Buenos Aires: Ore 10:48
Se è vero che partire è un po' morire, è anche vero che tornare è un po' crepare. La vicinanza di mia sorella durante le vacanze di natale e il nuovo anno mi ha aiutato molto. Ogni tanto sentivo l' "obbligo" di non potere essere triste...di dovere cacciare i pensieri tristi...però il contesto dinamico del viaggio mi aiutava a superare questi momenti. Parlerò in seguito del viaggio e di alcune cose che mi hanno colpito. Il ritorno a casa è stato come tornare nuovamente indietro nel tempo....Rientrarea casa e non vedere Cynthia è ancora dura. Ho dato a mia sorella alcuni suoi vestiti e alcune sue cosette. Le ho dato anche il suo profumo. Non dimenticherò il momento in cui mia sorella lo ha aperto. L'odore mi è entrato nell'anima. Cyn si è rimaterializzta in me. Quell'odore era tanto fisico quanto spirituale. E' stata dura trattenere le lacrime. Mia sorella Gabriella è rimasta solo un giorno in più in casa e poi è dovuta ripartire per l'Italia...ora tutto è di nuovo silente. La solitudine è tornata in casa. Ora siamo nuovamente solo io e l'Urna di Cyn. Ricominciare è nuovamente dura. Per quanto stia cercando in tutti i modi di non legarmi agli oggetti (per questo li regalo e per me ho tenuto solo qualche piccola cosetta che aveva un forte significato), credo che nella casa continui a vedere ancora Cyn. Sebbene vorrei che Cyn fosse solo dentro di me, non riesco a non collegarla alla casa e, all'Agentina stessa. Credo sia questo il motivo per cui ancora non me ne sia andato. Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho vista, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! |
AuthorGiorgio Lo Cicero Archives
September 2019
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