Buenos Aires: Ore 11:38
Nessuno potrà mai conoscere il livello della tua sofferenza. Nessuno potrà mai provare ciò che provi tu in quel momento. Credo siano queste le due ragioni principali per cui mi sono isolato dal "mondo" per cercare di affrontare il mio lutto. Chi potrebbe stare al passo con i miei sbalzi di umore, giorno dopo giorno?... Il lutto è gia estremamente duro da affrontare..non avrebbe senso aggiungere anche la stanchezza e la mal sopportazione degli altri nei nostri confronti. Si...siamo abituati ai film in cui...tragedie inimmaginabili si risolvono in meno di 2 ore...wow...dopo 6 mesi stai ancora cos' male??...Fatti vedere da uno psicologo.... Chi potrebbe o vorrebbe ascoltare e riascoltare per ore, giorni, mesi...l'esternazione di ciò che ho dentro? (gratis, intendo) .... ecco il perchè della mia "scelta"! Coloro che ti chiedonom come stai (beh.ora quasi più nessuno) però quei pochissimi che ancora lo fanno, sperano in una risposta breve e concisa del tipo..."va tutto bene"...Se la risposta è più articolata...si mordono la lingua per avere chiesto come stessi e con forme più o meno "originali" cercano di scappare. A questo aggiungo il fatto che ci sia anche la mancanza di fantasia nel dare i suggerimenti di vita...con le frasi tratte da film o da libri tipo: "la vita deve continuare", "lei non vorrebbe che tu fossi triste", "tira fuori la grinta che è in te", "capita a tutti prima o poi"... Mia madre, con tutto l'amore che ha per me, (ed è l'unica persona che più o meno con costanza chiamo,), non sa più cosa dirmi...immaginiamo i conoscenti... Amareggiare qualcuno con i miei discorsi monotoni, srebbe ulteriore male che si aggiungerebbe al mio stato...e allora, meglio stare da soli. Beh...potrei scegliere 365 conoscenti e parlare con ognuno di essi una volta...in questo modo potrei ricoprire un anno ma...non credo che avrei alcun tipo di giovamento! :) Non andrei da uno psicologo nemmeno se fosse lui a pagarmi perchè non credo nel metodo della psicologia. Ci sono, sebbene non sappia dove, quei gruppi o quella chat di aiuto in cui si parla con persone che abbiano avuto il medesimo problema. Nn nascondo che ogni tanto cerco di leggere le altrui esperienze però...l'idea di dialogaare con altre persone nella mia stessa situazione, forse mi sbaglio, ma mi fa immaginare un ambiente depresso che potrebbe pregiudicare ancor di più il mio cammino. Vorrei che i tanti interessi ed hobby che avevo mi vengano in aiuto...oggi sono un po' assopiti...a questo si aggiunge che Buenos Aires, purtroppo, non è una città particolarmente sicura quindi, uscire in bicicletta o in autobus con tutta la mia attrezzatura fotografica è problematico perchè potrebbero rubarmi tutto!... E allora si va avanti da soli...qualsiasi decisione, sarà la decisione giusta perchè presa da me. Certo...è estremamente duro a volte. Oggi, ad esempio, sento fortissima la solitudine...Credo che mi stia rendendo conto sempre di più quanto Buenos Aires non vada bene per me...Il sogno di Cyn e mio era quello di andarcene e ora, giorno dopo giorno, sempre più, sento lontana questa città. A volte prego Cyn affinchè mi dia la forza per affrontare questo momento e mi indichi la via per raggiungere la serenità da solo...l'equilibrio senza la necessità di appoggiarmi a qualcuno. Ero tanto sicuro che il nostro amore avesse una conclusione da film Disney che tutto ciò che invece è avvenuto mi ha trovato completmente impreparato mi ha fatto perdere l'equilibrio e sono caduto a terra rovinosamente...adesso rialzarmi è veramente difficile. Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! |
AuthorGiorgio Lo Cicero Archives
September 2019
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