Buenos Aires: Ore 20:33
A volte giro freneticamente per la casa, facendo cose...ogni tanto, volgo lo sguardo, di sfuggita, al tavolino coll'Urna di Cyn. Amo quel tavolino con alcune delle sue cosette. E' come un piccolo tempio però...ogni volta che mi avvicino e mi soffermo a guardarlo...i miei occhi fanno una panoramica su tutti gli oggetti, i miei pensieri incominciano a correre freneticamente e quando il mio sguardo incrocia l'Urna, col suo nome e la sua data di morte fisica incisi...non riesco a trattenere le lacrime. Allora le parlo, le chiedo di aiutarmi ad essere forte però le lacrime continuano a scendere copiose. Sto lavorando tanto su me stesso però, ancora, non riesco a trovare la serenità di fronte alla sua Urna... Penso a quanto mi sembri assurdo tutto ciò...a quanto continua ad essere difficile da credere. Quell'angolo del soggiorno è ancora un luogo triste per me....un luogo dove non riesco a non piangere...un luogo che mi ricorda quanto Cyn mi manca. E allora le parlo da lontano, ci giro attorno, mando occhiate sfuggenti però, poche volte mi avvicino e mi siedo accanto perchè so, per certo, che comincerò a piangere. Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho vista, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! |
AuthorGiorgio Lo Cicero Archives
September 2019
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