Palermo: Ore 12:33
Da un po' di tempo non faccio le meditazioni tradizionali.....in compenso il mio cervello, giorno dopo giorno, cerca la sua via... Mi piace osservare me stesso e le persone che incontro nel mio cammino. Gente allegra, gente triste, gente immersa nei propri pensieri....ognuno avvolto nella propria quotidianità. Ieri pensavo proprio a questo. Eppure io mi sento me stesso...a prescindere da ciò che mi accade attorno, Io sono sempre io, che sia triste, che sia felice, che abbia guadagnato, che abbia perso, che abbia fame, che abbia sete...io resto sempre io. Ciò che cambia sono solo le circostanze attorno a me. Guardando la gente avvolta dai propri vestiti ho cominciato a fantasticare....Vestiti che seguono le mode, le esigenze imposte dal sistema, le tradizioni....Pensavo al SE di ognuno di noi...Il SE che potrebbe essere il nostro corpo nudo...e che poi ci "obblighiamo" a coprire col vestito del momento....(Il nostro IO)...Il vestito per il giorno, quello per il lavoro, quello per la sera, quello elegante, quello casual, quello per lo sport...etc.etc.etc...e se è vero che l'"abito non fa il monaco"...è anche vero che il nostro IO, dunque, non ha nulla a che vedere col nostro SE...con la nostra coscienza profonda...con la nostra anima. Il nostro IO è influenzato da tutto ciò che è esteriore....il nostro SE rimane integro...però invisibile agli occhi. La morte, dunque, ci spoglierà da tutti quei vestiti e potremmo non avere più memoria di essi. Potremmo dunque vestirci con altri abiti o andare da qualche parte in cui i vestiti non sono richiesti.. I vestiti e tutti gli ornamenti che usiamo si sgualciscono, si sporcano, si macchiano, si usurano...ma sono solo dei vestiti...non hanno nulla a che vedere con noi stessi...dovremmo imparare a lasciarli andare...a non attaccarci ad essi e considerarli solo come un qualcosa al limite della utilità. |
AuthorGiorgio Lo Cicero Archives
September 2019
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