Ore 18.46 di Buenos Aires
...Sono solo...si...tante persone si sono "offerte" di starmi vicino, però si sono solo offerte...alla fine...sono solo...come d'altronde è giusto che sia. In fin dei conti la solitudine o meglio...la compagnia del nostro io è la unica che avremo fino alla morte ed in qualsiasi momento. Così...è dura sbrigare tutte le pratiche burocratiche da solo...andare agli sportelli e raccontare il motivo per cui sei la...e trattenere le lacrime....Condoglianze ti dicono...Condoglianze...!!!...E' come un coltello che si muove su e giù nella piaga! Prima di uscire a lottare con la burocrazia ho scritto alla KLM per anticipare il mio volo in Italia. Ho bisogno di vedere i miei...! Sono stati gentilissimi...avendo appreso la ragione del mio cambio si sono prodigati e me lo hanno fatto senza alcuna spesa aggiuntiva!...Sapendo che avrei voluto portare con me le ceneri...mi hanno chiesto, sempre per email, come le avrei trasportate e mi hanno ricordato che documenti accompagnatori dovrò portare!... Sono scoppiato in lacrime...un viaggio che avrei voluto fare con lei (uno dei tantissimi fatti assieme) e che questa volta...dovrò fare col ricordo di lei!!...Sarà dura...sarà triste...! Decido di uscire...vado in bus al centro...mi sento come in una campana di vetro. Vedo tutto come se fossi lo spettatore nella sala di un cinema...a volte attraverso la strada senza quasi rendermene conto. Tanta gente attorno a me...ognuno col suo compitino sociale. Chi pulisce, chi guida, chi sta negli uffici, chi vende...ma con quale fine poi?...Viviamo in una società fine a se stessa. Che ci sia o no, non cambia nulla eppure....la gente, disperatamente, cerca di mantenere il proprio compito sociale affinchè questo tipo di società sopravviva! Tutti attaccati alla vita ma incapaci di goderla e sfruttarla positivamente. Attaccati alla vita in una società che gli lascia solo le briciole di tempo per se stessi...tutto il resto del tempo deve essere sacrificato per il sistema e...guai...se decidi di farla finita! Perchè mi domando? Chiaramente anche io non sono immune a ciò che il sistema tramanda da centinaia di anni...la preservazione dell'individuo contribuente!... Non ho mai creduto nll'inferno e nel paradiso. Per certe cose la penso come i buddisti. Credo che siamo energia. Energia che si trasforma e che per casualità va in un corpo o in un albero o in un animale...Morire è una evoluzione del processo vitale che poi potrebbe implicare una trasformazione. Andare all'inferno o in paradiso (se così vogliamo chiamarli) dipende solo da come moriamo...Se moriamo in pace con noi stessi il dopo sarà bello...se moriamo con rimorsi e non in pace con noi stessi, il dopo sarà...meno piacevole. Ma perchè non possiamo decidere noi quando farla finita? Perchè il suicidio non può essere una strada giusta come la scelta della vita? (Considerato comunque che la vita sulla terra non è eterna!) Io credo che il suicidio possa essere un problema e portarci all'"Inferno" del dopo solo se lo viviamo in modo triste e drammatico. Se siamo in preda alla disperazione e decidiamo di farla finita,, in qualche modo agiamo in maniera violenta , allora si, andremo all'inferno....perchè non moriremo in pace ma...Se decidiamo di suicidarci per raggiungere la nostra amata o i nostri amati o lo facciamo perchè stanchi di essere servi di un sistema che ci chiede ciò che non vogliamo dare, lo facciamo in pace e, con la convinzione di andare in un luogo fantastico, nuovo e differente...credo che il suicidio sarebbe un'alternativa meravigliosa ad una vita terrena triste e desolata! L'importante è che la decisione non sia frutto di un atto disperato ma la conseguenza meditata dell'anticipazione di una nuova vita. (e che la morte non avvenga in maniera violenta....(5 compresse di Morfina ad esempio sarebbero l'ideale...addormentarsi serenamente e risvegliarsi in un'altra vita) |
AuthorGiorgio Lo Cicero Archives
September 2019
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