Palermo: Ore 18:25
Viviamo in un sistema che ci cataloga, che ci da un numero e ci considera come tale. In cui per essere definito "Qualcuno" devi essere parte attiva di esso, produrre cio¨esso richiede e, possibilmente, accumulare il piu´ possibile. Io, nel sistema odierno, potrei essere considerato un "Parassita". Un "Fannullone"...per la semplice ragione che ho interrotto gli studi universitari e ho cominciato a lavorare duro per potere accumulare un risparmio minimo tale da potermi "garantire" la possibilita' di non dovere piu' lavorare per vivere. A 42 anni ho raggiunto questo obiettivo. Avevo dei risparmi investiti in borsa che mi garantivano il minimo per avere una vita (per me) gratificante e soprattutto il mio tempo (tutto il mio tempo) che potevo dedicare a me stesso e a cio' che mi piaceva fare. Dvo dire che non c'era tempo per annoiarmi...Sport, fotografia, ballo, lettura etc etc...Poi conobbi Cyn e raggiunsi l'apice...Che dire...avevo tutto...avevo la mia sicurezza economica che mi garantiva quel minimo per vivere senza lavorare e avevo trovato l'Amore grande!! Sebbene non sia assolutamente un credente, a volte mi sembra di far parte (involontariamente) di un film in cui regista e sceneggiatore hanno gia deciso tutto! Avevo appena incominciato ad assaporare il gusto della felicita' quando Cyn si ammala e tutto comincia a crollarmi sotto i piedi...Poi Cyn muore e anche i miei piccoli investimenti crollano...Ora ho quasi 50 anni e il futuro appare torbido e nebbioso! Ho perso quasi tutto...L'Amore della mia vita e subito dopo gran parte dei miei risparmi. Qualcuno mi suggerisce di ricominciare ma io so che non potrei.... Penso che sia stato creato un sistema assurdo...Dovere lavorare per potere sopravvivere e' a mio avviso assurdo, grottesco e crudele. Soprattutto considerando il fatto che la maggior parte degli esseri umani svolgono lavori che non piacciono. L'ebrezza che da il vivere senza dovere lavorare...il sentirsi fuori dal sistema robotico che e' stato creato in cui si deve lavorare un numero X di ore, si va in vacanza negli stessi periodi, ci si riposa negli stessi giorni, e' impagabile...Sentirsi fuori da questo sistema e' come una droga meravigliosa che crea dipendenza fortissima ma non fa male...tutt'altro. Ci rende liberi...liberi di fare cio' che desideriamo, quando e come lo desideriamo. Senza dipendere dagli altri. Credo che assieme alla salute, il tempo sia la ricchezza piu' grande che si possa avere. Un miliardario che lavora 18 ore al giorno a mio avviso e' povero...(ma io non penso come pensa il sistema) Oggi, pero', il "regista" e lo "Sceneggitore" della mia vita hanno deciso che io dovessi solo assaporare la felicita' perche' (forse) il disegno vero era farmi poi sentire il gusto amaro della perdita. Ora sto andando via da Buenos Aires (manca 1 mese e mezzo) e non ho piu' una casa. Dovro' stare nella casa di mia sorella ma per poco tempo...e al momento non ho idea di cosa faro' dopo! Io ho provato la "Droga" di avere la liberta' e il tempo...Da questa droga non posso (e non voglio) disintossicarmi. |
AuthorGiorgio Lo Cicero Archives
September 2019
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