò che si è imparato accettando il fatto che gran parte della nostra vita si è basata sulla menzogna. L'idea che i sentimenti siano meravigliosi è semplicemente una idea falsa in quanto il sentimento è semplicemente uno stato artificiale in cui emotivamente veniamo a trovarci e che ha radici in un sistema ben definito...se cambia il sistema cambieranno anche i sentimenti , la manifestazione di essi e i nostri atteggiamenti. La Pace è l'unico stato emotivo indipendente e fine a se stesso. Per essere in Pace occorre semplicemente portare a zero il nostro stato emozionale. Per essere in pace non serve il denaro, la casa, l'amore....non serve nulla. Ho appena creato un nuovo "Blog" nel quale espongo le mie foto e le mie ricerche sul comportamento umano PerceivingU.com Palermo: Ore 13:59
Ricordo che quando ero bambino e vedevo una donna di 40 anni pensavo: "Wow...chi andrebbe con quella vecchia?"... Oggi che ne ho 50, le trovo anche attraenti. Questo pensiero mi ha portato a riflettere ulteriormente su come l'essere umano tenda ad abituarsi a tutto e come una cosa dapprima "brutta", in mancanza di alternative, possa apparire bella o per lo meno accettabile. "Il paradosso di Easterlin (Easterlin Paradox) o paradosso della felicità è una nozione introdotta nel 1974 da Richard Easterlin, professore di economia all'Università della California meridionale e membro dell'Accademia Nazionale delle Scienze, il quale, ricercando le ragioni per la limitata diffusione[senza fonte] della moderna crescita economica, concluse che nel corso della vita la felicità delle persone dipende molto poco dalle variazioni di reddito e di ricchezza. Secondo Easterlin il paradosso consiste nel fatto che, quando aumenta il reddito, e quindi il benessere economico, la felicità umana aumenta fino a un certo punto, ma poi comincia a diminuire, seguendo una curva a forma di parabola con concavità verso il basso." Lo stesso vale per il contrario. L'adattamento che la nostra mente fa alle situazioni viene chiamato Adattamento Edonico. L'Adattamento Edonico serve in qualche modo come protezione. Per questa ragione un individuo che viene condannato all'Ergastolo o che è costretto a vivere senza diritti o in luoghi sporchi....alla fine si "abitua" e invece di suicidarsi, la sua mente inventerà ragioni per continuare a vivere. Io sono Palermitano e mi sono sempre meravigliato di come la gente potesse vivere in situazioni che, per altri individui sarebbero considerate infernali. Sporcizia, Estrema difficoltà di far valere i propri diritti, Amministrazioni pubbliche inefficienti, Trasporti pubblici inaffidabili, Burocrazie locale enorme, Spazi pubblici curati malissimo o non curati etc etc...e un enorme caos di gente irrispettosa delle regole che però si lamenta quando gli altri non le rispettano... Restavo incredulo e non comprendevo come non si assistesse a suicidi di massa dovuti alla terribile qualità di vita. La ragione è proprio quella dell'Adattamento Edonico. E' grazie a quello che un popolo, incapace di uscire dal letame, riesce a trovare una ragione di vita nel letame stesso. E' il "Miracolo" della Mente. L'Adattamento Edonico però può essere usato in modo malevolo da politici corrotti e senza scrupoli. Se si sfrutta l'Adattamento Edonico, si può portare un popolo alla schiavitù semplicemente regalandogli illusioni e facendogli credere che non ci siano alternative. Chi entra nella spirale dell'Adattamento Edonico, col passare del tempo, tenderà ad aggredire chi cercherà di fargli notare la situazione pietosa nella quale si trova. Il fatto, implicito, di sentirsi in qualche modo inferiore, farà emergere una sorta di autodifesa egoica. Con questi individui serve diplomazia. Occorre far notar loro che vivono nel letame in modo indiretto...senza offenderli nell'Ego. Usando perifrasi atte a far capire loro la situazione delicatamente. Parlar loro direttamente sarebbe come portarli brutalmente alla realtà e costringerli ad ammettere che alla fine si trovavano bene a sguazzare nel fango e, ancor peggio, a procreare anche in quelle condizioni. C'è un modo di "sfuggire" all'Adattamento Edonico? Non possiamo eliminarlo del tutto in quanto è parte della natura dell'essere umano. Ci adatteremo alla fidanzata/o, alla moglie/marito, alla Famiglia alla Casa... Possiamo dunque solo limitarlo. Il modo migliore di limitarlo e dunque non subirlo passivamente è cambiando. Tanto più cambiamenti faremo nella vita (Casa, amici, città, nazione, etc etc etc...) , tanto minori possibilità di adattamento avremo e tanto più il nostro giudizio potrà essere libero. Fermo restando che è la felicità ciò a cui ognuno di noi aspira, molto spesso tendiamo a scambiare il mezzo con il fine. Il Denaro, la Bella Casa, la Bella Auto......sono semplicemente il mezzo. Adattarsi alla Felicità non credo sia possibile (dico non credo in quanto non ho avuto la fortuna di essere perennemente felice) ma è certo, invece, l'adattamento ai mezzi. Cambiare costantemente i mezzi ci porta a metterli in secondo luogo e ci aiuta a concentrarci sul Fine (Felicità)...Questo però è un concetto che va contro al sistema in cui viviamo che invece ci insegna che debbano esserci dei punti fissi (Denaro, Famiglia, Casa, Status...) ...Tutto ciò, , favorisce l'Adattamento Edonico ci allontana dalla reale felicità e ci rende facilmente manipolabili. Ho appena creato un nuovo "Blog" nel quale espongo le mie foto e le mie ricerche sul comportamento umano PerceivingU.com Palermo: Ore 12:52
Siamo elementi instabili alla ricerca perenne di un punto di equilibrio.... L'equilibrio perfetto porta alla pace interiore. La pace interiore non prevede alcun desiderio, Tanto piu' siamo in pace con noi stessi, tanto meno abbiamo bisogni e desideri.... Tanto piu' sociali siamo, tanto piu' abbiamo la necessita' di interagire...Tante piu' necessita' abbiamo tanto meno saremo in equilibrio. Piu' il nostro "fulcro mentale" e' debole, tanto piu' avremo bisogno di qualcosa...Amici, Famiglia, Figli, Televisore, Denaro e milioni di altre cose. Viviamo in un sistema "sociale" che ci mostra la "Asocialita'" e l'Apatia come patologie problematiche...Un ricco che vive alle spalle di chi muore di fame o un politico corrotto vengono invece considerati come esempi da seguire. Occorre avere una grande apertura mentale per potere comprendere come l'assoluta mancanza di desideri (siamo chiaramente nel campo empirico in quanto non possibile) porti alla calma e alla pace totale. Risulta difficile riuscire ad immaginare di non avere bisogno di interazioni con altri esseri o non avere desiderio di figli, di famiglia, di cose....pero' con una sufficiente apertura mentale si puo'comprendere che se non si sente la mancanza di qualcosa...che questa ci sia o meno a noi non cambiera' nulla. Ci hanno abituato a dipendere da tutto. Ci hanno insegnato cosa "abbiamo bisogno". E' stato costruito un enorme business sui "Bisogni" e i desideri. Chiaramente ci sono dei "bisogni basici" (quali ad esempio mangiare e bere) dei quali fisicamente non possiamo fare a meno per sopravvivere...Con questo non sto affermando che "vivere" sia una cosa giusta...il nostro DNA pero', in condizioni "normali" ci rende difficile l'atto del suicidio per tornare a cio' che siamo stati prima di nascere e continueremo ad essere per sempre : Energia.. Il punto fondamentale pero' e' che meno bisogni avremo, piu' ci avvicineremo alla pace. Ergo, sebbene in questa societa' edonistica che abbiamo creato L'Apatico e l'Asociale siano considerati esseri problematici, non avere desiderio di interazioni e non provare emozioni ci avvicina esponenzialmente all'essenza reale di noi stessi....l'Energia non ha emozioni...le emozioni provengono dal cervello e sono una menzogna in quanto una mera elaborazione neurale. Durante una vita avremo milioni di eozioni belle e brutte...Il ritultato finale fara' pendere la bilancia piu da un lato o dall'altro ma alla fine....non saranno valse la pena piu' di tanto...rispetto a chi, grazie alla mancanza di emozioni (attaccamento, resistenza agli eventi e aspettativa tra le piu' pericolose) avra' invece vissuto una vice in pace e in equilibrio. Qualsiasi bisogno e' semplicemente il frutto di una mancanza di equilibrio interiore. Se siamo in pace e in pieno equilibrio con noi stessi....significa che non ci manca nulla e se non ci manca nulla non avremo desideri....L'illusione che ottenendo qualcosa i desideri termineranno e' mera illusione...in quanto piu' romperemo gli equilibri acquisendo "altro" maggiori desideri avremo in seguito....Bisogno e Desiderio sono droghe potenti che creano assuefazione e ci portano a richiederne dosi sempre maggiori. Piu' siamo in equliibrio con noi stessi e meno bisogni e desideri avremo, Ridurli al minimo ci avvicina alla pace e alla serenita'. Ho appena creato un nuovo "Blog" nel quale espongo le mie foto e le mie ricerche sul comportamento umano PerceivingU.com Palermo: Ore 16:55
Ieri ero affacciato alla finestra. Guardavo la gente camminare, le auto sfrecciare, le nuvole, gli uccelli...Tutto, apparentemente, frutto di un moto casuale. Era come guardare un film al cinema con la differenza che il mio cervello mi diceva che ciò che vedevo era "reale"...e non il frutto di un copione recitato da attori. Quale è la differenza tra reale e non? Sono certo che se mi drogassero e poi mi svegliassi in un altro posto e TUTTI...dico TUTTI...cominciassero a recitare...(Mia madre, i conoscenti etc etc) e TUTTI asserissero di non conoscermi......e in un immenso "complotto" organizzassero una cosa del genere...cambiando persino le mie generalità, e la storia del mio passato...beh...sono certo che dopo una iniziale resistenza...capitolerei e perderei la cognizione di me stesso...non saprei più chi sono in realtà.!..REALTA'....questa invenzione del nostro cervello che non ha alcuna base concreta e oggettiva... Se allora cercassi di guardare la vita come se fosse un film (e forse proprio lo è visto che non esiste una realtà certa) allora...anche le mie sensazioni potrebbero cambiare. Prendere un certo distacco dalle cose e non curarsi più di tanto degli eventi...(tanto..."fanno parte di un copione" e non potrò certo cambiarli.) potrebbe essere la via verso una vita migliore. E' scritto nel copione di questo show che ci siano i poveri, che ci siano i ricchi, che ci siano i sani e gli ammalati. Jeff Bezos non è ricco perchè è un genio...(visto che la genialità non esiste)...E' ricco semplicemente perchè è scritto nel suo copione...perchè la massa pur gridando alle ingiustizie sociali alla fine, noncurante di quanto lui sfrutti le classi sociali deboli, compra i suoi prodotti...ma questo è anche scritto nel copione di chi compra...non ne hanno colpa...Io posso pensare in un modo...scendere in piazza e gridarlo ai quattro venti ma se nel copione è scritto che nessuno reagirà e mi ascolterà...nessuno reagirà...l'unica cosa che accadrà sarà la mia disperazione" di fronte a quella che io vedrei come una grande indifferenza nei miei confronti Credo che se incominciassimo a vedere la vita semplicemente come un film...se imparassimo a non invidiare chi ha più di noi e non compatire chi ha meno ma li vedessimo semplicemente come degli attori involontari a cui è stata assegnata una parte, probabilmente, avremmo una percezione totalmente diversa da quella attuale e visto che la percezione è ciò che alla fine rende la vita "reale".....cambiare la percezione della vita ci porterebbe automaticamente a cambiarne la sua realtà. Come disse Richard Freynman: "La Scienza è credere nell'ignoranza degli esperti" . Heisenberg, col principio della Indeterminazione in qualche modo confermò quanto siamo ignoranti e quanto non saremo mai in grado di sapere....Ulteriori scoperte scientifiche hanno persino rafforzato questa tesi...e allora?... Allora quando sento dire che vogliono andare su Marte...dovrei ridere e considerarla come una barzelletta che serve semplicemente a finanziare qualcuno ma che non ha alcuna importanza nella vita... Allora quando sento qualcuno che dice che bisogna studiare, lavorare, produrre...dovrei ridere in quanto tutto ciò non serve a nulla nella vita...serve semplicemente ad un sistema mentale che è stato creato e che, pensando in modo differente potrebbe essere distrutto...e che nulla a che vedere con la realtà e con ciò che è giusto. Siamo attori...,involontari che però hanno una unica piccola arma....L'arma della percezione...Basta cambiare la propria percezione per cambiare gran parte della vita. E' un lavoro complesso...penso siano in pochi coloro che siano pronti o disposti a farlo perchè implica allontanarsi dalla realtà della massa...Decidere che studiare non serva a nulla o che lavorare non abbia alcun senso o che curarsi sia una perdita di tempo o che il denaro, l'auto, la famiglia....siano tutte invenzioni sociali inutili alla vita...e che hanno semplicemente il compito di alimentare un sistema incancrenito in cui il denaro è la vera meta....è una impresa difficilissima...significa rimettersi in gioco ed andare contro la massa...significa rischiare di perdere i "legami" umani ("amici", parenti...) Tutti parliamo di cambiamento ma sono in pochissimi eletti quelli disposti realmente a farlo. Non è un passo che può essere fatto da un giorno all'altro...serve tanto tempo...Una vita può non bastare...Togliersi di dosso stereotipi ed indottrinamenti che hanno migliaia di anni è un lavoro difficilissimo...che, ovviamente, la massa non farà mai. Perchè il copione del "film" è quello... Allora...per chi può....per chi, pur avendo un copione (non scelto ma imposto) della vita da recitare e voglia allontanarsi da esso....l'unica via è il cambiamento della percezione...Se nel tuo copione c'è scritto che ad esempio dovrai essere povero o malato...pensa che è semplicemente un film la cui durata è determinata (non infinita) .... che la bellezza è in ciò che noi vogliamo e non in ciò che ci viene detto...che il giusto e lo sbagliato dipendono semplicemente da accordi sociali....che la vita è un film e che tu sei solo un attore/ spettatore inconsapevole... Qualsiasi cosa farai, qualsiasi scelta prenderai sarà sempre la scelta giusta perchè in fin dei conti...con o senza attori...il teatro continuerà ad esistere... Poprad: Ore 11:26
Domandiamoci perchè stiamo con una persona o usciamo con un certo gruppo di amici. Per rispondere però dobbiamo cercare di essere davvero onesti con noi stessi perchè, la risposta potrebbe non piacerci. Subito dopo la domanda cerchiamo di analizzare le nostre relazioni. Sceglierei di avere accanto una persona che potrebbe "ferirmi" o ne sceglierei una che potrebbe farmi star bene? Ho messo "ferirmi" tra le virgolette per il semplice fatto che le ferite (se non ci riferiamo a quelle fisiche) sono puramente soggettive e dipendono dal nostro vissuto, dalle nostre esperienze e dall'ambiente in cui siamo cresciuti.(in generale dalle nostre credenze) Probabilmente sceglieremmo chi presumiamo ci possa fare star bene....quindi...chi, in qualche modo, possa alimentare il nostro Ego. Consciamente o inconsciamente, dunque, avremo delle aspettative. Sebbene chiediamo l'onestà agli altri, è molto probabile che vogliamo, piuttosto, una "onestà relativa" che appaghi il nostro Ego. Se domando a qualcuno come sono, difficilmente sarò contento se mi dirà...."Sei brutto"! Molto meglio l'"onestà" che piace a me...."Sei figo" (ad esempio). Immaginate di incominciare a commentare tutti i selfie su Facebook dei vostri amici con un" Sei brutto/a come la peste", "sei grasso"....probabilmente prima di riuscire a contare fino a 100...non avrete più "amici" :) E' dunque molto probabile che tra una persona che mi dirà "Sei Brutto" e una che mi dirà "Sei Figo", preferirò frequentare la seconda....anche se la realtà fosse quella descritta dalla prima persona.. Meglio una piacevole menzogna piuttosto che una dispiacevole verità. Questo è semplicemente un esempio....ma se ne potrebbero fare migliaia. Migliaia di esempi che fanno parte della vita quotidiana. Noi scegliamo chi, più o meno, appaga il nostro ego. Le nostre relazioni interpersonali sono attaccate ad innumerevoli aspettative, deluse le quali....le relazioni si rompono. Il genitore si aspetta , ad esempio, obbedienza, riconoscenza per i propri "sacrifici", affetto (etc etc). Il Marito (o la Moglie) si aspetteranno dedizione, aiuto nelle faccende quotidiane, dimostrazioni d'affetto, fedeltà... Ci sono poi quelle coppie che si aspettano "compagnia"...nel senso che stanno assieme perchè hanno il terrore che, lasciato il partner non potranno trovarne altri....e così via...chi più ne ha più ne metta. Relazioni così sono basate sulle aspettative... Un Partner accetterà che l'altro/a, pur amandolo, vada a letto con un altro?...Accetterà, senza accumulare rancore, che vada a fare una pedalata in bicicletta piuttosto che aiutarlo a riparare la cucina? Eppure nei libri, ci piace leggere sull'amore fine a se stesso....quell'amore puro che non dipende dalla soddisfazione del proprio ego ...Beh...forse ci piace proprio per il fatto che resta nei libri e da lì...non si muove e del quale, al massimo...possiamo condividerne qualche frase sui social. D'altronde abbiamo creato una società nella quale "dare" è sinonimo di generosità... Quindi...per essere "buoni" dobbiamo dare. Perchè qualcosa "funzioni", dobbiamo dare....Il punto è che qualsiasi manifestazione (e il dare è una di queste) e qualsiasi gesto...sono assolutamente soggettivi e la loro interpretazione da parte di soggetti terzi, è anch'essa totalmente soggettiva.. Questo, chiaramente, porta ad un Caos emozionale che non conduce da nessuna parte. Solo nel caso in cui le aspettative, in qualche modo, vengono rispettate, le relazioni potranno durare (quindi il tuo dare soddisfa la mia aspettativa) .... però, con questo modo di pensare ed agire, anche un "santo" potrà non avere alcun amico se non soddisferà le loro aspettative. Basterà semplicemente che faccia e dica realmente ciò che pensa e questo non soddisfi chi gli sta accanto... Attenzione, perchè le aspettative sono, come ho gia espresso, soggettive. Persone che hanno avuto un vissuto che le ha portate alla depressione, ad esempio, molto probabilmente si aspetteranno depressione....quindi, difficilmente potranno stare con un ottimista...questo, infatti, gli rovinerà i piani di pianto e autocommiserazione. Il punto cruciale è proprio l'Aspettativa. Fino a quando avremo aspettative, significherà che cercheremo soddisfazione per il nostro Ego. La Famiglia, i "migliori amici", i parenti....sono semplicemente una invenzione sociale. Noi siamo fatti per stare con tutti, conservando, nello stesso tempo, la nostra totale autosufficienza. Auto...Sufficienza...vale a dire che noi bastiamo a noi stessi e non abbiamo bisogno degli altri...Io che significa che parenti e amici sono semplicemente un "contorno". Il piatto principale (noi) deve essere ottimo anche da solo. Se riduciamo il nostro Ego e non abbiamo aspettative...nessuno potrà mai ferirci. La scelta delle persone alle quali stare vicino dipenderà semplicemente dal piacere che proviamo in quel momento nello stare vicino ad esse. Poco importa quello che faranno domani...perchè se domani faranno qualcosa che non ci piacerà....ci allontaneremo senza soffrire per il semplice fatto che gran parte della sofferenza proviene proprio dalla mancata soddisfazione delle aspettative. ... e comunque, meno Ego avremo e meno potranno essere le cose che non ci piacciono. Posso mandare a quel paese una persona per il semplice fatto che mi dica che sono un coglione?...Se il mio Ego è piccolo....cosa c'è di male nell'essere chiamato Coglione? Voglio dire....io mi chiamo Giorgio...però c'è chi mi ha chiamato Ciccio, Amore, Gio....e allora...possono anche chiamarmi coglione. Al massimo me ne allontanerò sorridendo...ma non c'è motivo di arrabbiarsi . Allora...ora siamo in grado di rispondere alla domanda: "perchè stiamo con una persona o usciamo con un certo gruppo di amici.?" Sto con una certa persona perchè, in qualche modo, appaga il mio ego e perchè mi aspetto che mi comprenda?....Se è così....la nostra relazione è sulla buona strada per essere Tossica...! (occhio, perchè una relazione Tossica non termina necessariamente presto...può durare anche per tutta la vita) Poprad: ore 12:53
Ho cominciato a cambiare quando avevo circa 27 anni. Prima di allora avevo una vita sociale abbastanza intensa. Come tutti i giovani. Andavo a ballare, festeggiavo i compleanni, andavo alle feste, mi riunivo con gli amici, uscivo per andare a mangiare assieme...dopodichè qualcosa è cambiato in me...ho cominciato ad allontanarmi dalle persone e ho cominciato più a vivere me stesso con me stesso. Pian piano il distacco con gli altri si è ampliato sempre più fino al punto di non sentire la necessità di una "vita sociale". Questo non significa che io stia male in situazioni in cui mi trovo con altra gente...nei casi, infatti, in cui mi vengo a trovare in ambienti sociali, non ho problemi ad interloquire, ad incominciare un discorso...ma la cosa deve terminare là....vale a dire che non costruirò legami con gli altri. Grazie a Cyn ho scoperto che ero in grado di essere "sociale nel lungo tempo" solo verso una persona con la quale avessi avuto una forte attrazione mentale e che al contempo preservasse la mia libertà senza farmi sentire "prigioniero" dei suoi desideri e delle sue aspettative. Vale a dire che nonostante vivessimo assieme 24 ore al giorno....quelle 24 ore comprendevano anche momenti di contemplazione nei quali io potevo stare con me stesso senza sentire alcun senso di colpa per il fatto che quel tempo che passavo con me potesse deludere aspettative da parte sua. Questo significa che sia io che lei eravamo padroni dei nostri momenti e che le interazioni che avevamo erano semplicemente il frutto del desiderio di interagire lasciando, però, la massima libertà all'altro...senza timore di poterci deludere.... Vogliamo stare assieme 24 ore...stiamo assieme 24 ore...tu vuoi uscire a ballare e io voglio restare a casa a contemplare o a vedere un film....nessun problema...Tu vuoi andare a visitare i tuoi (per fortuna accadeva rarissimamente :) e io voglio restare a casa a leggere ....anche in questo caso nessun problema. Stare assieme per il desiderio di farlo...non per colmare le nostre aspettative. Sto bene con me stesso e non cerco una vita sociale. Ad oggi (ma non so ancora per quanto tempo) le mie uniche interazioni col "mondo" sono attraverso i Social media e quando vado a ballare (per il semplice fatto che si tratta di micro interazioni che posso incominciare e interrompere in qualsiasi momento ne abbia voglia) .....Per il resto ho interazioni casuali e brevissime (Al parco quando vado a far fitness se incontro qualcuno ad esempio).... In questo modo sto bene ma non solo.....quelle volte, ad esempio, in cui vado a mangiare fuori (anche da solo) o vado al supermercato o faccio semplicemente una passeggiata...la mia mente si inebria vedendo la gente....è come partecipare a degli show...è interessante e mi diverte osservarli e talvolta interagire con essi...Però ho la consapevolezza che quello "show" finirà quando lo desidero io. La mancanza di "legami forti" (sebbene la forza e il legame siano definizioni assolutamente soggettive) non mi fa sentire "povero" ma, per certi versi, a volte mi fa sentire più fortunato. Non dovere ricordare le date dei compleanni, non dovere andare alla festa di tizio o di caio quando non mi senta, non dipendere da alcuna ricorrenza...essere svincolato da tutti quei "doveri" sociali che, a volte, diventano oneri ....per me è una situazione idilliaca. Ritengo che la mancanza di interesse verso altri individui dipenda molto anche dalla mancanza di "tasselli di comunicazione" Come essere un pezzo di un puzzle che non ha possibilità di combinazione con altri. Probabilmente sono diverso da loro (intendo dalla maggioranza) e, per fortuna, non ho la necessità di dovermi cambiare per potere comunicare in modo continuativo e/o sentirmi accettato. In questo modo, se trovo una persona che esprime un pensiero interessante in un certo momento, intervengo...e poi....ritorno a stare con me stesso. Credo che in molti trovino difficile comprendere quanto possa essere piacevole e pacifico sedersi su di un divano e contemplare il tavolino, la parete, il soffitto e sentirsi pieni in quel momento , senza necessità, senza desideri...in pace. Se potessi estendere quei momenti a tutta la mia vita, lo farei volentieri. Credo che non esista nulla di più bello di contemplare qualcosa (anche la matita sulla scrivania) e sentirsi appagato e in pace....senza domandarsi perchè....con la semplice consapevolezza che quel momento di pace piena è la più bella conquista che si possa ottenere e che se durasse per tutta la vita...sarebbe semplicemente il Nirvana. Palermo: Ore 17:40
Ieri mattina, come quasi tutti i giorni, ero al parco ad allenarmi. Ad un certo punto si avvicinano a me un "istruttore" ed un giovane diversamente abile. Il giovane camminava in modo diverso, parlava attraverso suoni gutturali e controllava le forze e i movimenti in modo differente da come faccio io e la maggioranza di noi. L'istruttore allora gli stava indicando il modo in cui camminare, in cui interagire e in cui muoversi. Per fortuna ero alla fine del mio allenamento perchè a quel punto il mio cervello ha cominciato ad elaborare migliaia di pensieri che ha proiettato con violenza nella mia mente. Mi sono reso conto, ancora una volta, di quanto abbiamo costruito un sistema tale che la diversità è quasi sempre vista come un Handicap. Ed in effetti abbiamo fatto in modo che lo sia visto che il sistema che abbiamo creato è stato fatto a misura di una "media ponderata"...(direi forse esageratamente ponderata!) Abbiamo costruito una società in cui si compete quotidianamente invece di convivere e unire le risorse per raggiungere fini comuni. Abbiamo messo da parte l'empatia e invece di vivere in armonia per obiettivi sociali comuni, pensiamo agli obiettivi personali. Viviamo in una società in cui se sei diverso, non hai possibilità di integrarti realmente perchè non è il sistema a venirti incontro ma il sistema ti spinge ad adeguarti ad esso. Gia prima di nascere i tuoi genitori hanno stabilito il tuo futuro...Andrai a scuola, troverai un lavoro, ti sposerai, avrai figli e morirai...e se non vuoi lavorare? Diventi un peso...a nessuno interessa il motivo...nessuno ti giustificherà...sarai un essere differente e pericoloso per la società...Se i genitori decidono di non mandarti a scuola...rischiano la prigione....Non importa se quei genitori decideranno di insegnare altro ai figli...il sistema vuole che l'istruzione sia una e ben definita...quella UFFICIALE!.... Un mondo di empatia sarebbe un mondo in cui non potrebbero esserci delle regole definite...per il semplice motivo che siamo tutti diversi...non si obbligherebbe il diversamente abile a sapere usare un computer o a comunicare in modo tradizionale...per il semplice fatto che le parole spesso non dicono e non servono a nulla... Sono sicuro che il giovane al Parco potrebbe sviluppare tantissime altre doti (non utili al sistema) Io parlo molto ed ho una carissima amica che invece parla poco. Spesso la prendo in giro perchè quando smetto di parlare io....cala il silenzio ma chissà. forse in realtà non comunicare attraverso le parole (che comunque non saranno mai in grado di esprimere ciò che realmente pensiamo o siamo) e usare altri metodi....tra cui il silenzio...potrebbe essere molto più efficace per costruire un sistema empatico in grado di farci entrare in risonanza...a quel punto, forse, ci renderemmo conto che le parole sono state create solamente per "mentire"....per non mostrare cosa siamo realmente e per alimentare un sistema dissonante nel quale viviamo....un sistema in cui se sei diverso...non conti...un sistema nel quale devi essere TU ad adeguarti e nel quale ti forzeranno di entrare perchè non c'è spazio per chi vuole restarne fuori. Un sistema in cui devi prevalere per contare. E così...giornalmente, violentiamo qualcuno...cercando di farlo adeguare a noi e al sistema...cercando di convincerlo che le nostre idee sono migliori, che i nostri programmi sono migliori che la verità è quella... Oggi leggevo che ben oltre la metà degli studenti Nord Americani usano droghe che stimolano il cervello...per potere competere nel sistema,...per potere superare gli altri....per potere essere "migliori"...per essere in grado di svolgere ciò che il sistema richiede...per potere lavorare 16 ore al giorno e guadagnare 200.000 dollari l'anno....poco importa se ti bruci il cervello...poco importa se comincerai a soffrire di insonnia e dovrai abbinare sonniferi, poi soffrirai di cuore e dovrai abbinare delle medicine per il cuore...Poco importa perchè in questo modo, contribuirai a finanziare il Sistema. Io ho deciso che non è questo ciò che voglio...non mi piace questo sistema. Purtroppo non posso uscirne totalmente però posso cercare di prenderne le distanze...E chissà....forse dovrei anche imparare dalla mia amica e parlare meno... :) Palermo: Ore 19:41
Oggi ho avuto una giornata di fitness intensa...2 ore e mezzo di fitness...Il segreto (per me) è quello di cercare di fare esercizi nuovi, che mi allontanino dalla routine.e questo mi porta a pensare al giorno che seguirà con interesse perchè farò sempre qualcosa di nuovo e raggiungerò un nuovo piccolo obiettivo. Siamo energia che cambia continuamente. Le nostre cellule cambiano, i nostri pensieri cambiano, le nostre esperienza cambiano....le nostre vibrazioni cambiano. Le mie giornate passano velocemente. Mi sveglio la mattina, curo le piante, faccio colazione, penso. poi vado a far fitness, torno, penso nuovamente....poi ceno...magari guardo un film e poi a dormire.......Pensare per me è come una forma di meditazione...Ho un mio modo di farlo. Pensare mi porta a rivedere alcune cose, e ad immaginarne altre. L'immaginazione mi porta ad avere sensazioni diverse che rendono i miei giorni diversi. Lascio scorrere la vita come se fosse un film...Spesso, quando esco, indosso le mie cuffiette, accendo l'MP3, scelgo dei brani musicali e osservo il mondo....osservo la gente che interagisce e tutto ciò che accade attorno a me coll'audio da me scelto...questo cambia totalmente le situazioni e dà loro un senso probabilmente totalmente differente a quello che avrebbero coll'Audio originale. Io divento uno spettatore/regista di un film...Cambio la musica e cambia anche la sceneggiatura...A me questa cosa diverte molto e mi dà una sensazione differente riguardo agli eventi e al mondo che mi circonda...In qualche modo mi dice che una stessa scena, uno stesso evento, possono avere aspetti totalmente differenti a seconda della "musica" che si ascolta. Oggi, tra le mie "meditazioni" continue mi sono soffermato sul pensiero di Cyn...Sul fatto che tendo a pensare a quante cose belle abbiamo fatto, a ciò che è stato, ai momenti trascorsi....Insomma...penso solamente al passato. Un passato che mi rattrista il presente , cosa che, a pensarci bene, non ha alcun senso! Il Passato è semplicemente un Frame che non esiste più. Come le cellule del mio corpo che quotidianamente muoiono, come i pensieri che svaniscono, come le nuvole che passano. Che senso ha essere tristi per qualcosa che è passato? Io sono certo che siamo energia e che non possiamo "morire" inteso come scomparire. Può morire solamente lo stato in cui siamo...ma, se ci riflettiamo, ogni singolo istante una parte di noi muore...(pensieri, cellule, capelli....) Quindi, in realtà, ci trasformiamo, istante dopo istante fino al momento in cui la trasformazione ci porterà ad assumere una forma estremamente differente e non più visibile e registrabile dai sensi (Umani) che avevamo prima... Se dunque voglio pensare a Cyn...pensarla come era prima, in qualche modo, potrebbe essere considerata una offesa....E' come quando pensi a quanto era bella tua moglie quando era giovane...una tacita ammissione che oggi...è meno bella? Cyn non è più quella delle fotografie...Cyn ormai è energia...Chissà...forse la respiro, forse è dentro di me, forse è in un'altra galassia o in un'altra dimensione...certo è che Cyn, oggi, non è più quella del passato....e non ha senso continuarle a dare quella forma Perchè dunque essere tristi? Magari, un giorno, quando anche io farò la trasformazione radicale, la incontrerò nuovamente e in una dimensione totalmente differente...senza le regole che esistono in questa...Forse saremo un tutt'uno e quindi Cyn Sarà anche mia nonna, sua nonna, e tutti gli altri individui che sono passati e che, chissà, ora sono fusi in una unica stessa immensa coscienza globale....e non ci sarà la Umana idea di esclusività e gelosia...ma saremo tutti di tutti...perchè saremo una unica Coscienza... L'idea del passato che influenza il presente è un qualcosa che, dunque, dovremmo abbandonare...perchè ci allontana dalla felicità e probabilmente anche dalla verità.. Il passato è una semplice fotografia che non rappresenta più nulla se non una immagine distorta della nostra mente. Palermo: Ore 12:10
Dal 1 maggio 2018 non sono più in Argentina...che sensazione strana. Sono come in uno "Stand by"... mi ritrovo in un "non so che" della mia vita. Qualche giorno fa ho aperto un foglio elettronico e ho buttato giù qualche idea che, magari, possa darmi uno spunto per iniziare a fare qualcosa visto le mie recenti perdite economiche. Il problema è che non ho alcun interesse a relazionarmi con altre persone. Non significa che sia asociale...quando vado a far fitness e, rarissimamente, incontro qualcuno, non ho problemi a fare 4 chiacchiere ma...tutto finisce la. Non c'è un dopo. Ci si saluta e termina tutto. La stessa interazione con qualche social media, per me implica "relazioni" saltuarie e della durata di qualche minuto...vale a dire, il tempo di porre un commento ad un post, ad esempio...non c'è dopo. Dall'altro canto, sto bene in casa...quasi non avverto la necessità di uscire e vedere palazzi, auto, cemento e gente routinaria con una vita standardizzata che corre qua e la e il cui ciclo giornaliero è quasi sempre lo stesso (sveglia, colazione, lavoro, pranzo, lavoro, cena...uscita con amici/famiglia o letto) e che difficilmente sarà in grado di svegliare la mia curiosità e interesse. Ciò non toglie che possa esserci qualcuno che sia differente ma, dopo avere conosciuto tanta gente in passato che è perfettamente fotografata in quanto ho scritto prima, in me non c'è più alcuna voglia di uscire e "perdere" il mio tempo nella speranza di conoscere persone che possano spingere l'accelleratore sulle mie endorfine.. Penso che l'ambiente contraddistingua i suoi abitanti. Un luogo pieno di cemento, di traffico, di routine, di negozi potrà essere popolato da un certo tipo di individui...Difficile (anche se non impossibile) trovare qualcuno anti routine, che non segua la moda, che ami la natura,,,,perché quell'individuo, probabilmente, si troverà male...si sentirà in un ambiente che non è il suo e per questo avrà difficoltà a stare bene.. Dovrei dunque capire bene come sono io e cercare un ambiente che mi si confaccia ... La cosa, ovviamente è complicata nel momento in cui si hanno caratteristiche ereditate dall'ambiente in cui si è vissuti per tanto tempo ed altre che ci portano ad allontanarcene. Risultato...non sento la necessità di uscire se non per andare a fare sport...Ogni tanto vado a ballare e anche in quel caso, la "relazione" umana dura quanto dura il ballo. Persino l'interesse che talune donne dimostrano nei miei confronti mi fa allontanare perché la sola idea di avere una relazione che possa durare più di 2 ore con persone che sento troppo diverse da me, mi fa venire i brividi alla pelle. Non credo che la mia "asocialità" sia un problema reale...il problema però nasce quando una parte della nostra mente (indottrinata dal sistema in cui viviamo) ci dice che siamo esseri sociali e, pertanto, dobbiamo relazionarci con gli altri. In pratica una parte di me (che si ribella al sistema) sta bene da sola ma un'altra parte (frutto del sistema in cui ho vissuto) dice che faccio male e sto buttando parte della mia vita. Avviene dunque un conflitto interiore che allontana dalla pace e dalla serenità. Alla fine, paradosso, anche la mia vita diventa routine essendo "costretto" a vivere in un ambiente che non mi rappresenta. Sveglia, Fitness, Pensare,Pranzo, Pensare, Pensare, Cena... Non so se esista un "ambiente" che possa rappresentarmi...certamente posso spingere la mia mente a trovare il coraggio di fare certi passi, trovare un nuovo cammino e accettare le conseguenze, qualsiasi esse siano. Buenos Aires: Ore 21:12
Io per primo ho sempre pensato al futuro e a come comportarmi per fare in modo che fosse più benevolo...Oggi, alla luce dei fatti, mi rendo conto sempre più che le cose avvengono e non dipendono da noi...preoccuparsi serve solo a complicare la vita. Chi avrebbe mai immaginato che sarei venuto a vivere a Buenos Aires...che mi sarei sposato con una argentina,,,che mia moglie sarebbe morta e che oggi sarei stato qua, a Buenos Aires, a scrivere queste righe...? Oggi, dopo la pratica di Tango avevo deciso di andare a cenare in un locale vegetariano....avevo salvato il luogo su Google Maps. Non appena ho terminato di ballare ho aperto Maps e ho selezionato il luogo affinchè il GPS mi conducesse fino là e....scopro che oggi, sabato, chiudeva molto prima e quindi...ormai era tardi per andare....Decido allora di selezionare un posto che conoscevo a circa 2 Km a piedi...incomincio a camminare e dopo 15 minuti, casualmente, mi imbatto in un ristorantino carino che serviva proprio ciò che cercavo...e che, guardacaso avrebbe chiuso dopo mezz'ora!! Come un flash ho avuto come una illuminazione...le cose avvengono...che le cerchiamo o no. Ci ostiniamo nelle nostre ricerche ma chissà...forse non servono a nulla fuorchè complicarci la vita. Probabilmente se decidessimo di non fare nulla...le cose andrebbero ugualmente per come sarebbero dovute andare ma, in compenso, avremmo un bel risparmio di nervi, emozioni e qualsiasi altra sensazione spiacevole. In fin dei conti la mia vita, agli occhi di una persona come mia sorella (ad esempio) è una follia pura...non avere un posto fisso, non avere una pensione....eppure...sono arrivato a 50 anni in questo modo, godendo del mio tempo e senza un lavoro fisso...(da 8 anni proprio senza un lavoro)...I miei risparmi mi hanno aiutato, poi i pochi risparmi che Cynthia mi ha lasciato e le cose, in questo modo, hanno preso il cammino che, probabilmente, era scritto e che comunque avrebbero preso. Oggi ho perso quasi tutti i miei risparmi...stavo cominciando a star male ma alla fine perchè?...Sono certo che le cose andranno per come dovranno andare quindi, è inutile arrovellarsi il cervello, pensare troppo, farsi male deprimendosi.....Il mio futuro, in qualche modo, è scritto e certamente accadrà ciò che dovrà accadere e quindi...meglio restare sereni e godere di ogni singolo presente cercando di pensare al futuro come un evento inevitabile e che comunque io non potrò influenzare e ciò che dovrà avvenire, avverrà lo stesso Buenos Aires: Ore 19:38
Ieri ero a cenare con una con una ragazza conosciuta ad una milonga. Devo dire una persona persino più loquace di me...Come un torrente in piena parlava senza quasi un attimo di respiro...fu allora che mentre i miei occhi continuavano a fissarla, la mia mente cominciò a volteggiare e fantasticare. Sono solito fare così...io volo....volo con la fantasia...basta una parola, una sosta, un accento perchè incominci il mio viaggio. Lei era di fronte a me...al mio lato altra gente così come al suo lato, e tutto intorno a noi....persone giovani, vecchie, grasse, magre, bionde, brune...Mi sono venuti in mente allora coloro che hanno personalità multiple...Loro hanno tanti IO .... hanno tante Coscienze...proprio quante sono le loro personalità... Sono loro ad essere "Malati" oppure c'è qualcosa in più che non la nostra logica non ci concede di accettare? Mi sono chiesto quale sia la differenza tra una persona con 10 personalità differenti ed io che attorno a me vedo 100 persone differenti...Forse il fatto che io ne veda 91 di più? :) L'individuo con multi personalità si considera UNO ed uno solo ogni qualvolta ne impersoni una. Se, facendo sempre riferimento alla teoria biocentrista, io creo il mio mondo...le 10, 100, 1000 persone che vedrò attorno a me, saranno frutto della mia mente....ognuna di esse avrà un suo IO definito (proprio come l'individuo che "soffre" di personalità dissociata (DDI). Non ci sarebbe dunque alcuna differenza se non quella che le persone che vedo io sono...."Reali"(??)... Vediamo allora di scendere più in profondità dentro la mente. E' essa quella che conduce i giochi. Quella che decide cosa sia giusto e cosa no...in base a criteri discutibili...La mente è l'Hardware ed al contempo anche il Software. So che suona strano secondo la logica con la quale si è abituati a ragionare. Immaginiamo che ci sia un mondo "Esterno Oggettivo"....fatto di molecole, atomi, elettroni (giusto per dargli una connotazione che segua la nostra logica). Questo mondo esterno pieno di energia comunica con noi e il nostro cervello (nella sua estrema limitatezza...come un imbuto) cerca di convogliare una enormità di dati ed impulsi ricevuti ogni secondo, dargli ordine ed ancor più, dar loro un significato....un significato che possa essere accettato e che dunque segua una logica limitata.... Triliardi di dati verranno persi ogni secondo e pochi saranno immagazzinati....di questi molto meno saranno analizzati e ancor meno saranno compresi e ricordati....E' così che il nostro cervello creerà il suo mondo "esterno"....che in realtà non sarà altro che un mondo interno....il frutto di una elaborazione interna di pochi dati (rispetto a quelli ricevuti) e che, probabilmente, poco avrà a che fare con la "realtà oggettiva".... Torniamo dunque al ristorante in cui mi trovavo....a quelle persone che mi stavano attorno e pensavo che ognuna di esse poteva benissimo essere una parte di me....la parte che mi piace, la parte che non mi piace, la parte simpatica, la parte antipatica, etc etc etc.... Quante volte abbiamo sentito parlare della "Legge dell'Attrazione"?....Attraiamo ciò che siamo.... E' proprio questo il punto...in realtà non attraiamo ciò che siamo ma ciò che siamo riflettiamo e quindi se il nostro cervello si avvicinerà alla pace e alla serenità...diminuiranno i conflitti interni e cominceremo, pertanto, a vedere solo persone positive attorno a noi....solo gente sorridente....solo amore...Creeremo pertanto un mondo positivo...avremo multiple personalità positive.... Cosa dire del DDI allora? Come è possibile che alla TV vediamo gente con DDI che viene rinchiusa?... Questo non è reale? Il limite tra reale ed "irreale" non credo possa essere stabilito. Un sogno è reale o no? Per me è reale...così come un pensiero....io lo vedo come vedo questo computer... La nostra mente ha un governo in piena regola e, ahimè, perfettamente funzionante. Un "Governo" con tanto di tribunali, giudici, polizia e....LEGGI E REGOLE.... Quando sento di una persona con DDI...è possibile che sia il mio cervello stesso che mi dice...: "Attento a non comportarti in maniera "anomala" e attieniti alle regole apprese sulla realtà oggettiva....trasgrediscile e sarai punito" Le punizioni che una mente è in grado di auto imporsi sono illimitate e possono raggiungere gradi di crudeltà elevatissimi....tutto dipende dai conflitti interiori che si hanno e dal numero di regole che si sono create. Tanto meno regole avremo tanto più ci avvicineremo alla pace con noi stessi e dunque col mondo "esterno"... Per essere in pace dovremmo riuscire ad essere in armonia col mondo oggettivo...bypassare la mente il più possibile e ragionare in forma energetica....cosa che, ovviamente, va al di là della logica umana e quindi nessun testo "serio" potrà parlarne... Buenos Aires: Ore 19:15
Ogni volta che apro gli occhi il mondo si sveglia....ogni volta che li chiudo il mondo si spegne...! L'Universo è nella mia mente...Se dalla nascita fossi stato chiuso dentro una stanza, senza Televisione, senza Internet, senza Radio, senza avere alcun interlocutore...la mia vita sarebbe stata totalmente differente...e con essa i problemi, i desideri e le necessità. Non sarebbe esistita la povertà, non sarebbero esistite le guerre.... Le menti creano i desideri, le menti creano i problemi e cercano di risolverli ma qual'è il senso di risolvere un problema che noi stessi creiamo? Dopo tante domande sono giunto alla mia personale conclusione che la massima aspirazione sia quella di raggiungere la pace per la semplice ragione di esistere...di sentire la propria energia fluire. Essere in empatia con ciò che ci circonda senza però dipenderne. Purtroppo abbiamo creato un sistema che va esattamente nella direzione opposta a quella in grado di regalarci la felicità e la pace fini a se stesse...Abbiamo creato un sistema che crea dipendenze. La Felicità ad un prezzo. Si è creato un surrogato di felicità che deve assolutamente dipendere da qualcosa al quale daremo un valore e la cui mancanza, di contro, determinerà tristezza e persino disperazione. Abbiamo creato la "Felicità Consumista". La Felicità che dipende. La Felicità che si compra. I problemi esistono solo se ci pensiamo. Se vivessimo dentro una stanza senza alcun contatto con altri individui, senza ricevere alcun tipo di informazione...le nostre menti creerebbero un mondo totalmente differente...La nostra realtà non sarebbe la realtà che abbiamo oggi....Come potrei piangere la morte di qualcuno non sapendo nemmeno che esiste? Come potrei essere triste pensando alla povertà, se non sapessi nemmeno cosa sia la povertà? Il pensiero che sto per esporre va esteso a tutto...per comodità mi soffermerò solo sul problema della povertà ma vale per le guerre, per le ingiustizie e quant'altro... Nella vita che ci siamo costruiti il 90% delle nostre conoscenze provengono da fonti esterne che non abbiamo sperimentato e non sperimenteremo mai. Ci hanno detto che Giulio Cesare sia esistito ma chi lo ha mai visto? Ci parlano dei Buchi Neri solo in linea teorica, Ci parlano della Matematica come se fosse in grado di spiegare qualsiasi cosa omettendo il fatto che la più grande lacuna della matematica sta nel fatto che è stata costruita sulla logica umana e quindi estremamente fallace. Come può la matematica spiegare i sogni, o la Coscienza o i desideri o la Felicità e le emozioni? Ci dicono che in Angola la gente muoia di fame ma chi è mai andato in Angola a vedere i poveri? Ci parlano di Trump, di Putin ma chi li ha mai visti di persona? Milioni di Gigabyte di informazioni ci bombardano quotidianamente creando realtà assolutamente astratte e virtuali la maggior parte delle quali non potremo mai sperimentarle in prima persona... Qualcuno una volta disse:" E' vero solamente ciò che possiamo sperimentare in prima persona...tutto il resto sono racconti...possiamo crederci o no" Probabilmente saremo tristi per i poveri dell'Angola ma non penseremo ai poveri dell'Honduras o di Haiti o del Venezuela......Quindi, in qualche modo....selezioneremo e decideremo quali siano i poveri che per noi hanno una importanza maggiore (per lo meno sulla carta)....e tralasceremo gli altri. E allora qual'è la differenza tra pensare a qualche povero (tralasciando dunque la maggioranza dei poveri per il semplice fatto che siamo in grado di vedere solo ciò che ci viene mostrato dai media non potendo viaggiare e battere palmo a palmo tutto il pianeta!) e invece non pensarci affatto? Penso che se non pensassimo ai poveri avremmo un problema in meno nelle nostre menti ed in questo modo saremmo più vicini a quella che definisco come la Felicità Pura e fine a se stessa...Non la "Felicità Commerciale" che abbiamo costruito. Se poi non pensassimo più a nulla e cercassimo semplicemente di vivere in armonia con ciò che ci sta attorno...senza porci domande e senza cercare risposte senza attaccarci a nulla, godendo semplicemente di ciò che ci sta attorno e semplicemente allontanandoci con la mente da ciò che non ci fa star bene...saremmo davvero prossimi alla pace totale...E si...perchè è la mente che decide cosa sia buono e cosa no....ma la mente è contaminata ed il suo giudizio è un giudizio indotto dai milioni di Gigabyte di informazioni ricevute fin dalla nascita e persino prima della nascita. Dovremmo sradicare tutte le basi sulle quali la società attuale ha costruito le fondamenta di una felicità commerciale... Non esistono i familiari, non esistono gli amici, non esistono i nemici....esistono solo esseri viventi dai quali non dobbiamo aspettarci nulla per il semplice fatto che le aspettative sono solo prodotti mentali che ci allontanano dalla felicità pura. Se tutti cominciassimo a cercare la felicità pura e la felicità NON consumista ... la povertà stessa terminerebbe e non ci sarebbe più alcuna ragione per lo sfruttamento umano perchè la ricchezza consumista non avrebbe più senso....per la semplice presa di coscienza che la felicità pura non ha nulla a che vedere con la materia..... Per raggiungere la felicità pura ed allontanare il mondo dal cammino che ci sta portando verso un baratro emozionale dovremmo pensare solo a noi stessi...dovremmo non attaccarci a nulla e nessuno...Pensare a noi stessi non significa a ciò che è "nostro"...perchè al contrario dovremo allontanarci da qualsiasi idea di mio e tuo...Pensare a noi stessi significa godere di ciò che ci sta attorno nel modo più semplice evitando di attaccarci a qualsiasi cosa o persona e mettere di lato qualsiasi tipo di aspettativa...vivere per il semplice fatto di esistere.... Buenos Aires: Ore 18:10
Ieri, come ogni sabato pomeriggio, sono andato ad una pratica di Tango. Come sempre da solo però....questa volta ho avuto una sensazione differente. Non sentivo la solitudine. Mi trovavo là, in quella sala da ballo e sebbene le mie interazioni con la gente fossero ristrette solo al momento in cui ballavo....non soffrivo alcun tipo di mancanza nel vedere gli altri che si conoscevano comunicare, scherzare , interagire tra loro. ivevo la situazione in totale serenità e mi sentivo bene con me stesso. Attorno alle 19 ho cominciato ad aver fame ed ero felice all'ide di andare a mangiare nel ristorante Peruviano che si trovava a 200 metri dalla scuola di Tango....anche la sarei andato da solo ma questo non mi pesava per nulla... Arrivato al ristorante, seduta al tavolo di fronte al mio, c'era una famiglia...e per un istante il mio pensiero è andato a Cyn e a come le piaceva la cucina peruviana (Il Ceviche ad esempio)...e quanto era bello condividere assieme quei momenti. e a quanto sarebbe stato bello essere la assieme..però passato quell'istante...che comunque non ha alterato la mia serenità, mi sono concentrato nel cibo, nell'osservare la gente attorno a me, dalla amiglia stessa, al cameriere, al cuoco e nel semplice godimento di quel momento. Alle 20:00 circa ho terminato di cenare, ho pagato e sono andato alla fermata dell'autobus (il 106)...A quell'ora il bus è pieno di gruppi di giovani (era sabato sera)....li osservavo ma, anche in quella occasione, non avevo alcun senso di solitudine...mi sentivo gratificato dalla giornata passata con me stesso ed ero felice che il giorno dopo sarei andato al parco ad allenarmi (sempre da solo)... Ho dunque passato una giornata da "solo" senza sentirmi solo...mi sentivo in compagnia di me stesso e mi sentivo in armonia con tutto il resto...Una sensazione bella che mi riempiva. Oggi, dopo il mio fitness al parco sono andato a mangiare un gelato e poi sono tornato a casa....e ancora mi sento bene con me stesso...non sento alcun tipo di solitudine...La compagnia la ottengo dall'osservazione della gente...dal cercare di interpretare i loro visi, le loro movenze....confesso che spesso parlo da solo o penso come se mi riferissi ad altri e parlo anche con Cyn...però non perchè sentala solitudine piuttosto perchè sento di farlo. Oggi ho anche ricominciato a pensare a dove andare in vacanza...beh...io sono sempre in "vacanza" però ho cominciato a pensare su altri luogi dove andare e passare del tempo emotivamente costruttivo. Giornate come quella di ieri e di oggi mi confermano ciò che pensavo...la solitudine è solo uno stato mentale e non si può star bene (davvero) con gli altri se non stiamo bene con noi stessi. Se poi apro una parentesi sulle idee biocentristiche di Robert Lanza e mi riferisco alla realtà che vedo non come una realtà esterna bensì come una realtà costruita dalla mia mente in cui ciò che vedo è solo il frutto di una mia elaborazione neurologica...questo non fa altro che alimentare l'idea della solitudine come una sensazione soggettiva che nulla ha a che fare con una realtà oggettiva. Sono pienamente cosciente che giornate come quella di ieri e di oggi sono tesori da tenere custoditi gelosamente tra i ricordi importantissimi...probabilmente i prossimi giorni potranno rivlarsi differenti per il semplice fatto cheora dopo ora mutiamo e ogni mutazione cambia gli equilibri però, il fatto di avere collezionato 2 giornate belle in compagnia di me stesso è una meta chemi ha mostrato la vita da un altro punto di vista. Buenos Aires: Ore 20:51
Guardavo verso il cielo...vedevo le stelle però oltre...non potevo andare. Chiudevo allora gli occhi e cominciavo a viaggiare verso l'Infinito. Non conosciamo nulla dell'Universo. Senza esagerare...a voler essere generosi, oggi conosciamo lo 0,00000000000001% dell'Universo. Se io conocessi lo 0,00000000000001% di qualcosa...potre mai affermare di sapere? Potrei azzardarmi ad insegnare? Uno scienziato che allora mi parla di teorie e le sue conoscenze sono limitate allo 0,00000000000001%....potrà mai insegnarmi qualcosa? Per fare un esempio banale è come se un lombrico che ha avuto una lobotomia, cercasse di insegnare ad altri lombrichi con lo stesso problema, il perchè non hanno le gambe...La cosa potrebbe funzionare ma solo per fortuna e per un tempo limitato. Il nostro tempo è irrisorio...Se anche una teoria avesse validità di 500 anni....sarebbe nulla rispetto ai miliardi e miliardi di anni luce? Ci dicono che l'Universo si sta espandendo da quasi 14 miliardi di anni?....vogliamo credere a questo racconto? Ci dicono che vogliono conoscere il Big Bang?...e se anche un giorno scoprissero qualcosa...sorgerebbe un'altra domanda...cosa c'era prima del Big Bang?... Immaginare che degli esseri con dei cervelli limitatissimi (gli esseri umani) che non sono nemmeno in grado di sapere cosa sia la coscienza...la cui vita rispetto alla vita dell'Universo è all'incirca 1/10000000000000 la durata di una scintilla rispetto alla nostra vita....hanno la presunzione di volere scoprire l'origine dell'Universo stesso...Ad essere buoni... non ne avranno il tempo...ad essere un po' più realisti...nè il tempo nè le capacità fisiche (Il nostro cervello è troppo limitato) Probabilmente servirebbero cervelli miliardi di volte più potenti ed efficienti e....miliardi di anni....(e con Trump in giro...non so se ci arriveremo) Si spendono miliardi e miliardi di dollari ogni anno (oserei dire si buttano) in costruzione di armamenti atti ad uccidere e "ricerca" scientifica che dopo 30000 anni ci ha portato a conoscere meno dello 0,00000000000001% dell'Universo. Non sappiamo nemmeno quante specie animali ci sono sulla Terra, non sappiamo NULLA della nostra coscienza e...vogliamo andare su Marte (che in fin dei conti....è dietro l'angolo visto che ci sono migliaia e migliaia di altre galassie totalmente irraggiungibili!) Perchè sprechiamo risorse in cose inutili quando potremmo investire il tempo (e il denaro) nel generare empatia tra la gente...questo porterebbe anche all'abbandono delle spese inutili per le armi. Perchè continuiamo a rincorrere obiettivi inutili. Cosa mi importa di sapere che FORSE su Marte potrebbe esserci acqua quando qua la nostra acqua la stiamo distruggendo? ...vogliamo anche andare a ditruggere un altro pianeta? (quando fra 50 anni forse saremo in grado di organizzare un viaggio) Invece di usare le risorse per creare armonia tra la gente...sprechiamo il tempo a giocare agli scienziati del nulla...ipotizzando teorie che ogni 30/50/100 anni vengono smontate per ricostruirne delle altre. Se potessimo mettere di fronte Einstein e un analfabeta ....chi potremmo additare come "sapiente e conoscitore"? Quando siamo di fronte a numeri minuscoli, quale uno 0,00000000000001%.....in scala macroscopica, la differenza tra ciò che sapeva Einstein e l'analfabeta è praticamente irrilevante...è minuscola e impercettibile....Alla fine entrambi, in scala macroscopica, sono sullo stesso livello....2 ignoranti. E allora...invece di insegnare cose che non conosciamo ...perchè non ci concentriamo a vivere in armonia? Perchè non investiamo nell'entrare in risonanza gli uni con gli altri? "Sapere" che la luna non è fatta di formaggio nè di cioccolato bianco...cosa cambia all'umanità? Potremmo vivere in totale armonia e pace senza sapere di che materiale sia fatta la Luna...in fin dei conti, la Luna non ci serve a nulla se consideriamo che lo scopo della vita di ogni essere vivente è la felicità....Impariamo ad essere felici solamente guardando la Luna e senza chiederci perchè inutili...e forse, in questo modo, avremo delle risposte inaspettate. Ormai da troppo tempo l'umanità si sta focalizzando su valori e mete sbagliate e che addirittura ci allontanano dalla felicità. A me non importa nulla se l'Universo è finito o infinito...(probabilmente non lo sapremo mai)...a me importa di essere felice...di uscire per strada e potere guardare la gente col sorriso e sapere di ricevere sorrisi...non avere paura di essere derubato o ucciso ...A me importa di sentirmi bene con gli altri perchè abbiamo lavorato per vivere in armonia e amore...Che diamine condividiamo foto di bambini africani che soffrono quando tutte le multinazionali che sfruttano l'Africa...non sono africane ma Europee e Nord Americane?.....Che gridiamo a fare contro gli immigrati quando noi Italiani siamo stati un popolo che ha invaso il mondo (e ha esportato anche un bel po' di criminalità, tra le tante cose!!) Abbiamo creato un mondo sbagliato...ma la cosa terribile è che nessuno vuole cambiarlo! Buenos Aires: Ore 19:03
Ieri ho ricevuto un messaggio di una conoscente e ho saputo che suo marito era morto un po' prima di Cyn (In giugno 2015). Le ho allora domandato come stesse e lei mi rispose ..."adesso meglio"... Incuriosito sono entrato nella sua pagina Facebook e ho cominciato ad andare a ritroso nel tempo....in una ricerca compulsiva...volevo cercare di risalire, attraverso i messaggi pubblicati, alle sensazioni che aveva provato dopo la morte del marito e volevo intendere di quanto tempo avesse avuto bisogno prima di sentirsi "meglio"... Mese dopo mese...indietro nel tempo...Però dai messaggi e dalle fotografie pubblicate sembrava che lei stesse sempre bene....Sono dovuto arrrivare a 1 mese dalla morte del marito per non vedere foto e messaggi allegri e sorridenti e percepire un po' di sofferenza. Da ciò che c'era su Facebook avrei dedotto che il suo periodo di lutto è durato all'incirca 1 mese. Non sapevo che dire...forse perchè avevano un figlio...forse lei è molto più forte di me...Io dopo un mese ero totalmente distrutto.....non avrei mai avuto la forza di reagire positivamente ponendo messaggi e foto mie allegre dopo 1 mese. Sono davvero tanto debole? Forse lei ha anche tanti amici che l'hanno supportata e quindi è riuscita a trovare il suo nuovo cammino più rapidamente. Non ne ho idea....certamente la cosa mi ha lasciato senza parole. Sempre ieri, stanco di stare in questa città, ho avuto il desiderio di andarmene 3 giorni....Ho dei ricordi bellissimi di Colon Entre Rios. Quante volte sono andato con Cyn...era il nostro luogo per le "fughe" veloci....tra una chemio e l'altra. Un paesino tranquillo, con le Terme. Avevamo i nostri posticini dove mangiare...il nostro hotel...Era il nostro posto per le fughe brevi. Di colpo però ho cominciato anche a sentire un magone...l'amore che ho per questo luogo e la felicità che mi dava quando eravamo la, si contrappone ora alla profonda tristezza che avrei andando da solo.... di Cyn ci sarebbe solo il fantasma di un ricordo...Ho una lotta interna...vorrei tanto tornarci e al contempo ho paura ...ho paura di non poter sopportare il peso dei ricordi...La Tristezza di oggi che si contrappone alla Gioia di ieri! Ma a cosa serve la tristezza?...Me lo domando giornalmente. E' un sentimento inutile che ci fa star male ma del quale è difficile disfarsi....Talvolta diventa persino una compagna! La Tristezza per qualcosa che è accaduto...Rivedere ripetutamente immagini di vicende vissute e piangere il fatto che non apparterranno più al presente....che senso ha? Il passato è solo nella nostra testa...la sua percezione e il modo in cui lo viviamo dipende dai nostri neuroni. Vorrei potere essere freddo con esso però non ci riesco. Vorrei dare un calcio alla tristezza e metterla totalmente di lato...vivere i ricordi per come sono stati: Meravigliosi, Vivi, Pieni d'Amore...Se in questa vita non torneranno più...posso sempre dire di avere avuto la enorme fortuna di averli... La Tristezza è quel "virus" che si insinua e cerca di rovinare le cose più belle...cerca di trasformare delle sensazioni che altrimenti sarebbero meravigliose in qualcosa di cupo. La tristezza è inutile...Invidio quella conoscente che ha potuto ricominciare a vivere immediatamente. Io, purtroppo, tuttavia, convivo con essa e, sebbene giornalmente cerchi di liberarmene...non ne sono libero e talune situazioni (come l'idea di andare a Colon) tendono a farla riaffiorare con veemenza. Cynthia Del Rio Fortuna...aiutami a dare un calcio alla Trstezza...a questo sentimento inutile che solo mi impedisce di vivere una vita serena. Buenos Aires: Ore 17:10
Da alcuni giorni sto cercando di mettere in atto il mio primo proposito per trovare la felicità. Ogni mattina, 15 minuti prima di alzarmi dal letto, sorrido....cerco di sorridere senza alcuna ragione. La stessa cosa provo a farla anche durante il giorno...quando mi capita. Devo dire che i primi giorni mi veniva più difficile ma adesso è più semplice e, mi sento davvero un po' più sereno. Le cose mi appaiono un po' meno grigie...Sorridere senza una ragione porta ad assumere un comportamento predisposto allìottimismo e dunque a star bene. La mia giornata è stata praticamente uguale a tantissime altre però con la differenza che ero più propenso al sorriso...si...sorrdere alle piante, ai muri, alle ceneri di Cyn.... Verso le 16h sono uscito, Sono andato al parco a fare un po' di addominali e poi...sempre in bicicletta, sono andato a prendere un gelato. Ero felice...felice del gelato che avrei avuto. Pedalavo allegramente. Un semplice gelato era diventato un piccolo momento sacro.. Io adoro il cioccolato e, chiaramente ho preso un cono con due gusti differenti con base al cioccolato. :) Ero là, in gelateria, col mio cono e con la felicità di godere quel momento. Ero l'unico ad essere solo ma non mi sentivo solo...ero col mio cono e con la mia pace interiore tutti e tre assieme facevamo una squadra meravigliosa. E' stato davvero un momento bellissimo. La gelateria è quella vicino casa...quella che mi ha fatto conoscere Cyn...quella legata a belli e a tristi ricordi.....oggi però...non c'erano ricordi, non c'era nulla...c'era solo il momento esatto in cui mi stavo godendo il mio meraviglioso gelato. Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: Ore 14:42
Passo le ore..."cercando". Cercando la via. Sfoglio centinaia di pagine su internet cercando risposte e sperando di trovare idee per il mio nuovo cammino. Ieri sera cominciai a cercare offerte di viaggi...dopo averne consutate una decina ho cominciato a pensare che dovrei ritornare all'idea di viaggiare da solo e non più con Cyn...Andare in una spiaggia a godere il sole e mangiare frutta e pesce era un piacere meraviglioso che condividevo con Cyn ma se lo facessi da solo...credo che mi porterebbe più tristezza che benessere. E allora i piani di viaggio devono essere differenti. Forse ho bisogno di un viaggio che mi tenga mentalmente e fisicamente impegnato. Così ho interrotto bruscamente la ricerca che precedentemente era ricaduta sul Brasile. Il Brasile l'ho conosciuto grazie a Cyn...ho passato dei momenti meravigliosi con lei e tornarci sarebbe emozionalmente molto forte e rischierei di rovinare il bellissimo ricordo che ho pertanto, meglio abbandonare l'opzione...per lo meno al momento. Dove andare allora?...non so...ho pensato all'isola di Chiloè (in Chile) e poi Bariloche ....anche Bariloche però è legato fortemente a Cyn....pensare di andarci da solo mi da i brividi...forse ho bisogno di pensarlo un po' di più. Allora si cambia tema e oggi ho cominciato a ricercare esperienze di altre persone nella mia stessa condizione. Ho cercato "come ricominciare a vivere dopo la morte dell'amat@. Purtoppo la maggior parte dei consigli facevano leva sul cercare un nuovo partner...magari iscrivendosi a qualche sito per cuori solitari... Io non la vedo come una scelta giusta...per lo meno non per me. Non posso cercare una partner per superare la mia situazione...credo che dovrei prima raggiungere la pace con me stesso...dovrei prima riuscire a star bene da solo e poi, una volta ottenuto, accadrà ciò che accadrà. Se uso una perona o un oggetto per raggiungere la "pace"...in realtà non sarà una vera pace ma un surrogato subordinato a qualche cosa che se dovesse terminare, mi farebbe ricadere nel limbo...o persino in una situazione peggiore. Io vorrei raggiungere la pace senza una ragione...alzandomi la mattina e sorridere senza un motivo. Riavere la gioia di uscire senza un fine...Io anelo a questo. Non mi importa di avere una partner nella situazione in cui ancora persisto. Io desidero la felicità. Quando si è felici....si ha tutto e il resto diventa un piacevole contorno ma la pace deve essere dentro di noi a prescindere da qualsiasi "contorno". Ieri e oggi ho cominciato un piccolo esercizio. "Forzarmi" di sorridere senza una ragione...anche per pochi secondi...guardare il tavolo, la parete di casa, il cielo e...sorridere...senza una ragione...L'idea è che da pochi secondi questi sorrisi possano occupare minuti e poi ore...Ho tanta strada davanti....lo so ma d'altronde...meglio tentarci. Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: Ore 20:54
Ricordo quando, davanti all'oncologo la prima volta, pendevamo dalle sue labbra...ricordo come ci attaccassimo alle virgole, ai suoi silenzi e....alla sua totale mancanza di trasparenza e trasformassimo il tutto in quel coctail micidiale che si chiama "Speranza"...La speranza che illude e molto spesso non ci fa prendere quelle decisioni drastiche che invece potrebbero davvero aiutarci. La speranza di avere quel posto di lavoro che di fronte al datore ci fa stare con la coda tra le gambe, la speranza di non perdere la casa che ci fa essere succubi del sistema,...quella speranza che però ci tarpa le ali e ci fa perdere la dignità. La speranza è il ricatto psicologico più grande che esista. Si potrebbe dissertare che sia anche ciò che ci fa andare avanti....che se non ci fosse la speranza (per un futuro migliore) non ci sarebbe ragione di esistere però, a mio avviso, non è assolutamente così. La speranza è una conseguenza/surrogato delle aspettative. Se non ho aspettative non ho speranze...Considerato ch l'aspettativa, assieme all'attaccamento è una delle cause principali della soffrenza è anche chiaro che una causa di sofferenza (l'aspettativa) non può produrre qualcosa di buono (la speranza). Eliminando dunque l'aspettativa la speranza non avrebbe possibilità di esistere. La speranza è dunque una menzogna quiotidiana...Io spero perchè voglio, mi aspetto, qualcosa. La speranza è correlata al futuro che nulla ha a che fare col presente...il tuturo è solo un elemento probabilistico che esiste esclusivamente nella nostra mente... Felicità è vivere il presente pienamente...senza attaccarsi a nulla e senza aspettarsi nulla. Un contesto del genere non dà luogo ad alcun tipo di speranza. La speranza è solo un surrogato di una elaborazione mentale (e dunque falsa)... La speranza però serve a chi, in qualche modo, ci vuole ricattare. a partire dal nostro ego, al conoscente, al governo, al dottore...e al sistema in generale... Quell'oncologo che ci teneva sulle spine e in qualche modo alimentava le nostre speranze, lo faceva per venderci la sua prestazione e i medicinali, alimentando così il sistema corrotto della sanità mondiale. Se ci avesse parlato chiaramente, se ci avesse detto:" non c'è via di uscita e la chemio potrà solo darti 4 mesi di vita in più" (come dicono le statistiche)...sicuramente avremmo detto NO alla chemio e avremmo provato quacos'altro....magari sarebbe finita ugualmente però. avrebbe sofferto meno!... Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: Ore 17:01
Sono passati poco più di 7 mesi dalla morte fisica di Cyn...Il mio cammino, si interruppe bruscamente il 28 aprile 2016 e sono stato costretto a tornare indietro e cominciare a cercarne un altro. Mesi di nebbia...una ricerca disperata che però non mi portava da alcuna parte. Credo che proprio la ricerca del cammino sia stata l'inizio di uno nuovo...dopo poco più di 7 mesi mi trovo ad avanzare verso un nonsodove però nell'aria c'è meno nebbia attorno a me...ogni tanto riesco a distinguere persino qualche colore...non è sempre sereno. Talvolta arriva qualche temporale che mi fa perdere l'orientamento però poi...ricomincio il mio cammino verso nonsodove. Oggi la mia vita sociale è molto vicina allo zero. Non ho la voglia di uscire ad incontrar gente però, cosa strana, quando mi tovo tra la gente...non mi sento fuori luogo. Posso trovarmi nel centro di una riunione fmiliare di un conoscente, nella quale non conosco nessuno e che in altri tempi mi sarebbe sembrata tremendamente noiosa...ed interagisco con tutti quasi fossi anche io parte della famiglia. A volte mi ritrovo a scambiare una battuta col passante o col vicino o col tipo del mercato...cose che prima non facevo. Diciamo che, pur non cecando la gente, la mia propensione alla socialità è aumentata notevolmente...al contempo però, sto bene da solo. Nella mia solitudine ho mille modi di passre il tempo e me ne invento continuamente di nuovi. Dipingo la casa, faccio pulizie, rincorro i gatti che vengono a lasciare i loro "ricordi" in terrazza, curo le piante, leggo, scrivo, seguo la borsa, faccio foto, invento e seguo ricette culinarie salutari, faccio sport guardo un film....Diciamo che cerco di occupare ogni istante del mio tempo...Spessissimo parlo con Cyn...si...probabilmente se ci fosse una telecamera nascosta e un pubblico osservante potrei essere preso per folle però....per me Cyn c'è e ci sarà sempre...C'è chi parla con un dio che non ha mai ne visto ne sentito...Io parlo con Cyn che è esistita, che ho amato e toccato, che mi ha dato tanto e che chissà....magari, da qualche parte dell'Universo o in qualche altra dimensione riesce a percepire le mie parole o i miei pensieri. Mi ritrovo a vivere del poco...(senza volere offendere chi davvero ha poco, visto che io ho la fortuna di avere un tetto e il denaro per potere vivere) nel senso che cerco di trarre pace e beneficio spirituale dalle piccole cose. Dal fiorellino che il fico d'India ha appena fatto, ad esempio....o dalla giornata di sole, o dall'esercizio di ginnastica che finalmente mi è riuscito o dalla ricetta nuova che ha funzionato...Insomma, cerco di star bene con quello che ho dentro me e dentro casa. Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho vista, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: Ore 13:39 Grazie a Cyn ho imparato moltissime cose. Tra le tante ho eliminato i latticini dala mia dieta e per il calcio li ho sostituiti con Semi (sesamo ad esempio), ho diminuito radicalmente il consumo di carne Quasi zero carne rossa e pollo o tacchino occupano meno del 10% della mia dieta che ora, è prevalentemente vegetariana. Grazie a Cyn ho imparato a conoscere i vegetali, e ho acquistato la voglia di cucinare e sperimentare evitando i cibi processati (salumi, qualsiasi cosa in latta o a lunga conservazione etc...). Ricordo quando ero single che mi annoiava cucinare per me stesso...era come se non mi considerassi importante...se c'era qualche ospite cucinavo (pesante) con piacere ma da solo...usavo sughi pronti, tonno in scatola...insomma...tutto ciò che fosse veloce da preparare. Grazie a Cyn questo è cambiato...ogni tanto leggo ricette, cerco di inventarne nuove e mi diletto a sperimentare da solo...come se avessi riacquistato l'amore per e stesso...come se anche io, ora, sia un Ospite che merita un piatto ben curato....e con l'aggiunta che cucino molto più sano...le fritture non esistono, uso oli di cocco ed extravergine di oliva spremuti a freddo...insomma...ho riscoperto, grazie a Cyn, una parte di me che sconoscevo e che forse è venuta fuori proprio grazie a lei. Essendomi, momentaneamente, chiuso al mondo esterno, ho cominciato ad organizzare i mio tempo in modo differente. Non esco la sera, vado a letto normalmente non oltre le 22:30 ma a volte anche abbondantemente prima, mi alzo verso le 7h della mattina. Ho cominciato a dedicarmi alla casa, ridipingendo alcuni muri, facendo impermeabilizzare il terrazzo, pulendo e riordinando. Mi diletto a studiare ricette, leggo, scrivo e faccio fitness...tra le tante cose nuove che sto sperimentanto c'è il Digiuno Intermittente (Intermittent Fasting)....Da quasi 2 mesi ho cominciato a praticarlo. Mi ero dilettato a scrivere come funziona tecnicamente sul Blog di mio Fratello. Comunque c'è molta letteratura in merito. Il mio digiuno , che non è proprio un digiuno ma un cambiamento della maniera di mangiare e di allenarsi consiste in: 16 ore di digiuno assoluto (si può bere acqua ) e 8 ore in cui si può mangiare liberamente (sempre senza mangiare cibi spazzatura)... Questo è il mio Programma sperimentale che, al momento, sta funzionando molto bene! Pranzo alle 12, Merenda verso le 16:30 Cena alle 19:30 e che termini entro le 20h! A letto 22:30. A volte anticipo tutto di mezz'èra quindi 11:30, 16h, 19h. Il mio allenamento (a corpo libero e con elastici. Nessun peso e niente palestra ma solo Casa o Parco) di circa 1 ora 4/5 volte alla settimana lo faccio in pieno digiuno...la mattina attorno alle 8h (quindi dopo circa 12/13 ore di digiuno.) Inizialmente mi sembrava una follia...non avevo idea da dove avrei pouto trarre l'energia e invece...funziona benissimo ed è solo una questione di abitudine. Il corpo ha tutta l'energia disponibile imagazzinata e non avrà problemi a rilasciarla e in cambio, brucerà i grassi. Dopo poco più di 2 mesi ho avuto degli ottimi risultati sia fisicamente che prestazionalmente. Riesco a fare cose che prima non potevo neanche pensare... E' diventato uno dei miei tanti modi di passare il tempo da solo in modo costruttivo....Cyn è e sarà sempre con me...e grazie a lei ora ho incorporato cose che prima non avrei mai fatto...Cyn è ormai dentro il mo DNA...non potrò più parlarle e toccarla però sarà per sempre parte di me. Qui metto delle foto di come ero prima di incominciare la dieta e gli esercizi costanti e successivamente fino ad oggi...la foto del prima e' di quando ero felice con Cyn...mi ero lasciato un po' andare fisicamente per i vari problemi che ci affliggevano però, ero immensamente felice cosi'...Il mio corpo oggi è cambiato in meglio ma la mia espressione è decisamente cambiata in peggio...spero di riottenere la felicità e la pace quanto prima... Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho vista, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: Ore 15:59 Se potessimo domandare a un Cancro cosa pensa di essere....non so se ammetterebbe di essere il disastro per l'ospite in cui risiede...Se domandassi ad un essere umano la stessa cosa, dubito che ammetterebbe di essere un disastro per l'ambiente in cui vive. Oggi sono 7 mesi dalla morte fisica di Cyn... Ieri guardavo un documentario: "Human". Ben fatto...centinaia di persone di tutte le nazionalità, intervistate su temi differenti....Quanta tristezza e quanta soppressione si leggeva nei loro volti. Come è possibile che un essere, che ha l'ardire di porsi nel gradino più alto tra le creature viventi, possa comportarsi in un modo tanto stupido? Gli esseri umani opprimono, occupano senza domandare permesso, uccidono i propri simili che non pensano come loro o che minacciano le loro "conquiste"...gli esseri umani distruggono e cambiano destinazione d'uso a tutto ciò che vogliono....Oggi ci sono enti persino preposti a vendere ("legalmente") lotti di Luna....gia...perchè sembrerebbe che qualsiasi cosa, di diritto, appartenga agli esseri umani...persino ciò che non è sulla Terra!... Esseri umani che si inventano religioni (perchè hanno la necessità di credere in qualcosa di supremo, purchè non nuoccia ai propri interessi e per questo lo creano a loro immagine e somiglianza....) ed in nome di queste religioni uccidono chi la pensa diversamente... Esseri incapaci di organizzarsi in un ambiente armonico....proprio come le cellule cancerogene che impazzite crescono, si moltiplicano e distruggono qualsiasi cosa si ponga davanti al loro cammino, fino a dstruggere completamente persino l'ambiente che li ospita. Quanta tristezza in quei volti intervistati in "Human"... però, la paura della morte e quindi della propria scomparsa fisica è più forte persino delle sofferenze e, dopo avere passato tragedie e storie incredibilmente drammatiche se ne escono con la frase: "per fortuna io sono sopravvissuto"!!...Come se la morte fosse la cosa peggiore in assoluto e soffrire ed avere una vita terribile, sia comunque, meglio di morire. Siamo davvero strani...proprio come le cellule cancerogene...siamo programmati per crescere e moltiplicarci. Non importa l'ambiente e le situazioni....dobbiamo crescere e moltiplicarci e se qualche "cellula" la pensa e agisce diversamente...è considerata malata...gia...la malattia che considera malato chi non vuole essere malato e si allontana dal sistema. Un congegno intricato e macchinoso...siamo esseri programmati per distruggere e distruggerci ... Ci potrebbe essere un modo per cambiare questo "programma"? Immaginare una umanità armonica che autonomamente occupi uno spazio e auto controlli le nascite, (mettendo da parte il proprio Ego) e lo faccia dunque senza coercizione ma con spontaneità, proprio per evitare il sovraffollamento e quindi la distruzione...una umanità che non combatte, che non prega, che non prevarica, che non vuole possedere...Sarebbe possibile cambiare il Chip di questi esseri tanti primitivi, cambiare il chip di questo Cancro? Sarà forse questa la ragione per cui non si trova la cura?...perchè anche NOI siamo un Cancro? Guardo la mia porta di casa, chiusa al momento, al resto dell'umanità...è davvero tanto sbagliato lasciarla chiusa? Credo che per fare un reset, ogni essere umano dovrebbe imparare a chiudere la porta, star bene da solo, imparare ad avere bisogno dello stretto e indispensabile, imparare a gioire alla vista di un fiore, della nuvola, del temporale o persino di nulla...e solo allora, potrebbe riaprirla per incontrarsi con gli altri esseri umani. Solo così potrebbe esserci una purificazione ed un reset profondo. Mettere da parte il desiderio egoico di riprodursi e pensare piuttosto a vivere in armonia coll'ambite circostante e con gli altri esseri viventi. Sarebbe un sogno...sarebbe il paradiso e, in cuor mio, penso che non accadrà mai perchè quel "chip" è troppo radicato dentro ogni essere umano e allora....per ora la mia porta di casa resta chiusa e il giorno in cui la riaprirò, dovrò essere in grado di stare bene con me stesso e non avere alcun tipo di aspettativa dal mondo esterno... Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho vista, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: Ore 16:14
Un altro giorno di riordino. Aprire gli scatoloni di Cyn, decidere cosa tenere e cosa buttare, a volte è difficile. Cyn conservava tutto....Dalle latte di vernice ai pezzi di bottiglie di plastica. Ogni cosa aveva un suo senso e un suo significato ma ciò che accomunava tutto era la voglia di avere un futuro lungo, la speranza di potere riutilizzare quegli oggetti domani... La speranza...cosa faremmo senza la speranza?...In qualcosa di bello, in qualcosa di nuovo e in generale...in un futuro. Viviamo sperando gran parte della nostra vita e questo, spesso, ci allontana dal presente. Spero di fare un buon investimento, spero di potere andare in vacanza, di comprarmi una casa, di stare bene in salute, di conoscere gente.... Le speranze sono solo proiezioni fantasiose della nostra mente. Speriamo e poi, qualcosa accade e le speranze restano come disegni incompiuti, dipinti non terminati, sculture lasciate a metà... Ogni oggetto conservato da Cyn racchiudeva ricordi e speranze di poterli riutilizzare in futuro...quel futuro che non le è stato donato. Questa mattina al parco osservavo una coppia camminare e pensavo a quanto era bello farlo con Cyn e quanto sarebbe stato bello se le cose fossero andate diversamente e avessimo potuto continuarlo a fare anche noi per tanti anni ancora. In questo caso, ovviamente, non si trattava di speranza...si trattava solo di sogni ad occhi aperti che oggettivamente non potranno mai più realizzarsi. Ecco che allora mi sopraggiunge un po' di malinconia e a qual punto, cerco di recuperare la forza e concentrarmi su ciò che sto vivendo in quel preciso istante...senza sogni, senza pensieri, senza speranze...osservare ad esempio quel fiocco di cotone (è la stagione e i parchi ne sono colmi) che mi gira attorno e si poggia ai miei piedi...ascoltare il cinguettio degli uccellini, osservare l'aereo passare....cercando di eliminare i pensieri e tutto ciò che essi possono comportare. Di colpo mi sento più leggero..non penso a Wall Street, a ciò che devo fare, a cosa devo mangiare, a ciò che avrei potuto fare se Cyn fosse stata fisicamente con me....Tutti i pensieri vengono per qualche istante eliminati e mi concentro solamente sul momento...Mi esce naturale un sorriso di distensione... sento la mente libera...E' una sensazione di pace meravigliosa che , purtroppo, non dura tanto ma mi da l'idea che è questa la via che può portarmi alla felicità.. Spogliarmi dai pensieri e vivere il presente senza riflettere tanto...cercando di godere ogni singolo momento. Credo che dovrei cominciare ad allenare la mente in questo modo...allenare la mente a non fantasticare perchè, qualsiasi cosa che riguardi il futuro e che quindi ancora non esiste...è solo fumo...e' solo la proiezione della mente che crea aspettative che se non si avverano comportano delusione e tristezza...Oggi sono qua...sto scrivendo queste righe...cosa farò dopo poco importa, lo saprò quando lo farò e se poi andrò in vacanza o meno, dipenderà da vari fattori che non ha alcun senso cominciare a valutare...se andrò in vacanza bene, se non andrò, farò qualcos'altro...Certo, se dovrò organizzre il viaggio dovrò anche pensarci prima però....senza troppe aspettative...vivrò il momento in cui sto organizzando il viaggio (quindi il presente), senza pensare se qualcosa potrà andare storto o senza aspettative meravigliose...meraviglioso sarà solo il presente e cercare di divertirmi e star bene nell'organizzare il viaggio... Non è semplice eliminare i pensieri e le aspettative ma nei pochi istanti in cui ci riesco...è una sensazione meravigliosa di pace interiore. Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho vista, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! Buenos Aires: Ore 11:08
Oggi è un giornata grigia...questa mattina sono uscito alle 8 per andare al parco a fare un po' di ginnastica. Le strade erano silenziose...nessuno in giro. Al parco qualcuno facendo passeggiare il cane o correndo. Una domenica mattina grigia e silenziosa. Dopo mezz'oretta vedo 2 nonni con la nipotina che si avvicinano all'altalena e cominciano a dondolarla...vedo la felicità della bambina e comincio a pensare... Comincio a pensare alla felicità profonda che mi manca. Quella felicità che non sfocia necessariamente in risata ma te la senti dentro profonda...radicata...che ti da la voglia di andare avanti...che ti da la voglia di risvegliarti la mattina. La Felicità Profonda la senti nelle tue cellule...nel profondo di te stesso. E' quella che sentivo con Cyn...la voglia che i giorni non finissero mai e la felicità di risvegliarsi la mattina perchè era un nuovo giorno assieme a lei. Mi manca quella felicità...oggi a volte posso ridere davanti ad un film, dietro ad una battuta o di fronte ad un episodio comico però...è una gioia superficiale...che termina nel giro di qualche minuto...è una allegria passeggera che allieta solo qualche istante della vita ma non scende fino a dentro...rimane periferica. Non so se la ritroverò...ogni giorno cerco di lavorare un po' su me stesso. Cerco di evitare il coinvolgimento negativo dei pensieri tristi. Cerco di vivere minuto dopo minuto senza pensare al dopo e al prima però a volte....quando mi avvicino all'Urna di Cyn...quando mi soffermo a guardarla e non cerco di evitarla...i ricordi tristi tornano e gettano un velo cupo su tutto il lavoro emozionale che avevo fatto prima. Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho vista, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! |
AuthorGiorgio Lo Cicero Archives
September 2019
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