Buenos Aires: Ore 11:03
E' una di quelle mattine così così. In cui vorrei sentire la sua voce incitare ad alzarmi dal letto. In cui vorrei sentire la presenza dei suoi piedi muevondo i miei, in cui vorrei spostare di poco la mano per poterti toccare e accarezzare.....e invece....il vuoto...!! Resto nel letto un po' di più. Non ho voglia di alzarmi. Passano i minuti e purtroppo il cervello ormai si è messo in funzione. Stare a letto invece di riposante diventa estremamente faticoso. Mi alzo, do una guardata sfuggente al letto e ho la conferma che è vuoto. Spengo la stufa, apro la porta della camera ed entro nel soggiorno...anche li il silenzio assoluto e il vuoto...guardo l'urna di Cyn e il vuoto si fa ancora più presente. Sono come dentro ad un buco nero, che risucchia il mio corpo, i miei desideri, i miei pensieri, i miei sogni....li risucchia all'interno di un vortice senza fine, la cui pressione soffocante non concede vie di uscita. Le domande senza risposta ritornano con violenza e mi ritrovo a vagare per casa senza avere l'idea di come andare avanti. Ricevo un messaggio da mia sorella...."Giorgio, vai a fare una passeggiata e un po' di sport" mi scrive...io le rispondo con un sorriso, perchè non o parole, perchè sebbene possa sembrar facile uscire di casa...quella porta che dovrei aprire, anch'essa è risucchiata nel vortice del mio vuoto ed aprirla è tanto difficile. Cyn, l'avevo perduta una volta...quando la ritrovai, giurai a me stesso che non l'avrei mai più perduta....la vita mi ha trasformato in uno spergiuro! La presenza di Cyn era estremamente forte...una persona con carattere e sempre presente e oggi...il vuoto è incolmabile! Giro il mio sguardo a 360 gradi e ciò che vedo è la sua assenza! Mi siedo e allora scrivo...scrivo come se questo fosse un mezzo per comunicare con Cyn.. Ormai il suo telefono è silenzioso...la mia suoneria personalizzata per le sue chiamate e i suoi messaggi è ormai silente, non ho più messaggi, email, nulla da lei e questo mi fa un gran male. Ieri sono uscito per qualche decina di minuti e sono andato al parco vicino casa, dove a volte andavamo assieme. Mi sono seduto su di una panchina quando un cagnolino si è avvicinato a me. Dapprima un po' restio poi sempre più fiducioso si faceva accarezzare e mi leccava la mano....ho sentito qualcosa di forte al cuore e ho cominciato a lacrimare senza potermi trattenere. Cyn....non so se potrò mai colmare il vuoto che mi hai laciato. Per me sei stata come un Universo che di colpo è scomparso.... Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho vista, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! |
AuthorGiorgio Lo Cicero Archives
September 2019
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