Buenos Aires: Ore 18:55
Sono nella casa di Cyn...il silenzio è padrone. Riesco a sentire un po' di musica che proviene dai vicini. Sono uscito a comprare un po' di verdura...è sabato sera. Ricordo quando preparavamo la cena e ci organizzavamo per la serata...Un bel film al computer (non avevamo la Tv) o una uscita a ballare...e ora...il silenzio!...Mi sento solo. Durante la nostra vita cambiamo svariate volte. Ci poniamo attrattivi o repulsivi delle persone a seconda del nostro nuovo stato, pertanto...se i cambiamenti sono molto forti...il rischio è di perdere tutte le "amicizie" che avevamo e...a seconda del cambio che facciamo, saremo recettivi o meno verso altre "amicizie". Io sono molto cambiato e la relazione con Cyn ha contribuito parecchio al mio cambiamento che mi ha allontanato da tutti i miei vecchi amici. L'ultima volta che sono stato ad una riunione di "amici" è stato in settembre 2015...mi sentivo un pesce fuor d'acqua. Gente che conoscevo da tantissimi anni, mi risultava sconosciuta e non mi attraeva più, anzi...mi domandavo come avessi potuto frequentarli. La malattia di Cyn ha fatto si che io abbia deciso di passare ogni momento con lei... ma non per semplice sacrificio, bensì perchè lei appagava tutte le mie necessità...mi riempivo di lei e lei si riempiva di me. Non avevamo la necessità di niente e nessun altro... Oggi...non ho nessuno. Cyn non c'è più e con lei si è portata anche tutto l'appagamento che riusciva a darmi...Quante condoglianze vuote ho ricevuto per la sua morte...quante parole inutili, frutto del rituale! Quante frasi del tipo: "Giorgio, noi siamo qua...qualsiasi cosa tu abbia bisogno...etc.etc.etc".... Tutti spariti, a parte 2/3 persone che comunque, pur non essendo amiche mi hanno dato una mano in più. Ricevere messaggi del tipo: "Come va?"..."Todo bien?".... Che risposta dovrei dare dopo 3 settimane? : Sai...sto benissimo...ho appena organizzato un party e prenotato un volo per le Hawaii!!!...beh...probabilmente sono domande che non aspettano alcuna risposta ma sono formulate in automatico...come un tic nervoso! La mancanza di empatia e di conseguenza la incapacità di percepire il disagio umano, sono una caratteristica della società in cui viviamo. Abbiate, per favore, la sensibilità minima per comprendere che ho perso quanto di più grande la vita mi aveva donato....3 settimane non sono sufficienti per farmi tornare di buon umore, felice e pronto a ricominciare una nuova vita...no...decisamente 3 settimane non sono sufficienti e non ho la più pallida idea di quanto tempo avrò bisogno... Scrivere mi aiuta a sentirmi meno solo...mi da l'impressione di stare comunicando con qualcuno....oltrecchè con me...Scrivendo cerco di tirare fuori ciò che sento dentro. Però non basta...il silenzio resta silenzio, rotto solo dal ticchettiò dei tasti del computer col quale scrivo. ...A volte parlo con me stesso e con Cyn...però Cyn...non risponde più.. |
AuthorGiorgio Lo Cicero Archives
September 2019
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