Palermo: Ore 12:32 Sabato 23 e domenica 24 luglio sono andato con mia sorella e alcuni suoi amici sulle Madonie a Piano Battaglia. Circa 1 ora e 20 minuti in auto da Palermo. Allontanarsi dalla città mi fa sentire meglio. I siciliani non sono amanti della montagna e in quei luoghi si cammina praticamente soli...è rarissimo incontrare qualcuno nei cammini durante il fine settimana e quasi impossibile durante la settimana. In quei luoghi, giorni fa, avevo cosparso anche parte delle ceneri del mio amore e ritrovarmi la, immerso nella quiete, mi mette ancora più in contatto con Cyn. L'aria lì è fresca...accarezzo gli alberi camminando...mi fondo con la natura, mi sento parte di essa e mi sento in risonanza persino con le pietre. Camminavo e parlavo col mio amore...le chiedevo di aiutarmi a raggiungere la pace e l'accettazione...cercavo di mostrarle attraverso i miei sensi ciò che sentivo al cospetto di tanta natura...ah....magari le avessi trasmesso qualcosa delle innumerevoli sensazioni che provavo di fronte a quei paesaggi. Ad ogni passo che facevo mi rendevo conto che, pur non sapendo cosa farò della mia vita, vivere nella natura mi fa star bene...Respirare aria pulita eivere per se stessi con semplicità e non in funzione delle mode o dei giudizi....Le piante e la natura che Cyn adorava....la vita che Cyn avrebbe voluto avere...(ho perso anche la mia compagna di progetti comuni)...non riesco più a vivere nel caos della città...il pensiero di andare a Buenos Aires mi fa star male....però...era la città del mio amore...il luogo dove il mio amore, prima di conoscere me, pensava di vivere per sempre... Ho bisogno di pace...la natura mi aiuta e mi trasmette calma....Arrivati in cima, su Pizzo Carbonara, mi sono sdraiato a riposare...mi sentivo fuso con la terra...con tutto l'ambiente....La Natura era amica. Al rientro a Palermo...il traffico, la gente, i clacson....il caldo umido. Ho dormito così così...ho fatto dei sogni pesanti....Cyn ritornava...ed io ero un po' arrabbiato con lei per il fatto che non volesse parlare della morte fisica e ancor meno accettarla...e che non avrebbe lasciato nessuna parola scritta...nessun bigliettino....Era un ritorno al passato con la consapevolezza di non poter evitare il futuro e mi faceva male...e poi....il sogno ricorrente che da quando Cyn s ammalò, si ripropone da tanto tempo...Cyn decideva di lasciarmi e io ne soffrivo tantissimo...Mi sono svegliato con una forte angoscia...un'agoscia che ho tutt'ora. Lontano dalla tranquillità dagli alberi, dai paesaggi, dagli animaletti....mi sento nuovamente triste...ho nuovamente paura della "solitudine"....di una vita senza Cyn...senza la mia compagna di ogni istante. Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho vista, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! |
AuthorGiorgio Lo Cicero Archives
September 2019
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