Poprad: ore 13:37
L'avvento dei "Social" ha evidenziato la necessità di conferme. L'Ego si alimenta a colpi di "likes". Ieri, leggendo una frase di una delle mie conoscenti, sono scoppiato a ridere. "Abbracciatemi forte e ditemi che posso farcela" scriveva. La cosa comica è che non spiegava il motivo di questa frase, quasi a volere creare una "profonda" incognita nelle menti dei suoi follower... Se non mi dici di che si tratta...come posso dirti se ce la farai o no? Vuoi attraversare il Pacifico a Nuoto? Vuoi fare un Triplo salto mortale? Vuoi scalare il K2? Eppure...in decine, si sono appropinquati a scriverle frasi del tipo: "Si...ce la farai!!"...Qualcuno le domandava anche cosa fosse accaduto e però terminava affermando che si, comunque ce l'avrebbe fatta (pur non sapendo se volesse scalare il K2 o volare con la scopa di casa) :) Visitando la pagina di Trump vedo che ha oltre 24 milioni di Follower...Mi sembra incredibile eppure... Salvini poi ne ha oltre 3 milioni...ma che dire della Chiara Ferragni con oltre 17 milioni di Follower? Facendo un calcolo rapido, semplicemente tra Salvini e Ferragni e volendo considerare un piccolo overlap, potrei affermare che ci sono circa 19 milioni di italiani che seguono questi 2 personaggi...uno dei quali passa il tempo postando selfie ritoccati che mostrano cio che non è e vestiti e oggetti firmati che spesso hanno come sfondo hotel a 4 e 5 stelle. Parliamo di quasi 1/3 della popolazione che va dietro a Gossip creati a tavolino. A questi si aggiungono i fan del Grande Fratello, di programmi dello spessore di Uomini e Donne etc etc...e, probabilmente, arriveremo a percentuali vicine al 90% (Esclusi neonati ) Mi domando allora quanti Follower avrebbero oggi Kafka, Van Gogh, Shubert, Oscar Wilde, Edgar Allan Poe, Nietzsche...Tutti geni che morirono in povertà e quasi sconosciuti e che oggi, quelle masse che non diedero loro il valore che meritavano, li citano pure (probabilmente anche senza comprendere il significato di ciò che citano . Però "Citare è Fashion" ) Se parli e hai pensieri non comprensibili dalla massa...non potrai mai avere dei follower. La massa ha bisogno di conferme e le conferme me le può offrire solo chi è come me. Sebbene non sia un fan del Quoziente Intellettivo come misura universale e per semplificare con un esempio si potrebbe dire che. Un 87% della Popolazione ha un Quoziente Intellettivo che ricade nella fascia 80 (Basso) e 109 (medio) un 5% Arriva a 129 (Sopra la media) e un 2% è considerato Genio: otre i 130. Il restante 6% circa va sotto gli 80... A voi la decisione di abbinarli ai personaggi del calibro di Salvini o Ferragni...o anche abbinarli a noi stessi. E' facile comprendere come la massa sia l'87% (80-109) della popolazione e questo ci fa capire perchè si votino certi elementi, perchè esista la povertà, perchè ci siano le guerre... Più mi avvicinerò alla massa e più consensi avrò. Questo non significa che chi rientra nel 2% non possa manipolare la massa (per la manipolazione comunque non serve semplicemente un Quoziente Intellettivo medio alto...servono anche altre "doti"! ) e ottenere consensi ma, probabilmente, quel 2% avrà interessi di altro genere piuttosto che avere consensi da parte di una massa mentalmente inferiore...e si...probabilmente avranno anche difficoltà ad interagire e sarà molto facile che restino da soli. Se parlo di Calcio, avrò milioni di persone con cui condividere i miei pensieri...se parlo di meccanica quantistica, probabilmente dovrò ricercarli col lanternino e...a meno di non frequentare certi salotti ristretti, probabilmente non troverò alcuno con cui potere discutere dei miei pensieri e potrò pertanto, al massimo, consolarmi con dei monologhi allo specchio. Potremmo dunque affermare che il numero dei "likes" e i follower, in senso generale, siano inversamente proporzionali allo spessore delle nostre argomentazioni? (Tanto più futili sono tanti più consensi avremo) Direi che è estremamente probabile. Ho appena creato un nuovo "Blog" nel quale espongo le mie foto e le mie ricerche sul comportamento umano PerceivingU.com Poprad: ore 14:15
Superdeterminismo: è un termine introdotto negli anni '80 da John Bell Durante un'intervista di BBC Radio 3, Bell propose l'idea di un "superdeterminismo" che potesse spiegare Il "Quantum Entanglement" e la "capacità" di 2 particelle di comunicare tra oro istantaneamente, ovunque fossero e qualsiasi dstanza tra loro si trovassero. "Il libero arbitrio è un'illusione - che ci fa uscire dalla crisi" I superdeterministi non riconoscono l'esistenza di reali possibilità (di scelta) in qualsiasi parte del cosmo. Una breve parentesi sulla quale ho gia scritto parecchio in precedenza. Immaginiamo, dunque, seguendo il principio del "Superdeterminismo" che tutto sia gia predeterminato. Poco importa se siamo prte di un Videogame o di qualsiasi altra cosa...Fortuna e Sfortuna sono 2 concetti che ci servono solamente come "capro espiatorio". Non esistono in realtà ma ci servono a trovare un colpevole o una ragione intangibile che giustifichi una data situazione nella quale ci siamo venuti a trovare. I termini Fortuna e Sfortuna possono anche essere sostituiti da "Dio", Santi vari e Dei di qualsiasi altra religione. Poco importa, la ragione è sempre la stessa: trovare una giustificazione ad una data situazione. Comprendo che l'idea di un "Tutto predeterminato" per la mente di taluni possa essere qualcosa di inaccettabile in quanto priverebbe loro dell'illusione di potere scegliere...ma, in fin dei conti, ognuno di noi può crearsi le illusioni che desidera. Albert Einstein, in una lettera (3 dicembre 1947) a Max Born, come tradotto da Max Born nel suo libro: Natural Philosophy of Cause and Chance (1949), Capitolo 10, p. 123 " Devo ammetterlo, non ho prove del fatto che tu abbia il libero arbitrio, ma di certo mi piace il libero arbitrio e non sarai mai in grado di mostrare il contrario. Questo tipo di discussione può spesso girare in tondo. È logicamente possibile, ma totalmente poco interessante, un po 'come il solipsismo che afferma che io sono l'unica persona al mondo e che tutti gli altri sono solo un'illusione che abita nella mia mente. " Einstein non amava la meccanica Quantistica in quanto questa tendeva a fare crollare alcune delle sue teorie. Il "Quantum entanglement", infatti, risultava inspiegabile ad Einstein e fu proprio esso, probabilmente per difendere la sua Teoria che afferma che nulla può viaggiare oltre la velocità della luce, ad affermare che, probabilmente, le 2 particelle "entangled" riuscivano a comunicare tra loro in modo tanto istantaneo, forse, perchè gia era tutto..."Predeterminato"! Il punto è che, in fin dei conti, qual'è la differenza tra un mondo in cui tutto è predeterminato e un mondo in cui nulla è predeterminato se, comunque, in entrambi i casi, non saremmo in grado di conoscere il "futuro"?... Se riflettiamo un poco, tutte le nostre azioni, il nostro modo di pensare, i nostri comportamenti sono influenzati da ciò che ci circonda. Di realmente "nostro" non c'è nulla. Ci illudiamo di pensare o agire in un certo modo per nostra scelta ma in realtà...qualsiasi azione e qualsiasi pensiero provengono da informazioni che abbiamo ricevuto e che ci hanno portato a quel punto. Penso che accettare che tutto sia predeterminato e che Fortuna e Sfortuna non esistano, in fin dei conti, se riduciamo il nostro Ego , non sia poi una cosa così terribile. Non siamo liberi fin da quando nasciamo (nessuno infatti ce lo chiede prima)... Penso che se riuscissimo realmente ad accettare che tutto è predeterminato vivremmo decisamente meglio. Se ì "scritto" che dovrai andare in guerra...ci andrai, che ti piaccia o meno...la differenza la farà l'accettazione. Se lo accetterai ci andrai con uno stato d'animo sereno, se non lo accetterai ci andrai da depresso. Se è "scritto" che diventerai ricco, lo diventerai comunque e se è scritto che diventerai povero....lo diventerai comunque. Poco importa quello che farai e, comunque...tutto ciò che farai sarà gia, predeterminato. Fortuna e Sfortuna esistono solo nel vocabolario. Dobbiamo provare ad immaginare l'"Universo" come l'insieme di miriadi di particelle che fluttuano...e dobbiamo provare ad immaginare noi come una "coscienza"... Nel momento in cui "osserviamo" talune particelle ecco che queste collassano (meccanica quantistica) e danno origine ad una data realtà in un determinato istante alla quale la coscienza attribuisce un significato (soggettivo). Il punto è che però noi siamo semplicemente dei semplici osservatori e non possiamo in alcun modo cambiare gli eventi. Ho appena creato un nuovo "Blog" nel quale espongo le mie foto e le mie ricerche sul comportamento umano PerceivingU.com Poprad: ore 13:35
Penso a quanto più semplice sarebbe la vita se, semplicemente, accettassimo le cose per come sono. Se non lottassimo contro la corrente. Se abbracciassimo l'idea che non facciamo qualcosa per una ragione, che non abbiamo uno scopo, che non possiamo cambiare il destino attraverso le nostre azioni, che il nostro futuro non dipende da noi. Su una cosa devo convenire: La nostra mente è estremamente creativa e può portarci a pensare in qualsiasi modo. Un accadimento può avere milioni di interpretazioni ed è questa la causa che porta a stati emotivi differenti, Un evento che a me appare in un certo modo ad un'altra persona può apparire in un modo totalmente differente e la sua lettura può essere diametralmente opposta alla mia. Il problema è proprio questo. La nostra logica limitata e le chiavi di lettura che diamo. Le chiavi di lettura, dunque, non possono prescindere dalla logica della nostra mente e dagli istinti basici (dei quali ho gia scritto qualcosa in precedenza) la logica limitata dai neuroni e dalle sinapsi neurali che possono agire solo in un determinato modo...Per questa ragione, ad esempio, per cercare di comprendere e spiegare un elemento e persino l'Universo usiamo la matematica. Probabilmente è un approccio totalmente errato ma è l'unico possibile al nostro cervello. Il punto, comunque, non è addentrarsi nello studio del cervello ma cercare di comprendere che la nostra logica limitata supportata dell'istinto base alla conservazione, tendono a dare delle chiavi di lettura della vita che, probabilmente, sono errate. La Bibbia è un testo antichissimo...Non sappiamo bene da dove provenga...eppure "esiste". La Bibbia ci parla di un Dio Potente e Onnisciente; Dio sa tutto quello che accadrà fino alla fine della storia stessa (Isaia 46:9-10), conosce anche i nostri stessi pensieri, prima ancora di averli esternati (Salmo 139:4). Conosce i nostri cuori da lontano; ci ha persino visti nel grembo materno (Salmo 139:1-3; 15-16). Salomone esprime questa verità perfettamente quando dice: “tu solo infatti conosci il cuore di tutti i figli degli uomini” (1 Re 8:39) La Bibbia poi ci parla anche del "Libero Arbitrio". Il nostro futuro dipende in larga misura da noi. La Bibbia ci incoraggia a ‘scegliere la vita, ascoltando la voce di Dio’, scegliendo cioè di ubbidire ai suoi comandi (Deuteronomio 30:19, 20). Questa possibilità che ci viene offerta non avrebbe senso, e denoterebbe addirittura crudeltà, se fossimo privi del libero arbitrio. Invece di costringerci a fare quello che dice lui, Dio fa appello al nostro cuore: “Oh se tu realmente prestassi attenzione ai miei comandamenti! Allora la tua pace diverrebbe proprio come un fiume” (Isaia 48:18). Su questi 2 concetti la chiesa ha costruito un impero ma se vogliamo cercare di analizzarli bene...forse troveremo delle letture molto diverse da quelle date dagli "interpreti ufficiali" del testo. Partiamo dal concetto di Onniscienza legato a quello di Libero Arbitrio: La capacità dunque di questo Dio di sapere ogni cosa di noi, futuro incluso e allo stesso tempo la sua "democrazia" di lasciarci liberi di scegliere il nostro cammino. La riflessione sorge spontanea: " Se Dio sa gia , ancora prima della nostra nascita, cosa faremo nella nostra vita...il libero arbitrio non ha più senso. Mi spiego meglio. Se Dio sa gia, prima che io nasca, che io sarò un criminale......sa gia che non cambierò strada...Dio lo sa perchè sa tutto. Allora perchè, pur sapendolo, mi fa nascere? Il Libero Arbitrio ci sarebbe realmente se Dio non sapesse come finiranno le cose e quindi, in quel caso, potrei sorprenderlo...ma visto che Fio sa gia tutto, il "libero Arbitrio" è semplicemente fittizio, non esiste. Il testo riporta; "Invece di costringerci a quello che dice lui, Dio fa appello al nostro cuore"...Ma Dio...sa benissimo gia molto prima come andranno le cose. E' come se io mettessi una gallina in gabbia e aprissi 2 sportelli che comunque la porteranno, entrambi, ad una pentola bollente...Io so gia come finirà ma alla gallina ...starei dando il libero arbitrio di scegliere... Si tratta davvero di "Libero Arbitrio"? E comunque, Dio che sa tutto...conosce anche in anticipo quale sportello la gallina sceglierà quindi il "libero Arbitrio" proprio non esiste. Cosa succede, dunque, se cambiamo la chiave di lettura? La Bibbia, chiaramente, ci dice che è TUTTO gia scritto. Tutto Predeterminato. Che c'è un "Creatore"/"Programmatore" del nostro Universo che sa gia tutto in anticipo. Come il programmatore di un Video Game. Oggi è domenica e riflettevo su come in quasi tutto il mondo la Domenica sia un giorno non lavorativo. Wow, pensavo...non siamo in grado di metterci d'accordo su tantissime cose ma, guarda caso, ci siamo messi tutti d'accordo sulla Domenica festiva per tutti...oppure è semplicemente una "regola" del gioco ed è per questo che tutti ce la siamo ritrovata senza opporre resistenza? Ho gia scritto sul fatto che ci solletica l'idea che il successo dipenda da noi. Questa però è semplicemente una idea radicata dal "programmatore" per non farci entrare in depressione. Se ti dicessero tu sei povero e morirai di Cancro fra 15 anni...probabilmente non potresti cambiare il tuo destino (in quanto gia scritto) ma...lo vivresti estremamente male. La tua mente allora ti fa credere che lavorando sodo, che comportandoti in un certo modo, potrai avere le stesse possibilità del signor Ferrero che è Miliardario. L'Illusione è semplicemente parte del programma...è quella che ci fa andare avanti nel gioco. L'Universo a noi conosciuto ha un Codice, Il nostro corpo ha un Codice...Tutto è Codificato/Codificabile...proprio come un Video Game. Probabilmente se viaggiassimo alla velocità della luce in alto nello spazio e rompessimo le barriere spazio/temporali .... ci ritroveremmo alle spalle di noi stessi (In qualche modo Einstein lo affermava)...in pratica, dunque, non andremmo da nessuna parte. Il mio invito, dunque, è a cercare di smettere di cercare ed imparare ad accettare. Se decido di non cercare un lavoro, avrò le stesse possibilità di successo o di insuccesso di chi, invece, lo ricerca assiduamente, semplicemente perchè tutto è gia scritto. Accettarlo ci aiuterà a trovare la pace e la serenità. Ho appena creato un nuovo "Blog" nel quale espongo le mie foto e le mie ricerche sul comportamento umano PerceivingU.com Poprad: Ore 13:42
Per comprendere certi concetti dobbiamo provare a ripulire il nostro cervello dalla maggior parte di idee che ci sono state inculcate fin dalla nascita. L'alone di "bellezza" con cui è stato dipinto l'amore e l'aspetto tenebroso con cui è stato rappresentato l'odio. Il romanticismo con cui sono stati rappresentati i sentimenti...e qualsiasi altra idea che provenga da una mera elaborazione mentale e nulla abbia a che fare con una reale oggettività. Sono tutte menzogne create a tavolino. Sono semplici interpretazioni e rappresentazioni cerebrali che nulla hanno a che fare con l'oggettività. C'è amore tra il nucleo di un atomo e gli elettroni che gli girano attorno?... Ma se quegli atomi uniti ad altri atomi creano forme a noi visibili ecco che il nostro cervello, a causa delle informazioni ricevute negli anni e nei secoli, decide di dare una sua interpretazione e dunque...se vedo milioni di atomi aggregati che danno forma percepibile ai nostri sensi di 2 esseri umani che si muovono in un certo modo e che mi danno l'idea di interagire in una data maniera...sarò portato a dare interpretazioni che, altrimenti, agli atomi stessi non avrei potuto dare. Ci hanno insegnato cosa sia l'amore e quanto sia meraviglioso e ci hanno detto quanto la così detta apatia sia qualcosa di terribile. Quando vedo 2 persone abbracciarsi sono portato a pensare che abbiano emozioni più "belle" rispetto a 2 persone che si incontrano senza salutarsi e che proseguono per il loro cammino. E' davvero corretta la mia interpretazione? Cosa mi porta a pensare che il comportamento di 2 persone che si abbracciano sia un bel comportamento? Facciamo un salto spaziale e, magicamente, ritroviamoci in Oriente...Come un Drone sorvoliamo le montagne del Tibet e avviciniamoci ad un tempio Buddhista. Ora, visto che il Drone potrebbe essere rumoroso e potrebbe, pertanto, interrompere la pace dei monaci che nel tempio risiedono, trasformiamoci in fantasmi in modo da potere spaziare indistrurbati e senza disturbare nei loro luoghi. Entriamo allora in uno dei loro tempi...Il silenzio pervade l'ambiente che di tanto in tanto viene interrotto dal suono di un Gong...Le candele nelle lanterne illuminano le sagome dei monaci seduti sul pavimento con le gambe incrociate che con gli occhi chiusi restano immobili e non mostrano quasi alcun movimento, come se avessero persino smesso di respirare. Questa visione mi fa fare un salto temporale di qualche migliaio di anni e ripenso allo stesso Buddha che, proprio grazie alla meditazione, raggiunse il Nirvana. Nirvana; "Nel buddismo, la felicità consistente nella assenza di ogni sensazione e quindi anche del dolore. - Condizione estatica, corrispondente al puro godimento dello spirito o all'annullamento di ogni concreta realtà " Il Nirvana dunque è la massima aspirazione a cui anelare. Quello stato emozionale che ci porta alla pace totale. Ma come verrebbe interpretato, dalla cultura moderna (specie occidentale) il Nirvana? Assenza di ogni sensazione: Questo significa non avere sentimenti positivi e negativi, non provare emozioni positive o negative....allontanarsi totalmente da tutto ciò che c'è stato insegnato e dalla cultura del : "Via col vento", del "Soffrire per amore", del "Piangere di gioia" etc etc etc...Il Nirvana potrebbe essere considerato come uno "Stato Apatico". A me però hanno sempre insegnato che i sentimenti sono una cosa bellissima. Che l'empatia è fondamentale per vivere in armonia...eppure...quei monaci studiano anni e dedicano la loro vita per potersi avvicinare sempre di più al Nirvana, cioè ad uno stato di apatia! Possibile mai? Voglio capire! Quale è la massima aspirazione emotiva che possiamo avere? Dopo anni e anni di riflessione io sono arrivato al punto di pensare che la massima aspirazione emotiva sia la Pace. Consideriamo la Pace come una linea che si trova su un punto Zero. Quando sono in pace, dunque, mi toverò in una situazione neutrale...Sarò in pace con tutto...accetterò tutto...non avrò odio ma non avrò nemmeno amore...sarò in una situazione di Nirvana. La Felicità, infatti, prevede l'uscita della linea dal punto zero in quanto è un Picco. La Felicità non è fine a se stessa...Per essere felice, a differenza dell'essere in pace, occorre una ragione. Un regalo ricevuto, una vincita, il fatto di essere vivi, essersi innamorati di qualcuno etc etc. Il venir meno della ragione della Felicità, si trasformerebbe in Tristezza o comunque ci farebbe abbandonare quello stato. La Felicità, pertanto, è una situazione assolutamente instabile. Per la Tristezza valgono le medesime affermazioni ma con una lettura opposta. Qualsiasi "Sentimento" presupponga un elemento che lo scateni (Amore, Odio, Amicizia...) è una condizione emotiva destabilizzante e qualsiasi condizione emotiva destabilizzante tende ad allontanarci irrimediabilmente dalla Pace. Questa mattina ho avuto una discussione costruttiva con Mirka e mi è venuta in mente l'immagine di una Slackline. Avete predente quelle corde/cinghie tese e lunghe che uniscono 2 punti e sulle quali gli equilibristi camminano? Quella è la slackline. Penso che la Slackline potrebbe essere una buona metafora per rappresentare la Pace (proprio la Slackline sulla quale l'equilibrista cammina)...Attorno a lui può accadere di tutto...terremoti, maremoti, eruzioni vulcaniche (Sentimenti destabilizzatori)...fino a quando l'equilibrista continuerà il suo cammino lungo la Slackline, la sua coscienza resterà in pace. La prima cosa dalla quale, putroppo, non possiamo prescindere è la Natura Umana e l'istinto basico di sopravvivenza. Questo è l'istinto più basico che, comunque, ci impedisce di raggiungere il Nirvana, in quanto una pace (teorica) totale, prescinderebbe anche dalla ricerca del cibo stesso e quindi presupporrebbe la mancanza assoluta di attaccamento alla "Vita Terrena"... Diciamo dunque che possiamo avvicinarci alla Pace/Nirvana ma nessuno, che abbia un attaccamento materiale alla vita terrena, potrà mai raggiungerlo pienamente. Parlando, dunque da esseri normali e accettando il fatto di volere comunque sopravvivere...possiamo cercare di avvicinarci il più possibile al Nirvana e possiamo cercare di vivere il più possibile in uno stato di pace emotiva. Ma perchè allora siamo stati indottrinati sulla "Bellezza" dell'Amore , dei sentimenti e dell'Empatia? Guardiamoci attorno per renderci conto di cosa sia la società che abbiamo costruito. La Vendita dei concetti Emotivi è un Business. Amore porta al matrimonio (business) porta ai figli porta alla loro istruzione (spese e contro spese) porta ad un aumento demografico (maggior fatturato di industrie alimentari e farmaceutiche), porta ai regali etc etc...Quanto è bello l'"Amore" per il business!! Ma l'Amore è anche Religione e grazie ad esso le sette proliferano e creano altri imperi economici...Amore è Denaro, prima di tutto. Cosa dire dell'Odio?...Delle Guerre e del giro di denare potere attorno ad esse? Grazie all'Empatia possono crearsi i gruppi economici, le sette, i regimi,i movimenti politici, le corporation...Se non ci fosse "Empatia" non ci sarebbe comunicazione emotiva tra gli esseri umani e non sarebbe possibile esercitare alcun tipo di potere su altri individui. Un essere "Apatico" (e quindi attaccato a nulla) non è manipolabile...non puoi minacciarlo di privarlo di qualcosa...Un essere Empatico è super manipolabile. Maggiore è l'empatia maggiore sarà la propensione ad essere manipolato. Il sistema sociale che è stato creato ha bisogno di esseri estremamente empatici in modo da poterli manipolare e dare la possibilità a pochi di esercitare il potere. Accettare l'idea che i sentimenti sono semplicemente una invenzione sociale con un fine ben preciso è difficile e presuppone una apertura mentale non comune. Presuppone il mettere in discussione tutto ciò che si è imparato accettando il fatto che gran parte della nostra vita si è basata sulla menzogna. L'idea che i sentimenti siano meravigliosi è semplicemente una idea falsa in quanto il sentimento è semplicemente uno stato artificiale in cui emotivamente veniamo a trovarci e che ha radici in un sistema ben definito...se cambia il sistema cambieranno anche i sentimenti , la manifestazione di essi e i nostri atteggiamenti. La Pace è l'unico stato emotivo indipendente e fine a se stesso. Per essere in Pace occorre semplicemente portare a zero il nostro stato emozionale. Per essere in pace non serve il denaro, la casa, l'amore....non serve nulla. Ho appena creato un nuovo "Blog" nel quale espongo le mie foto e le mie ricerche sul comportamento umano PerceivingU.com Poprad::Ore 12:48
Amiamo crogiolarci dietro l'idea che, in fondo, l'essere umano è fondamentalmente buono e sono gli "eventi", le "cattive" compagnie, il contesto sociale "deteriorato" in cui si vive che trasformano un essere fondamentalmente buono in uno cattivo. Premetto che il concetto di bontà e cattiveria è assolutamente soggettivo in quanto dipendente da un aggrovigliato complesso di elementi della realtà in cui ci veniamo a trovare (I sacrifici umani prima erano parte integrante di un sistema socio culturale e ora sono banditi ma oggi, se si uccide in guerra si è eroi mentre se si uccide per conto proprio si è dei criminali, l'aborto è legale in alcuni paesi ed è un crimine in altri...etc etc...e così via ci sono migliaia di esempi che si potrebbero fare) Un'immagine che mi viene in mente è quella del neonato. Gia, appena nato, dopo qualche giorno, se gli mostrate un oggetto la prima cosa che fa è cercarlo di afferrare e poi, quasi certamente, all'atto di toglierlo lo stringerà forte per comunicarvi l'intenzione che non intende mollarlo. Questa è parte della natura umana "basica" che, assieme a quella della della sopravvivenza rendono l'essere umano, per l'appunto....umano. Quella che noi definiamo come "cattiveria" ma anche come "bontà" ha le radici su questi istinti primordiali senza i quali....non saremmo esseri umani. Facciamo un esempio che possa essere valido in chiave sia di "bontà" che di "cattiveria" Un ladro entra in casa per prendere ciò che è "mio" e io gli sparo e lo uccido. Un atto che viene suggerito dal mio istinto basico di mantenere ciò che è mio e dalla paura eventuale di perdere la vita e quindi...per salvarla, ne sacrifico un'altra. Dunque l'istinto di sopravvivenza mi porta a sacrificare una ita per salvarne un'altra. Una persona sta annegando...mi tuffo in acqua e per salvarla muoio. Anche in questo caso, questo atto di "bontà" è semplicemente suggerito dal mio istinto di sopravvivenza della specie...cerco di salvare una vita, rischiando la mia, per "salvare la specie"... Sebbene io sarei considerato un eroe, non ho fatto altro che seguire il mio istinto basico, quello per cui siamo programmati. Non ho un merito particolare. L'istinto basico ci porta ad aggredire gli ambienti in cui viviamo per renderli più consoni alle nostre esigenze. Poco importa se distruggiamo milioni di altri piccoli o grandi ecosistemi, la cosa importante è salvaguardare la nostra specie. Per specie intendo più genericamente quella umana, relativamente alle azioni macrosociali (ad esempio cercare un altro pianeta su cui andare a vivere dopo avere distrutto il nostro) o più semplicemente circoscrivo il discorso ad un gruppo (familiare ad esempio) relativamente alle azioni microsociali. (ad esempio cercare una casa migliore con cui trasferirmi con la famiglia) Entrambe le azioni, comunque, hanno delle finalità analoghe sebbene orientate a differenti ambienti. L'istinto basico è strettamente legato all'Ego. Io ho coscienza di me stesso in quanto individuo differente dagli altri e, pertanto, difenderò la mia unicità in primo luogo e poi, in ordine gerarchico quella degli elementi a me più prossimi (ambito microsociale) fino a quello degli elementi più lontani ed appartenenti alla mia stessa specie (ambito macrosociale) E' chiaro che, con questi presupposti, le guerre, gli atti criminali (per come sono intesi nel nostro sistema sociale), le violenze, le oppressioni....non potranno mai terminare per il semplice fatto che fanno tutte capo ai nostri istinti basici ossia proteggere noi stessi e ciò che abbiamo. D'altronde, se facciamo un'analisi realmente approfondita e leale dei nostri comportamenti...troveremo milioni di incongruenze e contraddizioni. Gia il semplice fatto di "rattristarci" di fronte all'immagine di un bambino denutrito e poi, 30 minuti dopo uscire con gli amici ed andare a mangiare al ristorante denota una incongruenza tra 2 comportamenti a distanza di 30 minuti. E' un esempio ma ne potrei fare milioni. Siamo tristi per i poveri del terzo mondo ma non abbiamo problemi a comprare merci fatte da multinazionali che sfruttano la manodopera schiava a basso costo...non abbiamo problemi per il semplice istinto basico di poter possedere ciò che desideriamo. Volere qualcosa è un istinto basico al quale, i tempi, aggiungono sfumature secondarie e influenzano l'oggetto del desiderio. La moda ad esempio è una sfumatura secondaria. ma il volere un vestito per coprirsi dal freddo è un desiderio basico. Ben venga la raccomandazione per mio figlio se posso fargli avere un posto di dirigente...Anche in questo caso entra in gioco l'istinto basico della sopravvivenza della specie (microsociale) Gli standard di "bontà" e "cattiveria" sono stati semplicemente creati per mantenere in piedi un sistema. La consapevolezza di come è la "natura Umana" ha reso necessaria l'istituzione di milioni di regole il cui compito è garantire la sopravvivenza del Sistema stesso. Volendo lavorare di fantasia, verrebbe allora spontanea la domanda: "potremmo, con un'alterazione del DNA, per esempio, cambiare la Natura Umana?" La risposta è NO in quanto non potremmo sopravvivere all'ambiente che ci circonda. Un essere umano al quale venisse sottratta la propia "natura", non avrebbe interesse a procreare, non avrebbe paura della morte, non avrebbe interesse di appropriarsi delle cose altrui....questo lo renderebbe più simile ad un Dio ma...un Dio senza futuro...che sarebbe destinato ad estinguersi. ...e allora tutti gli "sforzi" per avere un mondo migliore sono vani?... Direi di SI... per il semplice fatto che il concetto di "migliore" applicato agli esseri umani ha un significato che non può prescindere dalla sua stessa natura. Ho appena creato un nuovo "Blog" nel quale espongo le mie foto e le mie ricerche sul comportamento umano PerceivingU.com Palermo: Ore 13:59
Ricordo che quando ero bambino e vedevo una donna di 40 anni pensavo: "Wow...chi andrebbe con quella vecchia?"... Oggi che ne ho 50, le trovo anche attraenti. Questo pensiero mi ha portato a riflettere ulteriormente su come l'essere umano tenda ad abituarsi a tutto e come una cosa dapprima "brutta", in mancanza di alternative, possa apparire bella o per lo meno accettabile. "Il paradosso di Easterlin (Easterlin Paradox) o paradosso della felicità è una nozione introdotta nel 1974 da Richard Easterlin, professore di economia all'Università della California meridionale e membro dell'Accademia Nazionale delle Scienze, il quale, ricercando le ragioni per la limitata diffusione[senza fonte] della moderna crescita economica, concluse che nel corso della vita la felicità delle persone dipende molto poco dalle variazioni di reddito e di ricchezza. Secondo Easterlin il paradosso consiste nel fatto che, quando aumenta il reddito, e quindi il benessere economico, la felicità umana aumenta fino a un certo punto, ma poi comincia a diminuire, seguendo una curva a forma di parabola con concavità verso il basso." Lo stesso vale per il contrario. L'adattamento che la nostra mente fa alle situazioni viene chiamato Adattamento Edonico. L'Adattamento Edonico serve in qualche modo come protezione. Per questa ragione un individuo che viene condannato all'Ergastolo o che è costretto a vivere senza diritti o in luoghi sporchi....alla fine si "abitua" e invece di suicidarsi, la sua mente inventerà ragioni per continuare a vivere. Io sono Palermitano e mi sono sempre meravigliato di come la gente potesse vivere in situazioni che, per altri individui sarebbero considerate infernali. Sporcizia, Estrema difficoltà di far valere i propri diritti, Amministrazioni pubbliche inefficienti, Trasporti pubblici inaffidabili, Burocrazie locale enorme, Spazi pubblici curati malissimo o non curati etc etc...e un enorme caos di gente irrispettosa delle regole che però si lamenta quando gli altri non le rispettano... Restavo incredulo e non comprendevo come non si assistesse a suicidi di massa dovuti alla terribile qualità di vita. La ragione è proprio quella dell'Adattamento Edonico. E' grazie a quello che un popolo, incapace di uscire dal letame, riesce a trovare una ragione di vita nel letame stesso. E' il "Miracolo" della Mente. L'Adattamento Edonico però può essere usato in modo malevolo da politici corrotti e senza scrupoli. Se si sfrutta l'Adattamento Edonico, si può portare un popolo alla schiavitù semplicemente regalandogli illusioni e facendogli credere che non ci siano alternative. Chi entra nella spirale dell'Adattamento Edonico, col passare del tempo, tenderà ad aggredire chi cercherà di fargli notare la situazione pietosa nella quale si trova. Il fatto, implicito, di sentirsi in qualche modo inferiore, farà emergere una sorta di autodifesa egoica. Con questi individui serve diplomazia. Occorre far notar loro che vivono nel letame in modo indiretto...senza offenderli nell'Ego. Usando perifrasi atte a far capire loro la situazione delicatamente. Parlar loro direttamente sarebbe come portarli brutalmente alla realtà e costringerli ad ammettere che alla fine si trovavano bene a sguazzare nel fango e, ancor peggio, a procreare anche in quelle condizioni. C'è un modo di "sfuggire" all'Adattamento Edonico? Non possiamo eliminarlo del tutto in quanto è parte della natura dell'essere umano. Ci adatteremo alla fidanzata/o, alla moglie/marito, alla Famiglia alla Casa... Possiamo dunque solo limitarlo. Il modo migliore di limitarlo e dunque non subirlo passivamente è cambiando. Tanto più cambiamenti faremo nella vita (Casa, amici, città, nazione, etc etc etc...) , tanto minori possibilità di adattamento avremo e tanto più il nostro giudizio potrà essere libero. Fermo restando che è la felicità ciò a cui ognuno di noi aspira, molto spesso tendiamo a scambiare il mezzo con il fine. Il Denaro, la Bella Casa, la Bella Auto......sono semplicemente il mezzo. Adattarsi alla Felicità non credo sia possibile (dico non credo in quanto non ho avuto la fortuna di essere perennemente felice) ma è certo, invece, l'adattamento ai mezzi. Cambiare costantemente i mezzi ci porta a metterli in secondo luogo e ci aiuta a concentrarci sul Fine (Felicità)...Questo però è un concetto che va contro al sistema in cui viviamo che invece ci insegna che debbano esserci dei punti fissi (Denaro, Famiglia, Casa, Status...) ...Tutto ciò, , favorisce l'Adattamento Edonico ci allontana dalla reale felicità e ci rende facilmente manipolabili. Ho appena creato un nuovo "Blog" nel quale espongo le mie foto e le mie ricerche sul comportamento umano PerceivingU.com Poprad: Ore 16:01
Oggi sono 3 anni...il 28 Aprile 2016 alle 15:28, Cyn se ne andava...dopo gli ultimi 5 mesi di grandi sofferenze! Il tempo passa...inesorabile...Quanti brutti ricordi sono legati a questo giorno...sebbene ce ne siano anche di belli ma in anni differenti. In questi anni ho cercato di elaborare la sua morte fisica in tantissimi modi...per superarla e per trovare delle giustificazioni più o meno valide per la mia mente....Spero tanto che ora sia energia e che risplenda nell'Universo... Si continua a vivere perchè si è parte del "Game" della vita...però i ricordi resteranno sempre indelebili nella mia mente e il giorno in cui anche la mia luce si spegnerà...forse anche io conoscerò la verità che si nasconde oltre la barriera della vita fisica.. Poprad: Ore 13:50
Non ringrazierò mai abbastanza mia madre per avermi reso libero. Mi ha sempre detto: "Segui la tua strada...io comunque sarò sempre con te, anche se sarai lontano". Da quando ero ragazzo sono stato abituato a mangiare ogni qualvolta ne avessi bisogno e senza la necessità di dovere mangiare assieme agli altri...Sono stato abituato che le "feste" sono semplicemente un espediente per fare agire le masse nello stesso modo e in maniera prevedibile...quindi...se a 16 anni avevo voglia di partire il 23 dicembre e passare il Natale e Capodanno per i fatti miei...ero liberissimo di farlo.... A dire il vero questo ha creato un legame con mia madre ancora più forte...un legame che non ha legami....Io so che posso non telefonare per 1 anno e mia madre non me lo rinfaccerà mai. Il concetto di libertà è molto ampio e nessuno può essere totalmente libero in quanto membri (forzati) della società in cui viviamo. Certo è che a questa situazione gia drammatica con la quale siamo obbligati a convivere, da buoni masochisti, cerchiamo di aggiungerne continuamente delle altre....e strato dopo strato ci ritroviamo con una montagna sopra di noi. Mia madre proviene da una famiglia tradizionale...per cenare la famiglia deve essere tutta a tavola...Il padre a capotavola e i figli ai lati......poi ci sono le feste comandate..le riunioni familiari...Insomma...il tipico micro mondo che ci allontana dalla realtà e crea micro cosmi auto definiti e limitati e che con forza vogliono differenziarsi dagli altri...La famiglia dunque diventa un organismo a se stante...e se ci riflettiamo è tipica dell'essere umano la necessità di volersi distinguere e creare isole... Comincia con se stesso auto determinandosi come individuo distaccato ( attraverso quello che chiamerei Ego Personale) ma poi, non essendo in grado di vivere autonomamente cerca sostegni fisici e morali ... Il primo più facile è la Famiglia... La Famiglia è una sorta di "Proprietà Privata Umana" con regole, tradizioni, rituali...... Poi crea la cerchia di amici....che comunque è indipendente dalla famiglia...Ma poi c'è il Villaggio, Il Paese, La Città, la Nazione, le Sette....sono tutte forme sociali che servono a dare una identità a chi ha la necessità di appartenere...Hanno tutte degli elementi simili... I Simboli di Appartenenza, Ad esempio la Famiglia ha il cognome, l'anello della bisnonna o quant'altro...La Setta ha lo stemma, la nazione ha la bandiera.... Quindi, un essere umano si trova ad appartenere a molteplici gruppi, senza i quali...non è più in grado di riconoscersi... L'avvento dei Social Media ha enfatizzato ancora di più questa necessità ed oggi...si aggiungono anche gli "Amici Virtuali" e i "Follower"... I "Likes" diventano vitali per l'alimentazione dell'autostima...Scrivere più post senza avere likes rischia di portare alla depressione... 😃 Ecco che in questo modo l'essere umano tende a radicare...e quanto minore è l'autostima tanto più forti e profonde dovranno essere le radici... Quanto più deboli siamo, tanto più abbiamo la necessità di supporto....tanto più abbiamo la necessità di sentirci amati e di appartenere ad un gruppo... La maggior parte dei momenti più belli passati...sono stati quelli con me stesso...in particolar modo, come oggi, le "Feste Comandate" passate in compagnia di me. Andare a fare 2 passi...vedere centinaia di persone fuori dalla chiesa (perchè era stracolma dentro) ...tutti vestiti "eleganti"...sbadigliare e "ascoltare" la messa... già...perchè chi appartiene al "circolo" dei cristiani a pasqua deve andare a messa...Ed io, invece, con la mia tuta da ginnastica, me ne andavo a far fitness camminando sotto il sole tiepido... Le strade deserte...tutti riuniti con le famiglie a fare sempre la stessa cosa...riunirsi per le feste comandate e mangiare... Grazie Mamma per non avermi fatto così!! Sono le giornate come oggi quelle che mi fanno sentire più libero....con meno Radici... Viviamo in un mondo con Radici Enormi...e siamo così abituati ad averne che pensiamo di essere felici.....Ci hanno detto che dobbiamo essere legati alla Famiglia perchè....beh...perchè è la famiglia...Poi ci hanno battezzati e ci hanno detto che dobbiamo essere legati alla Chiesa...ci hanno dato un Passaporto e ci hanno detto che dobbiamo essere legati alla Nazione e persino dovremmo sacrificarci per difenderla...insomma...un milione di stupidaggini che ci allontanano dalla realtà... Ieri guardavo un documentario sui Polli che vengono allevati negli stabilimenti per poi diventare McChicken (da McDonalds) ... Erano milioni....e la tizia che era là...diceva che erano FELICI....Poveri polli...chiusi all'interno di un sistema, sveglia ad un certo orario, cibo ad un altro...e poi....al macello....Beh....forse sentirsi felici era l'unica cosa che avevano per non entrare in depressione... Adattamento Edonistico. Oggi, camminando da solo...mi sono sentito davvero in compagnia e molto più in armonia con le piante, con gli uccelli e con la natura che mi circondava... Oggi per me è un bel giorno e sono felice di passarlo con me stesso.... Ho appena creato un nuovo "Blog" nel quale espongo le mie foto e le mie ricerche sul comportamento umano PerceivingU.com Poprad: Ore 13:05
Siamo "Coscienze" che creano materia attraverso la percezione; imprigionati da schemi "logici" oltre i quali non possiamo andare. Ognuno con le sue etiche, con i suoi principi, con le sue verità. Frutto di schemi rigidi e "logiche" provenienti da parametri e codici entro i quali siamo costretti a risiedere. Immaginiamo di essere semplice Coscienza. Dico immaginiamo in quanto, proprio a causa degli schemi logici entro i quali siamo relegati, non ci è possibile crederlo davvero razionalmente. La Coscienza diventa tale nel momento in cui incomincia a percepire ed elaborare informazioni...Una coscienza può sentirsi parte del "Tutto" o più semplicemente parte a se stante che differisce dagli altri. Immaginiamo dunque che il "Big Bang" di ognuno di noi avvenga nel momento in cui prendiamo coscienza di noi stessi e di ciò che è attorno a noi. Tornando a quanto scritto precedentemente, immaginiamo che la coscienza sia semplicemente in grado di elaborare eventi gia intercorsi con un ritardo temporale.. Un po' come un lettore di video. Un lettore di video ha uno schema elettronico ed un software gia programmato...Sarà in grado di leggere solo certi formati e solo fino a una certa qualità di immagine e di frame rate. Ecco come potrebbe essere la nostra Coscienza...Un lettore gia strutturato, chiaramente più sofisticato di un lettore video, ma decisamente primitivo ed in grado di leggere solo determinate informazioni. Abbiamo uno schema mentale pressocchè simile che però può avere numerosissime differenti sfaccettature che, sebbene possano sembrare molto diverse, in effetti fanno capo ad una stessa struttura logica oltre la quale non si può andare...Immaginiamo come delle onde elettromagnetiche che abbiano vari campi di oscillazione ma che comunque staranno sempre all'interno di un Range. La schizofrenia è fondamentalmente un disturbo del sé o disturbo dell'ipseità ( principio che afferma l’identità dell’essere individuale con sé stesso, detto soprattutto di esseri dotati di coscienza.). L'iperreflessività si riferisce a forme di autocoscienza esagerata in cui gli aspetti di sé sono vissuti come affini agli oggetti esterni. La diminuzione dell'affetto o della presenza di sé si riferisce a un senso indebolito di esistere come fonte vitale e autoincidente di consapevolezza e azione... (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/14609238 ) Pensate davvero che la schizofrenia sia una "patologia"? Semplicemente perchè la percezione cosciente è differente e le informazioni ricevute vengono elaborate in maniera che sfiorano il massimo range consentito dagli schemi mentali nei quali siamo imprigionati? Cosa dire del "Disordine" da Personalità Multiple? Un articolo pubblicato su The Journal of Consciousness Studies afferma che la coscienza non è una proprietà esclusiva degli umani, ma che l'intero universo è cosciente e che gli umani sono tutte manifestazioni delle sue molteplici personalità....(Quindi un individuo con personalità multiple ha semplicemente più forme di Coscienza...Se è una Patologia la sua...dovrebbe esserlo anche la nostra) Il Proposito, basato sulla ricerca sul disturbo dissociativo dell'identità negli esseri umani, è pensato per risolvere un problema perenne in filosofia: il "difficile problema" di trovare da dove proviene la coscienza e comprenderne la vera natura. Il difficile problema della coscienza può essere riassunto in questo modo: Gli esseri umani sono costituiti da un mucchio di materia (atomi) che si organizza nei sistemi biologici (organi sensoriali, cervello, ecc.), Ma se gli umani sono solo assemblee di vari sistemi, perché siamo in grado di riflettere su questi sistemi e avere esperienze individuali, soggettive? L'articolo continua qua: https://www.outerplaces.com/science/item/18618-theory-multiple-personality-disorder La struttura logica nella quale siamo racchiusi ci costringe a volare all'interno del nostro "Universo Logico Cosciente" oltre il quale non possiamo andare. Questo ci porta ad un continuo e infinito loop ... E' un viaggio senza ritorno quello di cercare di comprendere e spiegare cose che vanno oltre la nostra capacità di elaborazione (che non è intesa come intelligenza ma come Schema Logico, il che è ben diverso) . la Matematica (che è il mezzo sul quale noi basiamo qualsiasi ricerca scientifica) al di fuori dei nostri schemi e per spiegare cio' che c'è oltre le nostre Coscienze non serva assolutamente a nulla....che funzioni solo all'interno degli schemi mentali ma che al di fuori di essi (e per spiegare l'Universo, la materia Oscura...insomma...tutto ciò che c'è fuori delle Coscienze)....potrebbe non servire assolutamente a nulla. ... e tutto ciò che vediamo, potrebbe dunque essere semplicemente il "Film" di una realtà inesistente e semplicemente elaborata dalla nostra Coscienza attraverso degli Schemi Mentali e dei Codici all'interno dei quali siamo imprigionati... Ho appena creato un nuovo "Blog" nel quale espongo le mie foto e le mie ricerche sul comportamento umano PerceivingU.com Poprad: Ore 16:07
Se pensiamo che Einstein fosse un genio e quindi accettiamo il fatto che si può andare avanti nel futuro, dovremmo anche accettare l'idea che dunque...quel futuro gia esiste e quindi noi semplicemente viviamo con latenza degli eventi gia avvenuti. Se il futuro non fosse gia avvenuto, viaggiare in avanti nel tempo porterebbe al nulla... La necessità di credere che possiamo cambiare il nostro futuro ci porta all'interpretazione dei segnali della vita e alla ricerca dei significati che possano avere. Immaginarci come semplici lettori che, prendono coscienza, con un ritardo temporale, di eventi che sono gia avvenuti è un concetto che va a collidere con la struttura logica di cui la nostra coscienza è fatta. Eppure, quando guardiamo un film, sappiamo bene che si tratti del risultato di un montaggio di eventi costruiti seguendo un copione e comunque gia avvenuti. Nonostante ciò, molto spesso tendiamo ad emozionarci...a spaventarci...a sperare persino in uno o in un altro finale. Poco importa se siamo coscienti che si tratti di un qualcosa gia avvenuto e studiato a tavolino. La struttura della nostra Coscienza è fatta in modo tale che pensiamo a noi stessi come individui unici e in grado di potere cambiare le cose... L'idea di non essere attori attivi ma semplicemente dei lettori di eventi gia avvenuti non può essere accettata. Quella persona che camminava in spiaggia ed è stata colpita da un fulmine...è semplicemente una persona molto sfortunata che...se fosse andata da un'altra parte non sarebbe morta...Quel tizio che ha vinto alla lotteria una persona molto fortunata...Quell'altro che è diventato miliardario è un individuo molto capace che ha fatto le scelte giuste nei momenti giusti...Il ragazzo morto di Cancro, probabilmente, se avesse mangiato meglio, non si sarebbe ammalato...e quello che invece si è ammalato pur avendo mangiato bene...beh..è stato sfortunato. ... Accettare l'idea della predestinazione significa rifiutare l'idea della libera scelta e del potere cambiare le cose ... Significa avere la consapevolezza di non essere altro che "Coscienze" che percepiscono ed elaborano con ritardo eventi gia avvenuti. "Se non ti dai da fare non avrai mai un lavoro e morirai di fame"...Una classica frase...Quante persone fanno lavori che non hanno nulla a che vedere con i propri studi... A me è capitato tante volte di decidere di fare qualcosa e poi...un evento inaspettato, ha cambiato totalmente i miei piani. Io Fino al 2006 quasi non sapevo dove fosse l'Argentina....Nel 2007 ero in viaggio la e compravo pure casa...avrei poi conosciuto Cynthia e l'avrei sposata!...Incredibile...non era assolutamente in alcuno dei miei piani... Mia madre mi dice sempre... "Tutto sta scritto"...non so quanto ci creda realmente ma la meccanica quantistica ed anche una osservazione meno egocentrica dei fatti che avvengono attorno a noi e di cui prendiamo coscienza forse sono in grado di confermare che questa supposizione sia reale. Ho appena creato un nuovo "Blog" nel quale espongo le mie foto e le mie ricerche sul comportamento umano PerceivingU.com Poprad: Ore 13:00
La Teoria della Predeterminazione si basa su fondamenta non meno solide della Teoria della Relatività. Il problema è che riconoscere che noi siamo semplici pedine di un gioco gia determinato e, chissà, forse gia avvenuto, è difficile da intendere e soprattutto da fare accettare al nostro Ego. L'illusione/desiderio del "Libero Arbitrio" e di potere dunque, in qualche modo, cambiare le cose ci spinge a rifiutare questa teoria che quindi, difficilmente, diventerà popolare. Per questo motivo mi dirigo a chi ha una mente più aperta e cerca di mettere da parte l'Ego e l'illusione di essere speciale. Non è mia intenzione cambiare il modo di pensare altrui ma, semplicemente, invitare a considerare differenti possibilità che, forse, potrebbero mostrarci il mondo in modo differente. Partiamo dall'idea che non esiste alcuna possibilità (oggettivamente sperimentabile) che possa determinare con certezza che esista un mondo reale ed oggettivo al di fuori della nostra mente. Questo concetto implicherebbe dunque la sola esistenza di realtà soggettive. Apro gli occhi e di fronte a me vedo un tavolo...Quel tavolo, in realtà, è la proiezione di qualcosa all'interno della mia mente...Se non avessi gli occhi e non avessi un sistema di elaborazione delle informazioni...quel Tavolo non lo vedrei, o lo vedrei in modo differente. Se mi avvicino al Tavolo e lo "tocco" posso determinarne la superficie...il punto però è che quel Tavolo io non sono in grado di toccarlo realmente. La carica negativa degli atomi che formano quel "tavolo" collidono con la carica negativa della mia epidermide e la resistenza che si viene a creare è un segnale che il "mio cervello" interpreterà come "Tocco". Qualsiasi rumore che sentiamo in realtà è semplicemente uno spostamento d'aria che emette delle vibrazioni che il "nostro cervello" riceverà attraverso le orecchie e lo interpreterà come..."Suono/Rumore"... Ciò che noi percepiamo come realtà è un processo che coinvolge la nostra coscienza.(Primo principio del Biocentrismo) Gli esseri umani hanno un Codice Genetico...sono formati da Atomi ed Elettroni...e così come il corpo umano, qualsiasi elemento presente sulla Terra e probabilmente nell'Universo...Siamo semplicemente dei codici .... cambiano i codicie cambiano le forme e le azioni. Esattamente come in un Videogame. C'è qualcuno in grado di potere affermare che i personaggi di un videogame non abbiano una coscienza?.... "non disponiamo di un metodo valido per riconoscere la coscienza quando questa non può essere comunicata" (Giulio Tononi, uno dei massimi esponenti e studiosi di Neuroscienza) ... questo concetto potrebbe essere ampliato alle piante, alle pietre e a qualsiasi cosa. Torniamo ora alla realtà percepita (e dunque non oggettiva). Se è vero che non esiste una realtà oggettiva ma semplicemente una realtà oggettiva...è anche vero che fino a quando non percepiamo qualcosa, questa può esistere come può non esistere e, persino, può esistere e non esistere allo stesso tempo. Il principio di sovrapposizione è il primo postulato della meccanica quantistica. (Per comprendere certi concetti occorre, tuttavia, avere delle basi sulla Meccanica Quantistica sulle quali non potrò soffermarmi ma basterà documentarsi attraverso testi specifici.) Uno dei principi sui quali si basa la meccanica quantistica ha le basi sull'esperimento della "Doppia Fenditura" (https://it.wikipedia.org/wiki/Esperimento_della_doppia_fenditura ) In pratica, per riassumere, la "realtà" si forma nel momento in cui attraverso l'osservazione si fanno collassare le particelle. Tradotto in parole più semplici...fino a quando io non osservo il tavolo .... questo non esiste..o meglio, esiste e non esiste allo stesso tempo. Rimando anche all' esperimento del gatto di Schrodinger (https://it.wikipedia.org/wiki/Paradosso_del_gatto_di_Schr%C3%B6dinger ) In pratica esiste (Soggettivamente) solo ciò che percepiamo in un dato momento...(Attraverso i nostri sensi...pensieri inclusi). Lo so che è difficile da accettare e da capire. Pensiamo ad un videogame. Il personaggio del videogame (che potrei essere io) si trova in un determinato punto...sta camminando su di una strada e vede un certo numero di cose (auto, passanti, edifici, negozi etc etc)...il computer sarà intento a renderizzare (dare forma) a qualsiasi oggetto sia percepito o percepibile da me ma....non darà alcuna forma a scenari che si trovino altrove...Diciamo che resterà in piedi la possibilità che essi esistano nel momento in cui io li percpirò....Esisteranno e Non esisteranno, dunque, allo stesso tempo....Diciamo che ci saranno le prerogative per cui esistano nel momento in cui io deciderò di percepirle. Immaginiamo, ad esempio, che sto camminando in una strada A...il computer non renderizzerà nulla nella strada parallela B ma se io cambierò strada ed andrò nella strada B...ecco che il computer terminerà di renderizzare la mia realtà nella strada A e ne renderizzerà un'altra nella strada B. Secondo la meccanica quantistica, nessuno dei 10(elevato alla 80sima) oggetti subatomici che compongono l’universo osservabile ha esistenza reale o moto effettivo. Le uniche cose reali, insiste la teoria quantistica, sono gli eventi osservati che emergono dalle possibilità indistinte che sempre esistono (Oltre il Biocentrismo di Robert Lanza) Einstein affermava che la velocità della Luce non è superabile e dimostrava la profonda correlazione tra velocità e tempo. Se, ipoteticamente, raggiungessimo la velocità della luce, il tempo (rispetto a noi) si fermerebbe e, ipoteticamente, potremmo viaggiare da una Galassia ad un'altra in un istante. L'Esperimento su coppie di particelle entangled ha mostrato una stranezza incredibile...2 particelle entangled (vale a dire un fotone diviso in 2) comunicano tra loro, ovunque esse siano, istantaneamente...ISTANTANEAMENTE....questo significa che la velocità di comunicazione sarebbe notevolmente maggiore di quella della luce. ( https://www.focus.it/scienza/spazio/entanglement-quantistico-un-importante-test ) Einstein non era molto contento di questo.... Per fare un esempio molto banale sull'esperimento: Immaginate che le 2 particelle siano dei dadi i cui numeri, una volta tirati dovranno dare 7. Sappiamo che nel momento in cui l'osservatore osserva una particella, questa collassa quindi...sebbene prima dell'osservazione questa potrebbe dare qualsiasi numero e tutti allo stesso momento....nel momento in cui questa viene osservata, la particella collassa e darà un numero.... Il punto è che nel momento in cui osserverò una particella posta in una galassia e questa darà 5....ISTANTANEAMENTE l'altra darà 2 e la loro somma sarà 7! Come è possibile questa correlazione tanto rapida? Einstein aveva torto e la velocità della luce può essere abbondantemente superata oppure...c'è qualcos'altro? Qualcos'altro potrebbe essere che la particella, prima ancora di essere osservata....sa gia quando l'osservatore la osserverà e quindi....lo stesso vale anche per l'altra particella entangled che si trova nell'altra galassia...Ergo....E' tutto gia predestinato?...E' tutto gia, in qualche modo....avvenuto e noi, semplicemente lo stiamo rivivendo in "ritardo" ma...non potremo cambiare nulla di ciò che è avvenuto in quanto gia avvenuto? Pensiamo alla Statistica...Come potremmo prevedere degli eventi se questi non fossero gia avvenuti? Crediamo davvero che ci sia qualche magia (la matematica) che possa prevedere, seppure approssimativamente il futuro? Pensiamo al viaggio nel tempo. La scienza (einstein incluso) afferma che, ipoteticamente, raggiungendo o avvicinandoci alla velocità della luce, potremmo viaggiare in avanti nel tempo...Ora...come è possibile mandare avanti una pellicola se questa ancora non esiste?....forse allora esiste...è gia esistita e noi...la stiamo semplicemente rivivendo in ritardo. Riepiloghiamo:
Probabilmente accettare il fatto che Bil Gates è dove è semplicemente perchè quello era il suo destino ed era dunque gia scritto e, un altro programmatore più bravo di lui e che ha lavorato il doppio è invece senza lavoro perchè quello era scritto nel suo destino...ci avvicinerebbe di più alla pace...togliendoci di dosso le colpe...perchè colpa e merito on esistono in un mondo gia programmato e predeterminato. Probabilmente in questo modo non ci domanderemmo più per quale motivo c'è gente che nasce opulente e altra che muore di fame...perchè ci sono le malattie.... Il pensiero complottista sarebbe giustificato dal fatto che sembra ci sia un disegno gigantesco in tantissime cose che accadono simultaneamente che sembrano inarrestabili come una marea...ma non perchè ci sia un gruppo di persone dell'Elite che si è messa d'accordo...piuttosto e, più semplicemente, perchè è gia tutto predeterminato e parte di un disegno gia definito (e probabilmente avvenuto)...in cui non c'è spazio per la libera scelta ma semplicemente per l'accettazione dei fatti semplicemente come inevitabili...e forse i più "attenti".....si rendono conto di questa logica ma l'unica maniera di giustificarla è attraverso il complottismo piuttosto che attraverso la teoria della Predeterminazione. che priverebbe l'essere umano di qualsiasi possibilità di Libero Arbitrio (Free Will) "L'allucinazione è una percezione incontrollata, la percezione è una allucinazione controllata" Anil Seth (Scienziato Neurocognitivo) Ho appena creato un nuovo "Blog" nel quale espongo le mie foto e le mie ricerche sul comportamento umano PerceivingU.com Palermo: Ore 12:52
Siamo elementi instabili alla ricerca perenne di un punto di equilibrio.... L'equilibrio perfetto porta alla pace interiore. La pace interiore non prevede alcun desiderio, Tanto piu' siamo in pace con noi stessi, tanto meno abbiamo bisogni e desideri.... Tanto piu' sociali siamo, tanto piu' abbiamo la necessita' di interagire...Tante piu' necessita' abbiamo tanto meno saremo in equilibrio. Piu' il nostro "fulcro mentale" e' debole, tanto piu' avremo bisogno di qualcosa...Amici, Famiglia, Figli, Televisore, Denaro e milioni di altre cose. Viviamo in un sistema "sociale" che ci mostra la "Asocialita'" e l'Apatia come patologie problematiche...Un ricco che vive alle spalle di chi muore di fame o un politico corrotto vengono invece considerati come esempi da seguire. Occorre avere una grande apertura mentale per potere comprendere come l'assoluta mancanza di desideri (siamo chiaramente nel campo empirico in quanto non possibile) porti alla calma e alla pace totale. Risulta difficile riuscire ad immaginare di non avere bisogno di interazioni con altri esseri o non avere desiderio di figli, di famiglia, di cose....pero' con una sufficiente apertura mentale si puo'comprendere che se non si sente la mancanza di qualcosa...che questa ci sia o meno a noi non cambiera' nulla. Ci hanno abituato a dipendere da tutto. Ci hanno insegnato cosa "abbiamo bisogno". E' stato costruito un enorme business sui "Bisogni" e i desideri. Chiaramente ci sono dei "bisogni basici" (quali ad esempio mangiare e bere) dei quali fisicamente non possiamo fare a meno per sopravvivere...Con questo non sto affermando che "vivere" sia una cosa giusta...il nostro DNA pero', in condizioni "normali" ci rende difficile l'atto del suicidio per tornare a cio' che siamo stati prima di nascere e continueremo ad essere per sempre : Energia.. Il punto fondamentale pero' e' che meno bisogni avremo, piu' ci avvicineremo alla pace. Ergo, sebbene in questa societa' edonistica che abbiamo creato L'Apatico e l'Asociale siano considerati esseri problematici, non avere desiderio di interazioni e non provare emozioni ci avvicina esponenzialmente all'essenza reale di noi stessi....l'Energia non ha emozioni...le emozioni provengono dal cervello e sono una menzogna in quanto una mera elaborazione neurale. Durante una vita avremo milioni di eozioni belle e brutte...Il ritultato finale fara' pendere la bilancia piu da un lato o dall'altro ma alla fine....non saranno valse la pena piu' di tanto...rispetto a chi, grazie alla mancanza di emozioni (attaccamento, resistenza agli eventi e aspettativa tra le piu' pericolose) avra' invece vissuto una vice in pace e in equilibrio. Qualsiasi bisogno e' semplicemente il frutto di una mancanza di equilibrio interiore. Se siamo in pace e in pieno equilibrio con noi stessi....significa che non ci manca nulla e se non ci manca nulla non avremo desideri....L'illusione che ottenendo qualcosa i desideri termineranno e' mera illusione...in quanto piu' romperemo gli equilibri acquisendo "altro" maggiori desideri avremo in seguito....Bisogno e Desiderio sono droghe potenti che creano assuefazione e ci portano a richiederne dosi sempre maggiori. Piu' siamo in equliibrio con noi stessi e meno bisogni e desideri avremo, Ridurli al minimo ci avvicina alla pace e alla serenita'. Ho appena creato un nuovo "Blog" nel quale espongo le mie foto e le mie ricerche sul comportamento umano PerceivingU.com Poprad: Ore 13:58
Amore è Armonia. Persone che stanno in armonia tra loro e con l'ambiente che le circonda emanano Amore. La società che abbiamo creato predilige i vincoli e i vincoli si contrappongono all'armonia in quanto stabiliscono regole. Amore e Regole sono antitetiche. La figura che, per eccellenza, si allontana di più dall'Amore è il Genitore. La ragione è semplice. Innanzitutto il genitore decide univocamente di mettere al mondo dei figli. Si tratta dunque di un desiderio puramente egoistico. In secondo luogo, una volta che ha saziato il primo desiderio egoico comincia a stabilire delle regole che i figli dovranno seguire. Forse deciderà di battezzarli (anche in questo caso senza chiederglielo prima) , deciderà cosa debbano mangiare, quando debbano mangiare, come vestire, cosa indossare....insegnerà loro come comportarsi, etc etc etc....Insomma, stabilirà miriadi di regole che quegli esseri viventi dovranno seguire...pena...le punizioni! Certo...la scusa sarà sempre che quelle regole servono per il loro bene. Insomma....quei poveri figli si troveranno al mondo senza averlo chiesto e di colpo dovranno seguire centinaia di regole che verranno loro imposte...L'antitesi dell'Amore e dell'Armonia. Chiaramente, grazie all'adattamento edonistico, qualsiasi essere vivente tende ad assuefarsi all'ambiente in cui si trova fino al punto di giustificarlo ed apprezzarlo. Questo adattamento edonistico è parte della natura degli esseri viventi e serve, appunto, a mantenerli in vita e a perpetuare la specie. ... L'adattamento edonistico comunque non significa che le cose vadano bene....evita semplicemente all'individuo la caduta in depressione anche in situazioni terribili....Difficilmente, infatti, sentirete dei figli che si lamenteranno di essere stati messi al mondo (anche con genitori terribili)...anzi....diranno che la vita è stata il regalo più bello che potessero avere avuto...Il punto è che lo diranno pur non avendo ne idea ne memoria di come fosse prima che nascessero! Ma il VINCOLO genitoriale non è l'unico antitetico all'amore. In generale qualsiasi vincolo nega l'amore. Due persone che stanno bene assieme e decidono di sposarsi...o di vivere assieme e, esplicitamente o implicitamente stabiliscano delle regole...(sulla fedeltà, sul mantenimento....e su qualsiasi cosa) negano la pura essenza dell'Amore che non può prevedere alcun tipo di regola ma deve lasciare la totale libertà. L'idea (Sbagliata) di stabilire una regola per il bene altrui...è semplicemente il frutto di una distorsione mentale e sociale....una delle tante alle quali, ormai, questa società ci ha abituati. La società che abbiamo creato, infatti, non prevede l'Amore vero ma un surrogato di amore fatto di regole e di vincoli. L'Amore allora può essere espresso lasciando la totale libertà agli altri esseri...libertà di fluttuare attorno a noi senza alcun vincolo...libertà di stare con noi fino al momento che non lo vogliano più . Il Genitore, ad esempio, può "redimersi" pentendosi degli errori fatti e donando ai figli la totale libertà (di andarsene, di restare e di fare qualsiasi cosa) senza pretendere nulla in cambio...Regole e Amore sono antitetiche. Gli amanti possono esprimere il loro amore lasciando libero il partner di fare ciò che desidera....senza pretendere nulla in cambio...e la felicità del partner sarà anche la loro felicità.... Concetti difficili da comprendere e da accettare in una società che ha creato un Amore Artificiale....un Amore in Provetta con regole e condizioni. Palermo: Ore 15:13
C'è qualcuno in grado di potere provare inequivocabilmente che il mondo esteriore esista realmente? C'è qualcuno in grado di potere provare inequivocabilmente che ciò che vediamo, tocchiamo, sentiamo esista al di fuori della nostra mente? Ad oggi la risposta è NO. Nessuno è in grado di poterlo provare. A questo punto riflettiamo un attimo. Se non siamo in grado di provare in modo inequivocabile (e quindi non teorico) che che ciò con cui "interagiamo" quotidianamente esista...che cosa c'è di reale in questo Universo?... "L'empirismo (dal greco ἐμπειρία, empeirìa), è la corrente filosofica, nata nella seconda metà del Seicento in Inghilterra, secondo cui la conoscenza umana deriva esclusivamente dai sensi o dall'esperienza" Io, ma non solo io, potrei affermare che la REALTA' umana deriva esclusivamente dai sensi e dall'esperienza (nulla di oggettivo dunque) Oggi, nessuno è in grado di potere provare che questa teoria sia errata. Per il Religioso Dio esiste, per l'Ateo no. Per i Musulmani c'è Allah...Ognuno ha la propria realtà che è frutto di molteplici fattori: Esperienza, Educazione, Tipo di Analisi, Ambiente in cui si è vissuto ... etc etc etc...Dunque potrei dire che Dio esiste e non esiste allo stesso tempo...Allah esiste e non esiste. Se tutti i Cristiani cessassero di esistere....dio sparirebbe con loro...lo stesso dicasi per i Musulmani e Allah. Si perde tanto tempo a ricercare l'Origine dell'Universo per il semplice fatto che la mente umana non è in grado di potere immaginare un Universo che sia sempre esistito...I Cristiani, paradossalmente, non riescono ad immaginare un Universo che sia sempre esistito e quindi hanno bisogno di giustificare il Tutto con un Creatore però al contempo, in questo modo, accettano il fatto che il creatore sia sempre esistito... Tutto ciò , comunque, è semplicemente il frutto del nostro pensiero.... Se invece di perdere tempo in ricerche inutili che portano solo ad ulteriori elaborazioni mentali accettassimo il fatto che il Big Bang avviene nel momento in cui prendiamo coscienza di noi stessi....penso che tutto sarebbe molto più semplice....non dovremmo cercare l'"Origine" in miliardi di anni...(anche perchè il tempo...è semplicemente una invenzione/convenzione) In quel momento in cui apriamo gli occhi e sentiamo noi come noi e il resto come il resto....ecco il Big Bang...e l'Universo si crea ogni volta che apriamo gli occhi e si dissolve quando li chiudiamo. Mi rendo conto che sono concetti difficili da comprendere e soprattutto da accettare...Proviamo ad immaginare cosa sia l'Universo per un Cieco dalla nascita. o per un Sordo muto. o per un Sordo Cieco. Probabilmente li compatiamo...ci fanno pena...ma noi non abbiamo la più pallida idea di come sia la loro vita. Immaginiamo la loro vita solo in relazione alla nostra che è totalmente differente ma non necessariamente migliore... Guardiamo una persona che piange e ci immedesimiamo...pensiamo di sapere cosa stia provando ma in realtà...non ne abbiamo la più pallida idea...Chi può dire come ognuno di noi vede il giallo o il mare o il cielo?...Noi immaginiamo di saperlo e abbiamo creato degli schemi mentali tali che ci inducano a credere di potere avere esperienze convergenti....Cosa è l'Amore per te e cosa è per me?...Si creano dei sistemi di misura convenzionali tali da poterci dare delle indicazioni "universali" Vuoi fare terminare l'universo? Staccati la spina...se qualcuno ti dirà che poi ci sarà altro, che ci sarà un giudice che ti giudicherà, un dio, un san pietro, un allah una reincarnazione....sono semplicemente congetture mentali frutto delle elaborazioni neurali...Di reale, fuori della nostra mente....non c'è NULLA che sia dimostrabile... Ho appena creato un nuovo "Blog" nel quale espongo le mie foto e le mie ricerche sul comportamento umano PerceivingU.com Palermo, ore: 12:56
Il mio corpo è un insieme grandissimo di cellule, batteri, atomi, elettroni......Ogni giorno una parte del mio corpo "muore" eppure "Io" non partecipo al lutto collettivo e continuo a sentirmi "vivo" Perdo capelli, pelle, unghie, cellule.....eppure mi sento sempre "Io" pur essendo "dentro" ad un corpo che giornalmente cambia....(Basta un semplice allucinogeno per cambiare la percezione del mio corpo) Cosa è dunque quel "Io"? Prima di rispondere cerchiamo di cambiare il meccanismo con cui il nostro cervello elabora le informazioni. Chiaramente, visto che siamo esseri umani, potremo farlo in modo molto teorico in quanto se ci riuscissimo davvero, saremmo rinchiusi in psichiatria e considerati pazzi. Immaginiamo, dunque, di essere semplicemente una delle cellule del corpo...mettiamo da parte pertanto quell'"Io" e sentiamoci semplicemente parte di un "tutto"... Il "Tutto" esiste per sempre...in quanto nulla scompare nell'Universo...tutto si trasforma.....Ad Antoine Lavoisier potremmo contestare che l'unica cosa che muore è....la "Coscienza di noi stessi"... l'"Io" è dunque, semplicemente la coscienza di me stesso... Se riuscissi a cambiare radicalmente la visione della vita e mi vedessi semplicemente come parte del tutto...se riuscissi a vedermi come Francesco, Maria, Veronica...se riuscissi a rompere le barriere che dicono Lui, Lei sono differenti da me...Se riuscissi a vedermi semplicemente come un tassello microscopico di un multiforme Universo e fossi in grado di annullare del tutto qualsiasi forma Egoica .... il mio "Io" scomparirebbe e la morte non esisterebbe più. Esisterebbe semplicemente un cambiamento di stato. Litigare con qualcuno sarebbe come litigare con me stesso...parlare con qualcuno sarebbe come parlare con me stesso...perchè io sono anche gli altri... La Coscienza non è altro dunque che il riconoscimento di se stessi come esseri differenti dal resto. Questa è probabilmente una distorsione creata dal cervello... D'altronde gli individui con personalità multiple dimostrerebbero la teoria. Per quale motivo chi ha personalità multiple è da rinchiudere ? Semplicemente perchè non è la "norma" e il mondo "umano" non è stato costruito per chi non è la norma. Se allora riflettiamo un attimo e ci basiamo sulla regola che la "Maggioranza crea la regola" e le regole sono per la maggioranza....poichè gli esseri "coscienti" sono la stra minima minoranza dell'Universo (se consideriamo le cellule, gli atomi, le pietre, gli oceani....la materia oscura, l'energia oscura....) dunque noi (inteso come esseri coscienti) siamo semplicemente un errore probabilistico in quanto pur essendo parte dell'Universo ci sentiamo esseri a se stanti....dissonanti....separati...il che è probabilmente solo frutto della nostra immaginazione. La Morte, dunque, altro non è che la cessazione della coscienza individuale...quando "moriamo" ritorniamo dunque a far parte dell'Universo però senza una Coscienza che ce ne distacchi. Ritorniamo ad essere energia pura e senza contaminazioni.... L'Energia è semplicemente Energia....non esiste la cattiva e la buona....non esiste il bene e il male....La Plastica è Eergia, il Petrolio è Energia, l'Uranio, il Sole, il Mare....è tutto Energia che prende forma solo a causa dell'Elaborazione del Cervello....tolto il quale....tutto torna ad essere semplicemente Energia. Ho appena creato un nuovo "Blog" nel quale espongo le mie foto e le mie ricerche sul comportamento umano PerceivingU.com Palermo: Ore 13:53
Un giorno il povero disse al ricco:"Se io non avessi bisogno di lavorare, tu non avresti la mia manodopera a così basso prezzo" Un giorno il condannato disse:"Questa condanna è ingiusta. Se le leggi fossero differenti io oggi sarei una persona libera" Un giorno il soldato ferito disse:"Se non ci fosse stato il terrorismo io non sarei andato a combattere e non mi avrebbero ferito" Potrei continuare per ore...ma soffermiamoci a cercare un comune denominatore che colleghi gli eventi. Quel comune denominatore è il "Sistema". Il Sistema che dirige tutto...che regola le nostre vite, che giudica il nostro passato, regola il nostro presente e decide il nostro futuro. Si...ma cosa è questo Sistema? Parliamo di esso come se fosse un essere...Un capro espiatorio a cui dare le colpe di gran parte (se non tutti) dei nostri problemi. Oggi nasciamo (senza che ce lo chiedano prima) e ci ritroviamo gia con un debito pro capite (Debito pubblico) e un "Peccato Originale". 😉 Ma che colpa ne abbiamo noi e chi li ha creati? Entrambi sono stati creati dai nostri predecessori.... Il Debito pubblico grazie a scelte economiche errate perpetuate nei decenni e il peccato originale...grazie alle credenze popolari portate avanti nei millenni. Sono solo 2 esempi ovviamente.....se ne potrebbero fare migliaia Il DNA è il nostro "Sistema" biologico...anch'esso è comunque influenzato dal nostro comportamento. (Ce lo dice Darwin ma non solo) Sappiamo che certi cibi fanno male ma ce ne freghiamo...Vogliamo credere solo a ciò che ci fa comodo.. Se ognuno di noi cominciasse ad eliminare tutto il superfluo sarebbe un gran passo....oops....ma cosa è il superfluo? Beh, anche questo è soggettivo e il problema grande è che l'insieme delle "soggettività" creano il SISTEMA....Il Sistema dunque non è altro che la proiezione di noi stessi che poi, come un Boomerang torna indietro e ci giudica. Consideriamo il sistema come lo specchio di noi stessi. Se decidiamo che avere figli sia importante e poco importa ciò che abbiamo, allora faremo di tutto pur di averne....lamentarci dopo di non avere il denaro per mantenerli è un paradosso...però, il Sistema, in quanto specchio di noi stessi è un anch'esso un paradosso Se ci sono le guerre...la colpa è del sistema che siamo NOI....Se ci sono i corrotti, la colpa è del Sistema che siamo NOI... C'è un modo di fermare il SISTEMA? Fermare il sistema significherebbe fermare NOI...quindi, l'UNICO modo di fermare il Sistema sarebbe quello di smettere di fare figli. Si interrompe il ciclo vizioso della procreazione e della proliferazione umana e, il Sistema muore. Ma se non volessimo una soluzione tanto estrema? Si potrebbe semplicemente cambiare il sistema? Qua la cosa diventa più divertente...una Tragi/Comica. Chi decide cosa sia giusto e cosa no? Chi decide chi sarà il giudice? Chi decide chi sarà il leader? Cosa deciderà il Leader? Per il semplice fatto che non esiste una verità ma ci sono tante verità quanti sono gli esseri viventi sulla Terra, pensare di potere cambiare il Sistema (quindi l'insieme della proiezione di noi stessi) è impensabile. Per me la plastica è bella mentre il nucleare no. Per un'altra persona la plastica è brutta e il nucleare è bello. Per un'altra ancora la plastica è brutta e il nucleare non sa nemmeno cosa sia...Insomma, considerato che siamo 7 miliardi ci sono infinite variabili e combinazioni tali che la probabilità di poterci mettere d'accordo (senza istituire dei canali violenti di polizia, rappresaglia, punizioni e quant'altro) sarebbe impossibile...a meno di non ridurre drasticamente una delle 2 componenti... Il numero di esseri umani o le variabili (le variabili sono qualsiasi cosa presente in natura fabbricabile o fabbricata. Dal cibo,al denaro, alle piante, agli animali, ai computer....qualsiasi cosa possa essere oggetto di disputa e/o desiderio) E allora...ci sterilizziamo quasi tutti (riducendo così di un 90% la popolazione umana) o riduciamo di un 90% le variabili che potrebbero portarci al conflitto? (Denaro in testa) Nel momento in cui non prendiamo una decisione....non possiamo lamentarci del Sistema perchè non prendendo una decisione, sappiamo che il Sistema continuerà ad andare allo stesso modo... il Sistema è così e sarà sempre così per il semplice fatto che è il nostro riflesso e noi lo alimentiamo giorno dopo giorno. Ho appena creato un nuovo "Blog" nel quale espongo le mie foto e le mie ricerche sul comportamento umano PerceivingU.com Palermo: Ore 15:08
Mi trovo in un mondo col quale non ho difficoltà ad interagire ma del quale mi stanco facilmente. Da tempo mi domando perchè ho bisogno di cambiare.....cambiare luoghi, persone... Ricordo che fin da ragazzo (da quando avevo 13 anni) cambiavo....cambiavo scuole, compagni, "amici"... e questo non mi faceva paura... Quella sensazione di trovarti a parlare con persone che dopo un poco...non ti eccitano più! Che non ti danno più nulla. Con le quali si rompono le connessioni. E' una sensazione alla quale sono ormai abituato....e allora...si va via! Il desiderio di avere sempre succo fresco e trovarsi invece di fronte ad arance secche...dalle quali non riesci più a ottenere nemmeno una goccia di nettare. Mi rendo conto che nel momento in cui cominciamo ad allontanarci dal sistema, nel momento in cui cerchiamo di pensare in modo differente e prendiamo le distanze dalle logiche predominanti, si diradano sempre più anche le amicizie e i legami con gli altri si vanno rompendo. Immaginiamo una persona che dica ad un'altra: "Sei brutto" ... Probabilmente questa perderà l'amicizia di colui al quale ha detto che è brutto...Poco importa se abbia detto la verità o semplicemente abbia espresso un suo punto di vista onesto. Penso che viviamo in un mondo che predica l'onestà ma ha bisogno della menzogna...Vendi speranze e diventerai ricco...vendi onestà e morirai povero. Se oggi affermassi che uccidere è un male solamente se lo si vede da un punto di vista...sarei preso per pazzo o per un criminale. Non riflettiamo però sul fatto che l'omicidio è condannato ma se invece è commissionato da un governo diventa una missione patriottica degna di essere persino premiata. Quindi la bontà o la malvagità di un atto dipende semplicemente da chi questo lo commissiona! Abbiamo la presunzione di "sapere" chi soffra e chi no. Gia, perchè la sofferenza deve essere "umanizzata"...quindi un essere che soffre deve (per antonomasia) gridare, piangere, contrarsi....Se non fa nulla di questo...per noi non soffre. La specie umana tende ad "umanizzare" tutto...e qualsiasi cosa non risponda ai criteri umani...è (per antonomasia) inferiore e incapace di provare ciò che l'essere umano prova. Ci viene persino difficile immaginare la sofferenza in una persona che ride e salta.... Quindi...un essere umano se bruciato vivo, soffre...lo stesso dicasi per un animale (perchè entrambi hanno comportamenti simili) ma...la cosa non vale per le piante o per le pietre .... in quanto esseri non "umanizzati" ed incapaci di emettere gemiti e contrarsi.... In pratica chi non è grado di comunicare in modo "umano"...è considerato inferiore e chi non è in grado di far percepire alcun tipo di comunicazione....è considerato un essere non vivente e come tale incapace di soffrire!.... Presunzione umana, ovviamente. Questo, chiaramente, aiuta gli esseri umani a disfarsi dai sensi di colpa....L'essere umano può distruggere alberi e scavare montagne per espandersi e allo stesso modo sentirsi pulito in quanto ciò che fa non danneggia esseri viventi e/o che soffrono... Etica Umana. Poi....crea sotto etiche...vale a dire...tra gli esseri animali ci sono quelli che hanno diritti maggiori....I mammiferi (in quanto somigliano di più all'essere umano e per questo...più meritevoli di rispetto!) Quindi...Se uccidi un ragno o uno scarafaggio o una formica poco importa...e lo fa chiunque. Uccidere una vacca o una capra diventa, invece, più complesso e ci sono gli addetti (a noi comunque nelle confezioni di carne macellata mostrano vacche o maiali sorridenti...!!) ....però se uccidi un delfino o un Orango la cosa diventa più terribile...Si...perchè l'essere umano decide pure chi abbia più diritto alla vita tra gli altri esseri viventi (beh...quelli che lui reputi viventi!) Sono logiche che per me non hanno senso...Io credo che dovremmo semplicemente riconoscere ciò che siamo....Dei predatori che stanno sfruttando un pianeta indiscriminatamente e che si sono auto eletti come esseri superiori...(ma che di superiore a mio avviso non hanno nulla a parte la presunzione) Ovviamente...il mio pensiero è "anti umano" e come tale...non potrà mai essere ben visto, condiviso ed accettato dalla stra grande maggioranza di esseri umani e pertanto....dovrò continuare a cambiare compagnie e luoghi fino al giorno in cui lascerò per sempre le sembianze umane...e dei miei 340 amici Facebook....molto probabilmente di amici non ne ho nemmeno uno 😉 Ho appena creato un nuovo "Blog" nel quale espongo le mie foto e le mie ricerche sul comportamento umano PerceivingU.com Palermo: Ore 12:03
Lo schiavo guardava il suo padrone con terrore e al contempo ammirazione. Non poteva fare a meno di ammettere che parte della sua sottomissione derivava da una interiore ammirazione della sua crudeltà dalla sua capacità di farsi valere e dal suo potere. Le forme di schiavitù cambiano e si adeguano ai tempi ma restano. Si tratta semplicemente di mutazioni. Il "Gap" (distanza) crea rispetto. Se Donald Trump, il Papa, Madonna, Ronaldo....andassero a far spesa al supermercato sotto casa nostra...se non fossero circondati da guardie del corpo...se non creassero un marcato GAP tra loro e voi...non potrebbero avere su di noi la "forza" e la popolarità che hanno. Il povero e l'impotente hanno bisogno del ricco e del potente in quanto questi compensano (virtualmente) i loro difetti. Pensiamo semplicemente a taluni leader...persone che probabilmente erano secchione, che hanno il complesso dei capelli o dell'altezza, o cento altri, che magari hanno subito bullismo...insomma...gente che presa singolarmente non varrebbe un centesimo ma....nel momento in cui riescono a creare il famoso GAP....diventano potenti e degne di rispetto... Persone che se magari aveste incontrato per strada non le avreste nemmeno guardate e che, visto che hanno creato il gap....ora, siete disposti a pagare per vederli al teatro o ad un concerto ... o a un comizio... Spesso personaggi famosi come Sting hanno fatto concerti per strada in forma anonima e alla fine della giornata oltre ad un esiguo numero di spettatori avevano raccolto solo pochi euro!...Se si fossero presentati con la Limousine e le guardie del corpo....avrebbero invece attirato folle enormi. In un esperimento, circa 5 anni fa, Bansky mise in vendita alcune delle sue opere originali in un mercato...Le mise in vendita per 60 dollari...In pochi si soffermavano a guardarle e solo 5 persone dopo lunghe trattative comprarono qualcosa...In realtà ogni opera che loro comprarono in media per 50 dollari....ne valeva oltre 50.000! Siamo in grado di riconoscere il potere, l'arte, l'eccellenza solo se viene marcato un GAP con noi,,,,più grande è il gap, più forte sarà il "rispetto" che avremo. Più deficienti di autostima siamo, più abbiamo bisogno di leader...di personaggi che compensino ciò che noi non abbiamo. Questi personaggi non devono necessariamente essere grandiosi...devono però darci l'illusione di esserlo...in fin dei conti se noi siamo gia predisposti a crederlo perchè abbiamo bisogno di crederlo...ci vorrà poco per darcela a bere. Ecco allora che abbiamo bisogno di leader spirituali, di leader politici, di leader nella musica etc etc etc...insomma...di gente che ci dia "forza" e "speranza"....che attivi in qualche modo parti della nostra mente che altrimenti sarebbero "morte" Questo gioco di dipendenza esiste da quando esiste l'essere umano...è nel nostro DNA...c'è chi è nato per essere schiavo e chi è nato per essere leader. Quando lo schiavo si stanca di un leader...(perchè questo non ha più la capacità di appagare le sue deficienze) cercherà di disfarsene ma...semplicemente per trovarne un altro...in quanto lo schiavo non ha la capacità di essere leader... Difficilmente, comunque, un leader è un leader assoluto. Vale a dire che molto probabilmente un Leader sarà tale per la maggior parte di persone ma anch'esso avrà bisogno di un leader....magari un leader occulto che non ne sminuisca il carisma di fronte alle folle...( La moglie, il marito, il fratello...) La popolarità e il potere sono direttamente proporzionali alla scarsezza... Il comportamento dei leader è pressocchè uguale da migliaia di anni.... Creare un GAP marcato con la massa, mantenere le distanze, sfoggiare possibilmente ricchezza e/o comunque potere... Ho appena creato un nuovo "Blog" nel quale espongo le mie foto e le mie ricerche sul comportamento umano PerceivingU.com Palermo: Ore 16:55
Ieri ero affacciato alla finestra. Guardavo la gente camminare, le auto sfrecciare, le nuvole, gli uccelli...Tutto, apparentemente, frutto di un moto casuale. Era come guardare un film al cinema con la differenza che il mio cervello mi diceva che ciò che vedevo era "reale"...e non il frutto di un copione recitato da attori. Quale è la differenza tra reale e non? Sono certo che se mi drogassero e poi mi svegliassi in un altro posto e TUTTI...dico TUTTI...cominciassero a recitare...(Mia madre, i conoscenti etc etc) e TUTTI asserissero di non conoscermi......e in un immenso "complotto" organizzassero una cosa del genere...cambiando persino le mie generalità, e la storia del mio passato...beh...sono certo che dopo una iniziale resistenza...capitolerei e perderei la cognizione di me stesso...non saprei più chi sono in realtà.!..REALTA'....questa invenzione del nostro cervello che non ha alcuna base concreta e oggettiva... Se allora cercassi di guardare la vita come se fosse un film (e forse proprio lo è visto che non esiste una realtà certa) allora...anche le mie sensazioni potrebbero cambiare. Prendere un certo distacco dalle cose e non curarsi più di tanto degli eventi...(tanto..."fanno parte di un copione" e non potrò certo cambiarli.) potrebbe essere la via verso una vita migliore. E' scritto nel copione di questo show che ci siano i poveri, che ci siano i ricchi, che ci siano i sani e gli ammalati. Jeff Bezos non è ricco perchè è un genio...(visto che la genialità non esiste)...E' ricco semplicemente perchè è scritto nel suo copione...perchè la massa pur gridando alle ingiustizie sociali alla fine, noncurante di quanto lui sfrutti le classi sociali deboli, compra i suoi prodotti...ma questo è anche scritto nel copione di chi compra...non ne hanno colpa...Io posso pensare in un modo...scendere in piazza e gridarlo ai quattro venti ma se nel copione è scritto che nessuno reagirà e mi ascolterà...nessuno reagirà...l'unica cosa che accadrà sarà la mia disperazione" di fronte a quella che io vedrei come una grande indifferenza nei miei confronti Credo che se incominciassimo a vedere la vita semplicemente come un film...se imparassimo a non invidiare chi ha più di noi e non compatire chi ha meno ma li vedessimo semplicemente come degli attori involontari a cui è stata assegnata una parte, probabilmente, avremmo una percezione totalmente diversa da quella attuale e visto che la percezione è ciò che alla fine rende la vita "reale".....cambiare la percezione della vita ci porterebbe automaticamente a cambiarne la sua realtà. Come disse Richard Freynman: "La Scienza è credere nell'ignoranza degli esperti" . Heisenberg, col principio della Indeterminazione in qualche modo confermò quanto siamo ignoranti e quanto non saremo mai in grado di sapere....Ulteriori scoperte scientifiche hanno persino rafforzato questa tesi...e allora?... Allora quando sento dire che vogliono andare su Marte...dovrei ridere e considerarla come una barzelletta che serve semplicemente a finanziare qualcuno ma che non ha alcuna importanza nella vita... Allora quando sento qualcuno che dice che bisogna studiare, lavorare, produrre...dovrei ridere in quanto tutto ciò non serve a nulla nella vita...serve semplicemente ad un sistema mentale che è stato creato e che, pensando in modo differente potrebbe essere distrutto...e che nulla a che vedere con la realtà e con ciò che è giusto. Siamo attori...,involontari che però hanno una unica piccola arma....L'arma della percezione...Basta cambiare la propria percezione per cambiare gran parte della vita. E' un lavoro complesso...penso siano in pochi coloro che siano pronti o disposti a farlo perchè implica allontanarsi dalla realtà della massa...Decidere che studiare non serva a nulla o che lavorare non abbia alcun senso o che curarsi sia una perdita di tempo o che il denaro, l'auto, la famiglia....siano tutte invenzioni sociali inutili alla vita...e che hanno semplicemente il compito di alimentare un sistema incancrenito in cui il denaro è la vera meta....è una impresa difficilissima...significa rimettersi in gioco ed andare contro la massa...significa rischiare di perdere i "legami" umani ("amici", parenti...) Tutti parliamo di cambiamento ma sono in pochissimi eletti quelli disposti realmente a farlo. Non è un passo che può essere fatto da un giorno all'altro...serve tanto tempo...Una vita può non bastare...Togliersi di dosso stereotipi ed indottrinamenti che hanno migliaia di anni è un lavoro difficilissimo...che, ovviamente, la massa non farà mai. Perchè il copione del "film" è quello... Allora...per chi può....per chi, pur avendo un copione (non scelto ma imposto) della vita da recitare e voglia allontanarsi da esso....l'unica via è il cambiamento della percezione...Se nel tuo copione c'è scritto che ad esempio dovrai essere povero o malato...pensa che è semplicemente un film la cui durata è determinata (non infinita) .... che la bellezza è in ciò che noi vogliamo e non in ciò che ci viene detto...che il giusto e lo sbagliato dipendono semplicemente da accordi sociali....che la vita è un film e che tu sei solo un attore/ spettatore inconsapevole... Qualsiasi cosa farai, qualsiasi scelta prenderai sarà sempre la scelta giusta perchè in fin dei conti...con o senza attori...il teatro continuerà ad esistere... Poprad: Ore 11:26
Domandiamoci perchè stiamo con una persona o usciamo con un certo gruppo di amici. Per rispondere però dobbiamo cercare di essere davvero onesti con noi stessi perchè, la risposta potrebbe non piacerci. Subito dopo la domanda cerchiamo di analizzare le nostre relazioni. Sceglierei di avere accanto una persona che potrebbe "ferirmi" o ne sceglierei una che potrebbe farmi star bene? Ho messo "ferirmi" tra le virgolette per il semplice fatto che le ferite (se non ci riferiamo a quelle fisiche) sono puramente soggettive e dipendono dal nostro vissuto, dalle nostre esperienze e dall'ambiente in cui siamo cresciuti.(in generale dalle nostre credenze) Probabilmente sceglieremmo chi presumiamo ci possa fare star bene....quindi...chi, in qualche modo, possa alimentare il nostro Ego. Consciamente o inconsciamente, dunque, avremo delle aspettative. Sebbene chiediamo l'onestà agli altri, è molto probabile che vogliamo, piuttosto, una "onestà relativa" che appaghi il nostro Ego. Se domando a qualcuno come sono, difficilmente sarò contento se mi dirà...."Sei brutto"! Molto meglio l'"onestà" che piace a me...."Sei figo" (ad esempio). Immaginate di incominciare a commentare tutti i selfie su Facebook dei vostri amici con un" Sei brutto/a come la peste", "sei grasso"....probabilmente prima di riuscire a contare fino a 100...non avrete più "amici" :) E' dunque molto probabile che tra una persona che mi dirà "Sei Brutto" e una che mi dirà "Sei Figo", preferirò frequentare la seconda....anche se la realtà fosse quella descritta dalla prima persona.. Meglio una piacevole menzogna piuttosto che una dispiacevole verità. Questo è semplicemente un esempio....ma se ne potrebbero fare migliaia. Migliaia di esempi che fanno parte della vita quotidiana. Noi scegliamo chi, più o meno, appaga il nostro ego. Le nostre relazioni interpersonali sono attaccate ad innumerevoli aspettative, deluse le quali....le relazioni si rompono. Il genitore si aspetta , ad esempio, obbedienza, riconoscenza per i propri "sacrifici", affetto (etc etc). Il Marito (o la Moglie) si aspetteranno dedizione, aiuto nelle faccende quotidiane, dimostrazioni d'affetto, fedeltà... Ci sono poi quelle coppie che si aspettano "compagnia"...nel senso che stanno assieme perchè hanno il terrore che, lasciato il partner non potranno trovarne altri....e così via...chi più ne ha più ne metta. Relazioni così sono basate sulle aspettative... Un Partner accetterà che l'altro/a, pur amandolo, vada a letto con un altro?...Accetterà, senza accumulare rancore, che vada a fare una pedalata in bicicletta piuttosto che aiutarlo a riparare la cucina? Eppure nei libri, ci piace leggere sull'amore fine a se stesso....quell'amore puro che non dipende dalla soddisfazione del proprio ego ...Beh...forse ci piace proprio per il fatto che resta nei libri e da lì...non si muove e del quale, al massimo...possiamo condividerne qualche frase sui social. D'altronde abbiamo creato una società nella quale "dare" è sinonimo di generosità... Quindi...per essere "buoni" dobbiamo dare. Perchè qualcosa "funzioni", dobbiamo dare....Il punto è che qualsiasi manifestazione (e il dare è una di queste) e qualsiasi gesto...sono assolutamente soggettivi e la loro interpretazione da parte di soggetti terzi, è anch'essa totalmente soggettiva.. Questo, chiaramente, porta ad un Caos emozionale che non conduce da nessuna parte. Solo nel caso in cui le aspettative, in qualche modo, vengono rispettate, le relazioni potranno durare (quindi il tuo dare soddisfa la mia aspettativa) .... però, con questo modo di pensare ed agire, anche un "santo" potrà non avere alcun amico se non soddisferà le loro aspettative. Basterà semplicemente che faccia e dica realmente ciò che pensa e questo non soddisfi chi gli sta accanto... Attenzione, perchè le aspettative sono, come ho gia espresso, soggettive. Persone che hanno avuto un vissuto che le ha portate alla depressione, ad esempio, molto probabilmente si aspetteranno depressione....quindi, difficilmente potranno stare con un ottimista...questo, infatti, gli rovinerà i piani di pianto e autocommiserazione. Il punto cruciale è proprio l'Aspettativa. Fino a quando avremo aspettative, significherà che cercheremo soddisfazione per il nostro Ego. La Famiglia, i "migliori amici", i parenti....sono semplicemente una invenzione sociale. Noi siamo fatti per stare con tutti, conservando, nello stesso tempo, la nostra totale autosufficienza. Auto...Sufficienza...vale a dire che noi bastiamo a noi stessi e non abbiamo bisogno degli altri...Io che significa che parenti e amici sono semplicemente un "contorno". Il piatto principale (noi) deve essere ottimo anche da solo. Se riduciamo il nostro Ego e non abbiamo aspettative...nessuno potrà mai ferirci. La scelta delle persone alle quali stare vicino dipenderà semplicemente dal piacere che proviamo in quel momento nello stare vicino ad esse. Poco importa quello che faranno domani...perchè se domani faranno qualcosa che non ci piacerà....ci allontaneremo senza soffrire per il semplice fatto che gran parte della sofferenza proviene proprio dalla mancata soddisfazione delle aspettative. ... e comunque, meno Ego avremo e meno potranno essere le cose che non ci piacciono. Posso mandare a quel paese una persona per il semplice fatto che mi dica che sono un coglione?...Se il mio Ego è piccolo....cosa c'è di male nell'essere chiamato Coglione? Voglio dire....io mi chiamo Giorgio...però c'è chi mi ha chiamato Ciccio, Amore, Gio....e allora...possono anche chiamarmi coglione. Al massimo me ne allontanerò sorridendo...ma non c'è motivo di arrabbiarsi . Allora...ora siamo in grado di rispondere alla domanda: "perchè stiamo con una persona o usciamo con un certo gruppo di amici.?" Sto con una certa persona perchè, in qualche modo, appaga il mio ego e perchè mi aspetto che mi comprenda?....Se è così....la nostra relazione è sulla buona strada per essere Tossica...! (occhio, perchè una relazione Tossica non termina necessariamente presto...può durare anche per tutta la vita) Poprad: ore 12:53
Ho cominciato a cambiare quando avevo circa 27 anni. Prima di allora avevo una vita sociale abbastanza intensa. Come tutti i giovani. Andavo a ballare, festeggiavo i compleanni, andavo alle feste, mi riunivo con gli amici, uscivo per andare a mangiare assieme...dopodichè qualcosa è cambiato in me...ho cominciato ad allontanarmi dalle persone e ho cominciato più a vivere me stesso con me stesso. Pian piano il distacco con gli altri si è ampliato sempre più fino al punto di non sentire la necessità di una "vita sociale". Questo non significa che io stia male in situazioni in cui mi trovo con altra gente...nei casi, infatti, in cui mi vengo a trovare in ambienti sociali, non ho problemi ad interloquire, ad incominciare un discorso...ma la cosa deve terminare là....vale a dire che non costruirò legami con gli altri. Grazie a Cyn ho scoperto che ero in grado di essere "sociale nel lungo tempo" solo verso una persona con la quale avessi avuto una forte attrazione mentale e che al contempo preservasse la mia libertà senza farmi sentire "prigioniero" dei suoi desideri e delle sue aspettative. Vale a dire che nonostante vivessimo assieme 24 ore al giorno....quelle 24 ore comprendevano anche momenti di contemplazione nei quali io potevo stare con me stesso senza sentire alcun senso di colpa per il fatto che quel tempo che passavo con me potesse deludere aspettative da parte sua. Questo significa che sia io che lei eravamo padroni dei nostri momenti e che le interazioni che avevamo erano semplicemente il frutto del desiderio di interagire lasciando, però, la massima libertà all'altro...senza timore di poterci deludere.... Vogliamo stare assieme 24 ore...stiamo assieme 24 ore...tu vuoi uscire a ballare e io voglio restare a casa a contemplare o a vedere un film....nessun problema...Tu vuoi andare a visitare i tuoi (per fortuna accadeva rarissimamente :) e io voglio restare a casa a leggere ....anche in questo caso nessun problema. Stare assieme per il desiderio di farlo...non per colmare le nostre aspettative. Sto bene con me stesso e non cerco una vita sociale. Ad oggi (ma non so ancora per quanto tempo) le mie uniche interazioni col "mondo" sono attraverso i Social media e quando vado a ballare (per il semplice fatto che si tratta di micro interazioni che posso incominciare e interrompere in qualsiasi momento ne abbia voglia) .....Per il resto ho interazioni casuali e brevissime (Al parco quando vado a far fitness se incontro qualcuno ad esempio).... In questo modo sto bene ma non solo.....quelle volte, ad esempio, in cui vado a mangiare fuori (anche da solo) o vado al supermercato o faccio semplicemente una passeggiata...la mia mente si inebria vedendo la gente....è come partecipare a degli show...è interessante e mi diverte osservarli e talvolta interagire con essi...Però ho la consapevolezza che quello "show" finirà quando lo desidero io. La mancanza di "legami forti" (sebbene la forza e il legame siano definizioni assolutamente soggettive) non mi fa sentire "povero" ma, per certi versi, a volte mi fa sentire più fortunato. Non dovere ricordare le date dei compleanni, non dovere andare alla festa di tizio o di caio quando non mi senta, non dipendere da alcuna ricorrenza...essere svincolato da tutti quei "doveri" sociali che, a volte, diventano oneri ....per me è una situazione idilliaca. Ritengo che la mancanza di interesse verso altri individui dipenda molto anche dalla mancanza di "tasselli di comunicazione" Come essere un pezzo di un puzzle che non ha possibilità di combinazione con altri. Probabilmente sono diverso da loro (intendo dalla maggioranza) e, per fortuna, non ho la necessità di dovermi cambiare per potere comunicare in modo continuativo e/o sentirmi accettato. In questo modo, se trovo una persona che esprime un pensiero interessante in un certo momento, intervengo...e poi....ritorno a stare con me stesso. Credo che in molti trovino difficile comprendere quanto possa essere piacevole e pacifico sedersi su di un divano e contemplare il tavolino, la parete, il soffitto e sentirsi pieni in quel momento , senza necessità, senza desideri...in pace. Se potessi estendere quei momenti a tutta la mia vita, lo farei volentieri. Credo che non esista nulla di più bello di contemplare qualcosa (anche la matita sulla scrivania) e sentirsi appagato e in pace....senza domandarsi perchè....con la semplice consapevolezza che quel momento di pace piena è la più bella conquista che si possa ottenere e che se durasse per tutta la vita...sarebbe semplicemente il Nirvana. Palermo: Ore 14:01
Siamo bravissimi a giudicare gli altri ma quando tocca a noi fare qualcosa per far mutare le cose...il nostro atteggiamento cambia. Cerchiamo di analizzare la paura e la sua diretta conseguente omertà. Secondo il biocentrismo la "realtà" non è altro che il frutto della nostra mente. Non esiste, pertanto, una realtà oggettiva ma semplicemente esiste una realtà soggettiva. Il pericolo, dunque, dipende soltanto dalla nostra percezione. Se ci soffermiamo e riflettiamo sull'ambiente che ci circonda, potremo notare come, per molti versi, esso sia una sorta di copia del nostro mondo interiore. Nel mondo "esterno" ci sono le persone simpatiche, le persone antipatiche, le cose "belle" le cose "brutte".....nella nostra mente ci sono i pensieri buoni, i pensieri cattivi, le tentazioni, i desideri, le paure, la rabbia, la gioia... La rabbia può essere associata ad una persona "esteriore" cattiva o ad un qualcosa che non rispecchi le nostre aspettative. La gioia alla persona di cui ci innamoriamo o agli amici, la paura alle persone o agli eventi che temiamo in quanto possano privarci di cose a cui teniamo o possano deludere le nostre aspettative etc etc... La nostra stessa psiche ha un "governo" centrale con delle regole....a volte la nostra disobbedienza a queste regole causa conflitti interiori che possono portare fino a patologie psicologiche irreversibili.. Queste "regole" provengono da millenni di "evoluzione/indottrinamento" ormai scritto nel nostro DNA dall'educazione ricevuta e dall'ambiente in cui viviamo. Immaginiamo ad esempio una persona che ha un "imprinting" profondamente cristiano. Se questa persona, volontariamente o forzatamente, contravvenisse a qualche regola...entrerebbe in profondo conflitto perchè il "Governo Centrale" della sua psiche lo giudicherebbe e lo troverebbe colpevole. La colpevolezza interiore può portare a molteplici reazioni. Occorre dunque trovare un elemento su cui far ricadere la colpa e sentirsi pertanto vittima, reprimendo, ma non eliminando, la rabbia (Il depresso) o trovare un elemento su cui far ricadere la colpa ed esternare la rabbia (violento)....Possono esserci innumerevoli manifestazioni con sfumature differenti. La cosa che è importante comprendere è che il nostro mondo interiore è uguale al mondo esteriore... Un governo, un giudice, una condanna o...un'assoluzione. le persone simpatiche, antipatiche, quelle che odiamo o quelle che amiamo, dunque, sono semplicemente una proiezione di noi stessi. Il nostro "governo centrale" emette un giudizio e noi lo scarichiamo nel mondo "esterno"... Ecco per quale motivo una persona che a me risulterà antipatica, probabilmente ad un'altra persona potrà risultare simpatica... Un individuo che ha vissuto in un ambiente che ha trasmesso "attaccamento" e "aspettative" avrà un "governo centrale" che tenderà ad avere paura. Tanto maggiore saranno l'attaccamento (alla vita, alle cose, alle persone) e alle aspettative (di salute, di ricchezza, di longevità....) tanto maggiori saranno le paure di perderle....Un individuo indottrinato in questo modo sarà un individuo tendente alla paura.... L'omertà è semplicemente una diretta conseguenza della paura... Se io ho paura e quindi divento omertoso mi sento un verme...ecco allora che il "governo centrale" interviene per auto proteggersi...sentirsi un verme, infatti, porterebbe ad un'auto distruzione dell'Io e questo, l'essere umano Egoico, cerca di evitarlo in tutti i modi...e allora che si fa? Il "Governo centrale" crea delle ragioni "plausibili" per cui si agisce in un certo modo proprio per evitare di sentirsi un verme... Il problema però non si risolve così facilmente...in quanto , quasi sempre, il "governo centrale" sa di avere semplicemente inventato delle giustificazioni per sentirsi meglio....e allora crea delle maschere dietro alle quali il nostro IO dovrà nascondersi....Le maschere dunque hanno l'immagine delle nostre giustificazioni. Esse possono cambiare continuamente o essere fisse...dipende da cosa il nostro "governo centrale" pensa sia meglio per "tutelarci"... Il punto è che per il nostro "Governo Centrale" tutelarci significa mantenere lo Status collegato all'indottrinamento ricevuto....non prevede un cambio e la voglia di cambiare, pertanto, è associata a conflitti interiori anche molto importanti e dolorosi che in pochissimi accettano di affrontare. Chiaramente tutto ciò non ha nulla di oggettivo ma è semplicemente soggettivo. L'Omertà è un "vizio" di massa...che a livelli differenti la applicano tutti. Chi per paura, chi per non perdere i privilegi...ma la cosa interessante è come si tenda all'Omertà per molte cose e si sia pronti a condannarla per altre...Questo dipende proprio dalla maniera in cui il nostro "governo centrale" falsa le immagini per cercare di mantenere alta la nostra autostima.... Mi lamento, ad esempio, dell'evasione fiscale, condanno gli evasori ma, nel momento in cui io posso trarre beneficio (pagando meno in cambio di una fattura esente IVA ad esempio)...la mia "etica" viene messa da parte....e il mio "governo centrale", consapevole che ho compiuto un'azione che va contro le regole che mi sono state insegnate e che ho, in qualche modo, fatto mie, per proteggermi, inventa mille scuse che giustifichino il mio atto (Tanto evadono tutti, tanto se lo denuncio non cambia nulla, tanto i politici rubano lo stesso...) Attenzione però.... tutto questo si paga... Tanto più il mio "governo centrale" è subdolo e poco lineare tanto più instabile sarà la mia personalità...Avrò spesso momenti di insicurezza, di paura, di tensione, di stress.....per il semplice fatto che a forza di indossare maschere, non sarò più in grado di riconoscere me stesso. Palermo: Ore 11:44
Ieri, al parco, osservavo una formica mentre trasportava un pezzetto di paglia....intenta nell'opera laboriosa di approvvigionare il formicaio...Ho volto poi il mio sguardo verso gli alberi, le piante, i fiori...le montagne, le nuvole e ho pensato....Quanto è bella la Natura!!...Sono rimasto qualche secondo su questo pensiero quando immediatamente dopo ne è sopraggiunto un altro. Bella una montagna? In quanto osservatore, oggi, posso affermare una cosa del genere ma, se fossi stato presente nel momento in cui si è formata...non so se l'avrei pensata nello stesso modo...e quella formica? probabilmente quella formica, assieme a qualche altro milione di compagne si è impadronita di un pezzo di terra...avrà ucciso altri insetti e ne avrà distrutto il loro habitat per creare il proprio...e quelle piante? Si cibano di risorse che si trovano nel terreno e col tempo lo vanno privando di esse, vivono grazie alla luce del sole che, a noi può sembrare meraviglioso ma in effetti è un cataclisma immane...un susseguirsi continuo di mega reazioni nucleari... Non è etico L'Aborto ma è etica la vendita del Tabacco o di idrocarburi che ci avvelenano? Non è Etico rubare per potere sopravvivere ma è Etico che Banchieri o "imprenditori" abbiano patrimoni a 10 zeri quando c'è gente che muore di fame? Eppure...quella gente è presa come esempio...come persone che ce l'hanno fatta.... Non è Etica l'Eutanasia ma è etica la vendita di farmaci con terribili effetti collaterali, la cui vendita arricchisce le case farmaceutiche e prolunga la sofferenza dei malati terminali... L'etica dunque è una invenzione pilotata dai gruppi più forti. Non ha nulla di OGGETTIVO ma è semplicemente soggettiva. Un gruppo predominante (mentalmente ed economicamente) decide una linea comportamentale (di etica) e la popolazione la segue e la fa propria...e anzi...pensa addirittura che sia frutto del proprio pensiero e della propria natura. Così l'"INFLUENCER" decide come dobbiamo vestirci, come dobbiamo comportarci, come dobbiamo agire .... Il vestito strappato è terribile solo se non è firmato....ma se un jeans tutto strappato lo paghi 400 euro è da ammirare. Ammettere che sono povero o che non posso permettermi di comprare quell'auto o quel telefono diventa vergognoso in una società che ha deciso che la ricchezza è una delle massime ambizioni...in cui il ricco e il potente sono presi ad esempio (poco importa come sono arrivati a quei vertici) e il senza tetto e il povero non sono considerati...Poco importa se il povero è in pace con se stesso e vive serenamente la propria vita...Si piange se lady D muore ma chi se ne frega di quello che succede in Africa.... E' questa l'Etica? l'Etica è semplicemente una invenzione...non ha alcuna base oggettiva...e' Etico crescere i polli in gabbie sovrappopolate...macellare gli animali in serie....mettere la fotografia di una Vacca FELICE sulla confezione Simmenthal ma...se io vado in strada, uccido un cane e me lo mangio...non è etico!!!... E' Etica la guerra se autorizzata dal governo ma non è etico se io mi stanco del mio vicino e lo uccido!.... :) Beh...io non sono Etico!... Palermo: Ore 11:30
Ma tu....quanti amici hai? Da quando nasciamo ci ripetono che siamo "esseri sociali" e per questo abbiamo bisogno di amici, fidanzati e in genere esseri umani con i quali condividere la nostra vita. Fin dall'antichità gli esseri umani tendevano a creare gruppi....per essere più forti, per potere cacciare meglio, per creare sistemi organizzati. Gia da questo si denota come la "necessità" di far parte di un gruppo, in realtà, nasconde debolezze...vuoti interiori, insicurezze... Avere una capacità di analisi non è semplice. Tendiamo sempre a giustificare il nostro comportamento per paura di entrare in conflitto con noi stessi mentre dovremmo analizzarci come se noi stessi fossimo semplicemente il prodotto della nostra mente (cosa che non è impossibile) e quindi senza paure in quanto cambiando il modo di pensare, potremmo cambiare anche noi stessi. Perchè si cercano amici, compagni, gruppi? Cerchiamo di rispondere in modo distaccato... Cerco amici per non sentirmi solo. Cerco amici per ricevere aiuto nei momenti di bisogno. Cerco amici per poterli aiutare nel momento di bisogno. Nel primo caso devo colmare il vuoto della solitudine. Nel secondo caso devo colmare il vuoto che non mi permette di essere in grado di aiutarmi da solo. Nel terzo caso....beh...non posso cercare amici per poterli aiutare...sarebbe come prevedere che avranno bisogno di aiuto e questo mi farà sentire come Superman...mi farà sentire utile....forse perchè nella vita non mi sento tale e ho bisogno di qualcosa che lo provi. Se faccio un breve collegamento al pensiero Buddista che mette in guardia dall'attaccamento...potrei affermare che l'amicizia sia una forma di attaccamento e quindi...da evitare.. Con questo non voglio dire di evitare di socializzare....affermo semplicemente che non dovremmo legarci a nessuno in particolar modo. Esco, vado a bere qualcosa, comincio a parlare con un estraneo...passo la serata coll'estraneo...e il giorno dopo...se mi andrà, conoscerò altre persone. ... Penso che meno vuoti abbiamo, meno necessità avremo di conoscere persone e condividere il tempo con loro. Più vuoti abbiamo, più necessità avremo di stare con altre persone. Se sei sazio...non hai bisogno di cercare cibo. E' chiaro che solo gli eremiti e alcuni monaci buddisti potranno essere d'accordo con me visto che la maggioranza della popolazione cerca relazioni sociali...ha paura della solitudine. Stare bene da soli è differente dall'aver paura di confrontarsi con gli altri e quindi non creare legami per questo motivo. Questo è, infatti, un altro tipo di vuoto che però non tratterò in questo momento. Io sono perfettamente sociale...non ho problemi a relazionarmi con le persone ma....sto bene da solo e non creo legami...preferisco relazionarmi con 10000 persone differenti senza avere alcun tipo di legame e nella totale libertà piuttosto che con un numero ristretto di persone che chiamo amici e con le quali decido di creare un legame che preveda "diritti e doveri" !!...Però, al contempo, mi piace passare del tempo da solo...tra me e me...parlando con me stesso... L'Universo che vediamo è semplicemente una percezione che abbiamo...Gli individui che "incontreremo" ci appariranno simpatici o antipatici a seconda di cosa noi proietteremo su di loro...quindi, in fin dei conti...se amiamo qualcuno...in realtà, amiamo la proiezione di noi stessi su quell'individuo...quindi...amiamo noi stessi.(Infatti, nel momento in cui quell'individuo ci "delude" e quindi tradisce la nostra proiezione e le nostre aspettative...lo molliamo!) E allora....vale la pena creare "attaccamenti" esterni quando semplicemente possiamo apprendere a connetterci e stare in armonia con noi stessi? Palermo: Ore 17:40
Ieri mattina, come quasi tutti i giorni, ero al parco ad allenarmi. Ad un certo punto si avvicinano a me un "istruttore" ed un giovane diversamente abile. Il giovane camminava in modo diverso, parlava attraverso suoni gutturali e controllava le forze e i movimenti in modo differente da come faccio io e la maggioranza di noi. L'istruttore allora gli stava indicando il modo in cui camminare, in cui interagire e in cui muoversi. Per fortuna ero alla fine del mio allenamento perchè a quel punto il mio cervello ha cominciato ad elaborare migliaia di pensieri che ha proiettato con violenza nella mia mente. Mi sono reso conto, ancora una volta, di quanto abbiamo costruito un sistema tale che la diversità è quasi sempre vista come un Handicap. Ed in effetti abbiamo fatto in modo che lo sia visto che il sistema che abbiamo creato è stato fatto a misura di una "media ponderata"...(direi forse esageratamente ponderata!) Abbiamo costruito una società in cui si compete quotidianamente invece di convivere e unire le risorse per raggiungere fini comuni. Abbiamo messo da parte l'empatia e invece di vivere in armonia per obiettivi sociali comuni, pensiamo agli obiettivi personali. Viviamo in una società in cui se sei diverso, non hai possibilità di integrarti realmente perchè non è il sistema a venirti incontro ma il sistema ti spinge ad adeguarti ad esso. Gia prima di nascere i tuoi genitori hanno stabilito il tuo futuro...Andrai a scuola, troverai un lavoro, ti sposerai, avrai figli e morirai...e se non vuoi lavorare? Diventi un peso...a nessuno interessa il motivo...nessuno ti giustificherà...sarai un essere differente e pericoloso per la società...Se i genitori decidono di non mandarti a scuola...rischiano la prigione....Non importa se quei genitori decideranno di insegnare altro ai figli...il sistema vuole che l'istruzione sia una e ben definita...quella UFFICIALE!.... Un mondo di empatia sarebbe un mondo in cui non potrebbero esserci delle regole definite...per il semplice motivo che siamo tutti diversi...non si obbligherebbe il diversamente abile a sapere usare un computer o a comunicare in modo tradizionale...per il semplice fatto che le parole spesso non dicono e non servono a nulla... Sono sicuro che il giovane al Parco potrebbe sviluppare tantissime altre doti (non utili al sistema) Io parlo molto ed ho una carissima amica che invece parla poco. Spesso la prendo in giro perchè quando smetto di parlare io....cala il silenzio ma chissà. forse in realtà non comunicare attraverso le parole (che comunque non saranno mai in grado di esprimere ciò che realmente pensiamo o siamo) e usare altri metodi....tra cui il silenzio...potrebbe essere molto più efficace per costruire un sistema empatico in grado di farci entrare in risonanza...a quel punto, forse, ci renderemmo conto che le parole sono state create solamente per "mentire"....per non mostrare cosa siamo realmente e per alimentare un sistema dissonante nel quale viviamo....un sistema in cui se sei diverso...non conti...un sistema nel quale devi essere TU ad adeguarti e nel quale ti forzeranno di entrare perchè non c'è spazio per chi vuole restarne fuori. Un sistema in cui devi prevalere per contare. E così...giornalmente, violentiamo qualcuno...cercando di farlo adeguare a noi e al sistema...cercando di convincerlo che le nostre idee sono migliori, che i nostri programmi sono migliori che la verità è quella... Oggi leggevo che ben oltre la metà degli studenti Nord Americani usano droghe che stimolano il cervello...per potere competere nel sistema,...per potere superare gli altri....per potere essere "migliori"...per essere in grado di svolgere ciò che il sistema richiede...per potere lavorare 16 ore al giorno e guadagnare 200.000 dollari l'anno....poco importa se ti bruci il cervello...poco importa se comincerai a soffrire di insonnia e dovrai abbinare sonniferi, poi soffrirai di cuore e dovrai abbinare delle medicine per il cuore...Poco importa perchè in questo modo, contribuirai a finanziare il Sistema. Io ho deciso che non è questo ciò che voglio...non mi piace questo sistema. Purtroppo non posso uscirne totalmente però posso cercare di prenderne le distanze...E chissà....forse dovrei anche imparare dalla mia amica e parlare meno... :) |
AuthorGiorgio Lo Cicero Archives
September 2019
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