Buenos Aires: Ore 20:30
Ieri, mentre lavavo i piatti, osservavo la mensoletta per le posate bagnate posta sopra il lavandino. Cercavo allora di immaginare quel giorno in cui Cyn lo fece porre e rivivere cos' anche la felicità che potesse avere avuto in quel momento dopo che, finalmente, aveva una casa tutta sua da arredare come le piacesse ed in relazione alle sue possibilità economiche. Immaginavo quel giorno e come, sicuramente, non le sarà neanche lontanamente passato per la testa la eventualità che qualche anno dopo...al suo posto...di fronte a quella mensola e in quella casa ci sarei stato io al posto suo...e che lei avrebbe potuto godersela solo per pochi anni! Viviamo facendo piani continuamente...proiettandoci verso il futuro e poi....forse...non arriveremo neanche a domani. Quante volte al giorno pensiamo al futuro? ... un futuro che non esiste ma che noi dipingiamo per come lo vorremmo...Cyn era una persona colma di vita...la sua voglia di vivere la si leggeva in ogni parte del suo corpo...Ogni oggetto in questa casa parla di sogni, e di speranze in un futuro radioso che non era fatto di cose supeflue ma della gioia stessa di vivere che in lei era tanto presente. Oggi guardo questi oggetti che non parlano più del futuro...ma raccontano invece un passato, pieno di colori e di desideri che un 28 Aprile del 2016 alle 15:28 hanno cessato di essere. Il tempo così si è fermato...le speranze e i sogni sono svaniti ed è rimasto soltanto il ricordo congelato di tanti momenti felici che la proiettavano in un futuro che non è mai diventato presente. Quella mensola che rappresentava un traguardo meraviglioso raggiunto dopo tanto lavoro e tanti sforzi che la proiettava verso una vita migliore...ora, non è che una mensola e tutto il significato enorme che poteva avere ieri...è svanito per sempre. Oggi in quella casa ci sono io...non riesco assolutamente a dire "casa mia"....Per me resta e resterà sempre "Casa di Cyn"...quella casa che per amore mio aveva persino deciso di vendere per comprare assieme un'altra casa da qualche altra parte del mondo...un sogno e una speranza che per un breve periodo ci ha accomunati e che anch'esso...quel 28 aprile...ha ccessato di essere. Quante speranze...si sono andate frantumando una dopo l'altra giorno dopo giorno. Le speranze ci hanno aiutato a ad affrontare i giorni, uno dopo l'altro...ci hanno aiutato ad andare avanti ad ogni notizia brutta che ricevevamo sopra la sua salute....ci hanno spinto in avanti ma al contempo ci hanno fatto vivere un po' al di fuori della realtà oggettiva e nessuno di noi era preparato ad accettare la morte. Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! |
AuthorGiorgio Lo Cicero Archives
September 2019
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