Buenos Aires: Ore 09:54
Questa mattina, come tutte le mattine, sono andato in bicicletta al parco vicino casa. Alcune macchine mi superano correndo...Auto che sfrecciano, gente che corre da un punto all'altro...tutti di fretta ma per andare dove? Abbiamo creato un mondo accellerato. Ci siamo inventati degli impegni improrogabili. Viviamo pensando al domani e al dopo dopo domani...Ci siamo dimenticati del presente che è l'unica cosa che conta e che esiste realmente. Bruciamo le tappe della nostra vita facendo programmi futuri e proiettandoci in avanti nel tempo avvicinandoci così, inesorabilmente, alla morte....Gia, perchè più vado avanti nel tempo più vicino sarà il mio corpo alla fine del suo ciclo di vita terrena (per come la intendiamo materialisticamente, ovviamente) Invece di vivere in pace e in armonia, gli uni con gli altri, senza affanno e senza fretta, senza stress e senza frenesie, abbiamo voluto creare un mondo di scadenze, di oneri, di bisogni, di vanità......Abbiano creato proprio l'antitesi dello star bene e in armonia. Ci alziamo la mattina perchè dobbiamo andare a lavorare perchè ci paghino con della carta grazie alla quale potremo comprare dei beni che altre persone avranno prodotto per vendere e ricevere la stessa carta con la quale acquisiranno altri beni, visto che qualcuno ha detto che quella carta (MA SOLO QUELLA) ha un certo valore...però...non puoi fotocopiarla perchè se lo fai commetti un crimine...gia...perchè quella carta la può stampare (e ne può stapare quanta ne vuole) solo chi gli ha dato il valore...(non vi sembra poco etico e poco equo?) Mandiamo i figli a scuola ad apprendere qualcosa che qualcuno ha detto che è "istruzione" ed è ad uso e consumo di questo tipodi società...Una società in cui gli scienziati non sanno NULLA sull''Universo, i dottori sanno curare solo usando preparati chimici che aggiustano una cosa e ne distruggono altre 10, una società in cui si è costruita una istruzione in funzione del sistema e non dell'esistenza stessa e obblighiamo i nostri figli ad apprendere teorie di altri piuttosto che sperimentare la vita in proprio...magari in maniera totalmente diversa...magari meditando, stando bene con gli altri esseri viventi, gioiendo solo del fatto di essere vivi....ma no...li mandiamo a scuola perchè diventino parte di un sistema frenetico, stressato, avido e che ci impone obbligh e scadenze. Ad ogni passo che faccio, ad ogni battito di ciglio che ho...il mio corpo si avvicina inesorabilmente alla "morte"...alla fine del suo ciclo. Battito dopo battito. Ogni secondo spiacevole che abbiamo è un secondo perduto per sempre...Non so quanti di noi abbiano contato i minuti in cui durante la giornata hanno il sorriso e i minuti in cu non lo hanno...Credo che se li contassimo, ci renderemmo conto della società triste che abbiamo creato...però, ci ostiniamo a mandare i nostri figli a scuola per esserne parte integrante. Ci svegliamo la mattina e gia pensiamo a ciò che dovremo fare durante il giorno...in questo modo il giorno lo abbiamo gia consumato...ci siamo proiettati in avanti senza goderci il momento del risveglio ed ogni secondo dopo secondo che seguirà...Penso a chi progetta la propria pensione...praticamente si è gia seppellito. Credo che se per qualche momento decidessimo di guardare gli esseri umani dall'alto e con gli occhi di un Alieno...li considereremmo pazzi... In una frenetica corsa verso la morte...giorno dopo giorno bruciamo le tappe e ci proiettiamo in avanti invece di vivere il momento in armonia con tutto ciò che ci circonda. Dovremmo gettare gli orologi che scandiscono solo scadenze e pensare a vivere l'adesso. . Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! |
AuthorGiorgio Lo Cicero Archives
September 2019
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