Buenos Aires: Ore 11:20
La terribile e irrefrenabile mania di possedere...di afferrare qualcosa per farlo proprio...di accumulare. La terribile e irrefrenabile mania di attaccarsi e marcare territorio. Giorno dopo giorno mi domando se il cervello ci differenzi dagli altri esseri viventi positivamente o negativamente. Una gallina...un essere stupido ma che vive bene la sua vita...che probabilmente non si pone domande e che non ha bisogno dello psicologo...che accetta la perdita come parte della vita stessa .... è davvero un essere inferiore all'essere umano? Sarebbe come dire che una retta è inferiore ad un poliedro.... Giorno dopo giorno perdiamo qualcosa. Della maggior parte nemmeno ce ne rendiamo conto (cellule, capelli, pelle) e pertanto siamo in pace con noi stessi, per altre invece ci disperiamo...Ci disperiamo della perdita di qualcosa o qualcuno che abbiamo deciso debba in qualche maniera appartenerci. Il mio denaro, la mia casa, mia moglie, i miei figli...Trattiamo dunque in modo estremamente differente le nostre migliaia di cellule che giornalmente "muoiono" e ciò che invece, arbitrariamente, abbiamo deciso che ci appartenga. Forse perchè non abbiamo deciso noi che le cellule siano nostre o forse perchè non le vediamo...(occhio che non vede, cuore che non soffre)...per le cellule non piangiamo. E se cercassimo di pensare diversamente?...se cercassimo di guardare le cose diversamente? Se ci pensassimo come parte integrante di qualcosa che chiamiamo Universo...noi siamo cellule dell'Universo come le nostre cellule sono parte di noi stessi...Quindi io, assieme a tutti gli altri esseri viventi contibuisco alla vita dell'Universo...come le nostre cellule "muoiono" così, qualsiasi essere "muore"....come non piango per la "morte" delle mie cellule, così non dovrei piangere per la morte di qualsiasi altro essere vivente in quanto questo, fa parte dell'Universo stesso. La perdita dunque è solo una percezione della mia mente...io ho deciso che un qualcosa deve essere mio e la sua perdita, mi fa star male. Se invece pensassi a tutto come in continuo movimento e trasformazione...se pensassi che non esiste il mio o il tuo ma esiste solo il TUTTO...probailmente non soffrirei alcuna perdita. La perdita è solo il frutto della mia immaginazione. Se non soffro la perdita vivo in pace e se vivo in pace sono pronto ad essere felice. La perdita è una invenzione della mente perchè nulla ci appartiene. Però...viviamo in una società che ci insegna esattamente il contrario. Che ci fa vivere coll'illusione di potere essere proprietari di qualcosa/qualcuno....così si accumulano cose che però...una volta che termineremo il nostro ciclo su questa terra, dovremo lasciare. Al massimo dunque prendiamo in affitto le cose su questa terra....abbiamo un usufrutto...ma nulla di più perchè presto o tardi, dovremo lasciarr tutto e non saremo più proprietari di nulla. Il cervello è dunque sempre il peggiore dei nostri nemici...ci fa vedere le cose a modo suo. Ecco perchè accettare la perdita è tanto difficile...proprio per il fatto che riconosciamo la "proprietà" e dunque la sua perdita. Cosa ci importa se una stella esplode ?...però quella stella è parte dell'Universo e dunque parte di noi stessi ma noi, abbiamo deciso di non riconoscerla nostra e dunque la sua esplosione non ci fa ne caldo ne freddo....per una pura e semplice decisione arbitraria della nostra mente!... Ecco che allora dovremmo insegnarle a pensare diversamente...per vedere le cose diversamente. Spegnamo le menti e viviamo felici. Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! |
AuthorGiorgio Lo Cicero Archives
September 2019
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