Palermo: Ore 11:23
E' una domenica molto calda...tutti vanno al mare. La città è tranquilla e le spiagge sono una bolgia. L'umanità sembra programmata. Ci dicono quando devono essere le ferie. Si decide ad andare negli stessi posti. La gente si accolla l'idea di mettersi in auto durante i grandi esodi, come gli allevamenti durante la transumanza, per stare in coda ore e ore...sotto il sole. Che meraviglia con Cyn. Entrambi ci organizzavamo le ferie e i momenti di svago quando volevamo. La bellezza di andare in vacanza in controtendenza. Scegliere i luoghi di bassa stagione, partire senza code, non trovare le folle e pagare meno...solo perchè...ci distaccavamo dalle masse. Viviamo in una società che impone "democraticamente" gli stili di vita, come, dove e quando andare in vacanza,.. l'ossessione delle mete da raggiungere... Da quando nasciamo incomincia il lavaggio del cervello. I genitori ci dicono che dobbiamo mangiare questo o quello (frutto della loro personale conoscenza!) per crescere bene...poi ci dicono che dobbiamo studiare per potere guadagnare bene (gia perchè il denaro è una delle mete "fondamentali")...poi ci dicono che dobbiamo sposarci per avere dei figli e così via... Quanto sarebbe bella una società che ci dica che esiste solo una meta...star bene con noi stessi senza ledere gli altri. L'unica vera meta che dovremmo avere....e invece, creiamo surrogati di mete ed ogni volta che ne raggiungiamo una ecco che ce ne prefiggiamo un'altra....La meta diventa lo strumento della nostra "felicità"...Il mancato raggiungimento crea frustrazione. Il raggiungimento di un appagamento momentaneo prima di trovarne un'altra. Le mete sono come la droga...ne hai bisogno sempre di più. Devi vincere la gara, devi guadagnare, devi sposarti, devi avere figli, devi avere uno status importante....In una società strutturata in questo modo non avere mete significa essere dei fallimenti. In questi anni che ho vissuto con Cyn e mel mio cammino quotidiano per cercare la pace, dopo la sua morte fisica, ho appreso cosa significa vivere giorno per giorno. La nostra impossibilità, a causa della malattia del mio amore, di fare piani per il futuro ci ha in qualche modo obbligati a non fare progetti e non avere mete La nostra meta principale era la felicità giornaliera....avere il numero più alto possibile di momenti felici ogni giorno. Depurarsi del tutto dai "valori" distorti della nostr società è quasi impossibil però, cercare di ridurli il più possibile ci può aiutare a vivere meglio. Il raggiungmento della felicità non può dipendere da una meta. Sarebbe troppo roduttivo e problematico. Grazie a Cyn ho compreso quanto fosse bello condividere la mia vita con lei senza la necessità di avere delle mete particolari. Viaggiare. uscire a ballare, organizzare una cenetta.....tutto era bello ma collaterale....non indispensabile- Alla fine la cosa più bella era stare insieme e se il viaggio saltava organizzavamo qulcos'altro..... Mi rendo conto che se eliminiamo tutte le cose futili e inutili per il conseguimento della felicità (quali ad esempio l'auto bella, il gioiello, il raggiungimento dello status etc etc...) Resta sempre il problema di vivere nella società che è strutturata in funzione del denaro...averne un po' è quindi necessario per potere sopravvivere però....se lo considerassimo come necessario per sopravvivere e non anelassimo al super TV, allo smartphone, al gioiello, all'auto etc etc etc...qualsiasi lavoretto, senza stress, potrebbe darci il necessario per vivere. Ovviamente sono sogni. Un cambio sociale non avverrà mai a meno di uno shock economico di dimensioni colossali. Le mete sono superflue, inutili e creano più molti più dolori e problemi che gioie.. Dovremmo vivere senza mete...giorno per giorno...considerare che chi si prefigge delle mete è certamente chi ha problemi ad accettarsi così come è e chi ha tali problemi....non potrà mai essere felice perchè al raggiungimento di ogni meta continuerà sempre a sentirsi incompleto.e insoddisfatto. La malattia di Cyn ci ha insegnato questo.... Avevo trovato la mia compagna ideale...Io oggi sono triste. La mia unica meta deve essere il conseguimento della felicità....la sua assenza mi ha squilibrato e non riesco ancora a gestire bene i miei sentimenti....ho dificoltà a concentrarmi...però devo raggiungere la pace con me stesso che non deve dipendere da nient'altro al di fuori di me stesso... Cynthia Del Rio Fortuna, Ti ho amato dal primo momento che ti ho vista, ti amo e ti amerò per sempre. Che la morte possa un giorno concedermi il dono di reincontrarti! |
AuthorGiorgio Lo Cicero Archives
September 2019
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