Buenos Aires: Ore 10:39
I giorni passano tra alti e bassi. Credo che i momenti peggiori siano durante la sera e la mattina.. Ieri riguardavo un oggetto (un mate tipo vaso dentro ad un supporto a maglia, da appendere) e mi è tornato in mente l'esatto momento in cui lo avevamo comprato, a Colon (Entre Rios)....Come ci piaceva andare la, alle terme! Che ricordi gioiosi! Come posso rinunciare a tanta felicità?...Ogni cosa attorno a me mi ricorda i momenti felici passati assieme. La notte scorsa mi sono messo a letto e ho cominciato a guardare il soffitto. "Dammi un segno Amore....dammi un segno che stai bene o che ci sei..." Nulla...il silenzio della notte e nessun segno. Che cosa strana la morte! Tutti sappiamo che arriverà ma nessuno o in molto pochi si preparano. Ogni giorno viviamo come se dovessimo vivere in eterno....Si risparmia per il futuro, si fanno progetti per il futuro, si studia per il futuro...come se la vita fosse il futuro e ci dimentichiamo del presente. Se sapessimo con certezza che moriremo domani....cosa di ciò che stiamo facendo oggi è davvero indispensabile e cosa faremmo? A scuola e i nostri genitori, ci "insegnano" a vivere ma nessuno ci insegna a morire. Nessuno parla della morte....se parli della morte la gente ti considera un pessimista, uno iettatore, un depresso e si allontana.... Viviamo una vita spesso frenetica, accumulando, disperandoci per la politica e l'economia e non ci rendiamo conto che la nostra vita dura poco....nella migliore delle ipotesi 90 anni (che sono meno di 1 milionesimo della durata di una scintilla comparati alla vita dell'Universo) ma potremmo morire in qualsiasi momento. Rappresentiamo la vita come luce e la morte come buio...Perchè? Perchè non impariamo a morire? Perchè se dico che voglio vivere sono ben accetto e se dico che voglio morire sono allontanato? Perchè se vediamo una persona morire (non parlo delle sofferenze...parlo solo del fatto di morire) diciamo..."Poverina"?...Beh...in qualche modo è la stesa discriminazione che si attua nei confronti di chi non vuole figli...la società premia chi ha figli (futuri contribuenti del fisco) e perpetua la vita terrena...non chi non ne ha. La società premia la "vita" non la morte!.... Eppure...molti scienziati si stanno allontanando dal concetto Morte = Fine. La meccanica quantistica oggi mette in discussione il concetto che abbiamo di morte e vede la morte più come una trasformazione. Probabilmente dopo morti saremo totalmente differenti...potremmo stare in un universo senza economia, senza religioni, senza guerre, senza petrolio senza governanti,senza dei, senza potere....E' tanto male questo? La paura della morte genera potere....Per paura della nostra morte, della morte delle nostre famiglie abbiamo accettato e accettiamo ricatti quotidiani. Persino chi ti dice che quando morirai c'è un Dio che ti giudicherà....ti mette in guardia e ti dice che...andrai in paradiso solo se farai ciò che loro ti dicono (esercizio del potere) e comunque dovrai aspettare che "Dio" decida quando morirai e non TU (Se tu svanisci, il loro potere svanisce!)! La paura della morte genera ricchezza (Pensiamo solo a quanto lucrano le case farmaceutiche per creare "cure" alle malattie create dai nuovicibi, dalla tecnologia, dalle radiazioni...cure che non sono cure ma rendite perpetue). Dovremmo cambiare la società...Dovremmo insegnare a morire prima che a vivere. Se non ho paura della morte vivo senza terrore e faccio scelte differenti. Immaginiamo se avessimo la certezza che la vita dopo la morte sia meravigliosa....Quanti vorrebbero vivere una realtà terrena fatta di sofferenze?...Nessuno lotterebbe per i beni materiali, il suicidio sarebbe visto come qualcosa di naturale...(sono stanco della vita terrena me ne vado...un po' come quando ti stanchi di stare ad una riunione familiare e decidi di andartene)...Un mondo così però sarebbe difficilmente controllabile...I leader non potrebbero esercitare il loro potere (politico o spirituale)....Quindi...è forse questa una delle ragioni per cui non si insegna a morire e non si insegna che la morte è la cosa più naturale della vita? Oggi, chiaramente certezze non ne abbiamo (e se ne qualcuno le avesse...probabilmente farebbe la stessa cosa che farebbe con una cura del cancro...non le divulgherebbe) però...dovremmo cominciare a vivere la vita come un viaggio verso la morte e intendere la morte non come la fine ma come un cambiamento di stato. In fin dei conti veniamo dal nulla....poi uno spermatozoo incontra un ovulo e...la vita terrena prende forma....da feto ci trasformiamo in esseri sviluppati....Il nostro corpo è testimone di una nascita e morte continua delle nostre cellule ma nessuno si mette a lutto per la morte giornaliera di migliaia di nostre cellule ne fa festa per la nascita di altre....viviamo la vita e la morte in ogni istante...Poi invecchiamo, il nostro corpo muore e ritorniamo da dove siamo venuti.... Ecco come vorrei immaginare la nuova vita del mio amore...la nuova vita di Cyn...Vorrei immaginarla da qualche parte nell'universo, dove lo spazio e il tempo non hanno alcuna importanza. Dove 1 giorno corrisponde a 20 anni di vita terrena....Vorrei immaginarla guardare un alba e un tramonto senza me per poi reincontrami pochi minuti, poche ore, al massimo un paio di giorni dopo...e se questo non avverrà nela prossima vita, che avvenga in quella dopo o dopo ancora....La mia visione è chiaramente influenzata da un indottrinamento socio-culturale dal quale è difficile spogliarsi....però, con il desiderio di spogliarmi da ciò che la società mi ha inculcato...in questo momento è questo il prossimo film con Cyn che piace immaginare. Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho vista, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! |
AuthorGiorgio Lo Cicero Archives
September 2019
|